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Edizione del 20/11/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, oggi la decisione sulle Regioni rosse. Gianni Morandi: «Riaprire a Natale? Si rischia terza ondata peggiore» DIRETTA
Coronavirus, le ultime notizie in tempo reale. Mentre il Messico supera i 100mila morti e l''India i 132mila, in Italia il bollettino di ieri ci dà segnali di speranza, anche se il numero...
Coronavirus, le ultime notizie in tempo reale. Mentre il Messico supera i 100mila morti e l'India i 132mila, in Italia il bollettino di ieri ci dà segnali di speranza, anche se il numero dei morti resta ancora troppo alto. Il Governo pensa a nuove regole per il Natale, con la riapertura dei ristoranti: ma le feste dovranno essere sobrie, «senza baci e abbracci», ha chiesto ieri il premier Conte. Oggi sarà anche il giorno di eventuali nuove decisioni sulle Regioni, con Puglia Sicilia e Basilicata che potrebbero diventare 'rosse'. LA DIRETTA Ore 11.10 Il bollettino dello Spallanzani  In questo momento sono ricoverati all'Istituto Spallanzani di Roma «240 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. Sono 41 i pazienti ricoverati in terapia intensiva», uno meno rispetto a ieri. Lo sottolinea il bollettino di oggi dell'istituto per le malattie infettive capitolino, riferendo che i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 1.249. +++ #Coronavirus: L'@INMISpallanzani ha diramato il bollettino medico n. 295 del #20Novembre #SaluteLazio #coronavirusitalia +++ #COVID19italia #COVID19 pic.twitter.com/lewIg4Z7Ip— Salute Lazio (@SaluteLazio) November 20, 2020 Ore 10.44 In Toscana 2.207 nuovi casi  «I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana sono 2.207 su un totale di 22.129 tamponi effettuati». Lo annuncia su Facebook, anticipando i dati del bollettino quotidiano sull'emergenza coronavirus, il presidente della Toscana Eugenio Giani. «Continuiamo a essere responsabili per diminuire i contagi e tornare presto a vivere la Toscana!», aggiunge Giani. Nel post, inoltre, ringrazia «le donne e agli uomini che stanno lavorando incessantemente negli ospedali, come in terapia intensiva a Lucca, garantendo non solo cura e assistenza ma anche un sorriso a chi non vede da giorni i propri cari».  Grazie alle donne e agli uomini che stanno lavorando incessantemente negli ospedali, come in terapia intensiva a Lucca,...Pubblicato da Eugenio Giani su Venerdì 20 novembre 2020 Ore 10.25 Toti: da Immacolata a Epifania ci giochiamo un pezzo di Pil «Tratteniamo il fiato e cerchiamo di arrivare con quest'assetto, i 21 parametri, le tre fasce, senza litigare, fino al 3 dicembre, cioè fino al prossimo Dpcm. Ma poi bisognerà cambiare, semplificare. Si avvicina il mese cruciale; servirà un cruscotto più snello certamente. E va bene l'algoritmo, ma va applicato ai dati degli ultimi 3 giorni non degli ultimi 20, come succede adesso. Però credo che di questo se ne siano resi conto gli stessi tecnici del governo. Ma attenzione: dall'Immacolata all'Epifania, ci giocheremo un pezzo significativo del Pil nazionale, quindi dovremo farci trovare pronti». Così il governatore della Liguria Giovanni Toti sul Corriere della sera dove dice di escludere che la sua Regione possa finire in zona rossa: «Da un punto di vista tecnico-scientifico sarebbe ingiustificabile. Il nostro Rt, l'indice di contagio, secondo l'ultimo report è sceso a 0,9. Con gli ultimi dati dovremmo piuttosto tornare in fascia gialla, ma d'accordo con i nostri tecnici ritengo sia meglio aspettare. Meglio un'altra settimana in arancione che finire in rosso a Natale e Capodanno». Secondo Toti dopo il 3 dicembre bisognerà esser pronti «agli stop and go, a cambiare in corsa le decisioni, a stringere e allargare le maglie nel minor tempo possibile; il sistema di controllo non dovrà essere più quello di una portaerei ma di un incrociatore capace di cambiar rotta all'istante». Nessuno di noi sta pensando a un Natale di tombole e mercanti in fiera o a un Capodanno coi trenini in famiglia, capisco la prudenza del premier ma convivere con il virus vuol dire anche assumersi qualche rischio«. »Il periodo delle feste natalizie coincide con il 30% del volume di acquisti di un intero anno - conclude Toti - se non vogliamo uccidere il commercio e mortificare i rapporti sociali dovremo essere bravi a non cancellare le aspettative emotive, religiose ed economiche del Paese. Dico al governo: servirà condivisione, collaborazion
