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Dir. Resp.
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Edizione del 22/11/2020
Estratto da pag. 1
Le regole per sciare nelle zone rosse e arancioni, tra impianti chiusi e mascherine obbligatorie
In arrivo le regole su come si andrà a sciare durante la pandemia
Si potrà andare a sciare in questa stagione di convivenza con la pandemia di Coronavirus? Per una settimana bianca in sicurezza sono in arrivo delle linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici. Secondo quanto prevede la bozza del documento sugli impianti sciistici, che sarà portato in Conferenza delle Regioni lunedì per essere poi sottoposto al Governo e al Cts, con ogni probabilità non si potrà sciare nelle zone a maggior rischio Covid. Gli impianti di sci amatoriale resteranno infatti chiusi nelle zone rosse mentre saranno aperti in quelle arancioni, ma con alcune restrizioni.

Funivie e cabinovie potranno portare solo il 50 percento dei passeggeri. "Per i territori rientranti nello scenario di cui all'articolo 3 del Dpcm – recita la bozza del documento a proposito delle zone rosse – gli impianti resteranno chiusi alla fruizione degli sciatori amatoriali; per i territori rientranti nello scenario di cui all'articolo 2 del Dpcm (ovvero le zone arancioni, ndr) sopra richiamato gli impianti resteranno attivi con riduzione di portata pari al 50 percento per le tipologie chiuse (cabinovie, funivie), ferme restando le limitazioni agli spostamenti previste dal medesimo art. 2 del citato Dpcm”. Il documento prevede inoltre che, nel caso delle seggiovie, non ci saranno limiti per i passeggeri ma resta obbligatoria la mascherina, che può essere portata anche all'interno dello scaldacollo: “Nel caso delle seggiovie, portata massima al 100 percento della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l'utilizzabilità. Per le cabinovie, riduzione al 50 percento della capienza massima del veicolo ed uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità".

Il documento prosegue spiegando che per la discesa a valle, in caso di eventi atmosferici eccezionali come ad esempio temporali, e per evitare assembramenti di persone presso le stazioni a monte, “è consentito per il tempo strettamente necessario l'utilizzo dei veicoli a pieno carico, sempre nel rispetto d'uso di mascherina chirurgica”. Tra le altre indicazioni, quella di limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l'introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili. L'acquisto degli skipass dunque non sarà illimitato. L’après ski invece è “consentito solo con posti a sedere nel rispetto delle regole già definite nei protocolli sulla ristorazione e pubblici esercizi”.