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Edizione del 22/11/2020
Estratto da pag. 1
Influenza, 400mila piemontesi resteranno senza vaccino
Stefano Rizzi 07:30 Domenica 22 Novembre 2020Niente protezione per una parte della popolazione a rischio. La casafarmaceutica Sanofi allarga le braccia: "Non ne abbiamo più". Pronta ladenuncia della Regione alla Procura. Icardi: "Cercheremo le fiale ovunque e adogni costo", ma è una missione impossibile[vaccini-an] "Li cercheremo e siamo disponibili ad acquistarli a qualsiasicosto”, promette l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, ben sapendo che trovareancora sul mercato vaccini antinfluenzali è una missione impossibile. Dopol’annuncio di Sanofi Pasteur, con cui il colosso farmaceutico ha ammesso di nonriuscire a fornire tutte le dosi acquistate dalla Regione limitandosi a inviaresolo più una fornitura di 30mila fiale nel giro di un paio di settimane, èpressoché certo che circa 400mila piemontesi delle fasce considerate a rischiorimarrà senza copertura contro l’influenza.[rinaudo-un]Ha certamente molte più probabilità di successo l’azione legaleche, annunciata dal presidente Alberto Cirio l’altro ieri, l’ex pm oggicommissario per le questioni giuridiche dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo stapredisponendo e che nei primi giorni della settimana approderà alla Procuradella Repubblica con già ben definita l’ipotesi di reato nei confronti dellegali rappresentanti della casa farmaceutica: “Inadempimento di pubblicafornitura”, con l’aggravante derivata dal fatto che si tratta di prodottimedicinali. “Sarà una denuncia molto articolata e dettagliata”, spiega l’exmagistrato riferendosi in particolare a quei numeri e a quelle date che, giàdopo il primo ingente arrivo di vaccini, 400mila lo scorso 23 ottobre, hannoincominciato a non tornare rispetto a quanto previsto dal bando di gara chefissava l’obbligo per la società di inviare le dosi in base alle richieste.[Merlo-Sano]Le 50mila fiale del 4 novembre e le 75mila del 6 e del 12 scorsinon erano state certo la risposta alla domanda arrivata dal Piemonte, bensìcampanelli d’allarme di una situazione che sarebbe stata ammessa da Sanofisoltanto venerdì, con la lettere che di fatto formalizzava quanto detto pocoprima dal general manager per l’Italia Mario Merlo cui Icardi aveva chiestoconto del mancato rispetto del contratto. “Sanofi Pasteur ha partecipato allegare regionali impegnandosi a cercare di non lasciare nessuna regione delnostro Paese totalmente priva di vaccini, non potendo però prevedere lasituazione di grave ed oggettiva carenza di vaccini antinfluenzali a livellomondiale che si è poi verificata. – spiega la casa farmaceutica- È statacomunque una scelta responsabile che ha messo quasi tutte le Regioni nellecondizioni di partire in anticipo rispetto agli scorsi anni con la campagna divaccinazione e di poter coprire, se non totalmente almeno in parte, lapopolazione fragile. Per quanto riguarda il Piemonte abbiamo già fornito circa900mila dosi e altre circa 30mila verranno fornite nelle prossime duesettimane”. Poi basta. [Sanofi-]Inutile illudersi guardando a quella fornitura che, sempre Sanofispiega di aver ottenuto “con un enorme sforzo, perorando la causa Italia alivello internazionale” e che arriverà la prima settimana di gennaio adisposizione del commissario nazionale Domenico Arcuri per essere distribuitain tutto il Paese. Bruscolini. E lo stesso invito rivolto lo scorso 21 apriledal general manager di Sanofi alla Regioni perché accelerassero lapredisposizione delle gare, ricordando che “il ciclo produttivo dei vaccini èpiù complesso rispetto a quello del farmaco e non permette un adattamentorapido e una risposta adeguata ad un eccesso di richiesta”, non può certoessere una giustificazione a quanto la casa farmaceutica ha riservato alPiemonte, non rispettando un contratto siglato quando sarebbe dovuto esserechiaro il potenziale produttivo necessario. Insomma, se solo Sanofi avesseavuto il dubbio di non poter produrre quanto richiesto dalla Regione,attraverso la società di committenza regionale Scr, non avrebbe dovutopartecipare alla gara e siglare il contratto.[vaccini-an]In Italia e in Piemonte in particolare, ma non solo, il nome delcolosso farmaceutico ormai è
associato a quello che Icardi, così come Cirio,definisce “un comportamento inaccettabile” con la promessa, mantenuta nellavoro che Rinaudo sta completando, di “agire in tutte le sedi opportune”,incominciando da quale giudiziaria penale, poi il civile con richieste dirisarcimenti verrà di conseguenza. La stessa promessa dell’assessore di cercareovunque i vaccini che mancano “comprandoli ad ogni costo”, contempla il fattoche quel costo, qualunque esso sia, sarà addebitato all’inadempiente Sanofiapplicando quello che in termini giuridici, come spiega l’ex magistratoRinaudo,si configura come “acquisto in danno”. Ma non è tanto la questione economica a preoccupare, come la consapevolezza chetrovare ancora vaccini sul mercato sia di fatto impossibile. Intanto, mentre laProcura delle Repubblica non su indicazione o richiesta della Regione, maprobabilmente d’iniziativa o un seguito a un esposto, ha inviato la Guardia diFinanza negli uffici di Scr per acquisire la documentazione relativa alla garae gli atti che indicano gli obblighi da parte di Sanofi, ancora si attende unsegnale forte da parte del Governo e dell’Aifa nei confronti della societàfarmaceutica.[Aifa]Durante una delle teleconferenze della commissione Sanità dellaConferenza delle Regioni, intervenne il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa lamentando la difficoltà dei farmacisti a reperire i vaccini e chiedendoalle Regioni di cedere il 10% della loro quota per immetterla nel mercatolibero. Tutti gli assessori si opposero e come ricorda Icardi che dellacommissione è il coordinatore “poi si arrivò a concedere l’1,5%, a patto cheGoverno e Agenzia Italiana Farmaco si impegnassero a garantire che le aziendefarmaceutiche consegnassero quanto previsto dai contratti”. Un patto che oraandrebbe fatto valere. Anche se per i piemontesi che aspettano ancora ilvaccino si annuncia un’attesa vana.