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Edizione del 21/11/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, Richeldi: "Il sistema a tre colori funziona, ultimo Natale con restrizioni". Fedriga: "Rivedere parametri in Dpcm"
“Stiamo andando sulla strada giusta” e “questo senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, i sacrifici e le privazioni a cui ancora ci sottoporremo, faranno in modo che questo sarà anche l’ultimo Natale così“. A dirlo è Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario dell Policlinico Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico scientifico (Cts). “I decessi sono ancora alti, i ricoveri sono ancora alti, ma l’indice Rt a livello nazionale ora è sceso a poco sopra l’1 e ci sono almeno 3 regioni in cui è già sotto”, analizza Richeldi in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. “Analizzando il trend, direi che purtroppo ci vorrà ancora qualche settimana prima che i decessi inizino a calare – spiega -. Mentre per i ricoveri in terapia intensiva, credo che già dalla prossima invece potremo assistere a una riduzione. I numeri sono ancora alti, è vero, ma non dobbiamo lasciarci prendere dallo spavento. Gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno funzionando”.

L’Italia a tre colori la convince? “Ã? un uno strumento innovativo – osserva lo pneumologo – creato dai nostri epidemiologi che senza dubbio sta funzionando, ricordo che altri Paesi sono in lockdown totale da settimane eppure i dati non migliorano come da noi. Quando parla del gioco corale, penso anche a questo: il sistema delle tre fasce, se i numeri continueranno a migliorare – aggiunge – ci porterà a progressive riaperture nel Paese come a maggio, quando grande fu il lavoro dell’Inail che con i suoi calcoli sui flussi permise il ritorno al lavoro di milioni di persone in sicurezza. Arrivammo all’estate senza registrare un aumento dei casi”.

Le regioni però, continuano ad esortare il governo a rivedere i 21 parametri sui quali si stabilisce la classificazione di un territorio come zona gialla, arancione o rossa; e il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha espresso il suo entusiasmo per la “disponibilità dimostrata dal governo ad accogliere la richiesta avanzata all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni di rivedere i parametri nel prossimo Dpcm“, come si legge in una nota diffusa dopo la riunione, in videoconferenza, tra i presidenti delle Regioni e i ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali e Autonomie, Francesco Boccia. Fedriga ammette l’importanza dei tecnici “per delineare il quadro della situazione, ma la responsabilità finale delle scelte deve essere assunta dagli organi politici”. E sottolinea l’importanza del processo di condivisione “che non può essere confinato alle sole istituzioni, ma che deve essere invece allargato alle categorie economiche al fine di stimolare la massima partecipazione attorno a ogni scelta strategica relativa alla lotta al coronavirus”.

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