e«.  Ore 10.01 Gianni Morandi: se riapriamo a Natale rischiamo terza ondata peggiore «Se riaprono a Natale poi passiamo ad una terza ondata peggiore, quindi facciamoci un Natale pensando al bene, ai parenti recitando una poesia per nostro Signore, ma la salute prima di tutto. Se allarghiamo troppo poi succede come questa estate che si è aperto tutto, tutti che entravano e uscivano e poi alla fine abbiamo pagato molto di più, quindi stiamo attenti a questo Natale». Così Gianni Morandi nel corso di un'intervista a 'Giletti 102.5' su Rtl 102.5, sull'idea di possibili riaperture nel periodo natalizio. «È difficile parlare di questi argomenti -sottolinea- io continuo ad avere testimonianze di persone che mi dicono: 'non si può scherzare con il virus, non è vero che non esiste, non è vero che prende solo i vecchì. Per esempio ieri è morta una ragazza di 21 anni qui a Bologna, io sono sconcertato». «Io e mia moglie sicuramente usciamo di meno -racconta il cantante- viviamo in campagna quindi riusciamo a fare delle passeggiate, io ho la passione della corsa e ci vado senza mascherina, e se dovessi incontrare qualcuno mi allontano molto, anche se è difficile qui in campagna incontrare qualcuno. Di solito faccio 12, 13, 15 km, dipende, ma è questione di abitudine, se per un giorno non lo faccio, quasi sto male». Su come festeggerà il prossimo Natale Morandi continua: «Da quando conosco Anna siamo abituati a fare la Vigilia con mio figlio e i miei nipoti che vengono da Roma e il giorno di Natale sempre a casa della sorella di Anna, Lucia e proprio ieri ha telefonato per dire che questo anno non lo farà e rompe una tradizione che esiste da 25 anni. Noi stiamo illuminando qualche albero qui fuori, ma se non vengono i figli e i nipoti non è la stessa cosa». In merito all'idea di 'separarè i giovani dagli anziani per tutelarli il cantante commenta: «Io sto attento e se incontro qualcuno parlo con la mascherina, ma questa cosa di distanziare gli anziani dai giovani non mi piace, io sono anziano da un bel pò gli anni ci sono e si sentono». Infine è Morandi che fa una domanda a Giletti: «So che ti presenti come Sindaco di Roma…», e Giletti risponde: «Eh non si sa mai nella vita arriviamo a Natale e vediamo cosa succede».  Ore 9.55 Di Maio: da ultimo bollettino segnali di speranza «Nella lettura dell'ultimo bollettino ci sono alcuni dati che devono darci speranza. La percentuale positivi / tamponi effettuati scende per il terzo giorno consecutivo. In leggero calo anche i decessi, anche se ancora sono tanti. E frena l'aumento delle terapie intensive. Buone notizie, anche se ancora serve tanta prudenza perché i contagi sono alti». Lo sottolinea, in un post su Facebook, Luigi Di Maio. «Questo non vuol dire che abbiamo sconfitto il covid - prosegue il ministro degli Esteri - ma significa che lentamente le misure messe in campo per fronteggiare il virus ci consegnano i primi risultati. Ora inizia una fase molto importante, perché adesso dobbiamo rispettare ancora di più le misure anti covid, dobbiamo fare ancora più attenzione a salvaguardare la nostra vita, quella delle persone più fragili e di chi ci sta attorno». «Nelle ultime 24 ore mi sono confrontato con i miei colleghi europei. Mi hanno raccontato quello che sta succedendo nei loro Paesi. E lasciatemi dire che in alcune realtà la situazione è drammatica, sicuramente peggiore della nostra. Diamoci forza, questo è il momento di dimostrare compattezza, di rimanere uniti», conclude Di Maio.  Ore 9.45 Burioni: Se Ema dà l'ok, subito vaccini anche a Natale e Capodanno Per il vaccino anti Covid «se ok Ema a dicembre, il giorno dopo devono cominciare le vaccinazioni, senza fermarsi neanche a Natale e Capodanno. Chi ha orecchie per intendere intenda. Ritardi burocratici significherebbero morti evitabili. Non sarebbe accettabile». Lo scrive il virologo Roberto Burioni su Twitter in risposta alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che aveva parlato di un possibile via libera dell'Agenzia per i farmaci europea per dicembre.  Ore 9.40 Germania, oltre 23mila casi e 260 morti I
n Germania sono stati registrati 23.648 nuovi casi di coronavirus, per un totale di 879.564 dall'inizio della pandemia. Secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institute i nuovi decessi accertati nelle ultime 24 ore sono stati 260, per un totale di 13.630.  Ore 9.25 In India oltre 9 milioni di contagiati Il numero di casi accertati di coronavirus in India ha superato i 9 milioni, risultando il secondo Paese più colpito a livello globale dopo gli Usa, con un aumento di infezioni nella capitale Ned Delhi, nonostante il trend discendente registrato nel resto del Paese. Dall'inizio della pandemia sono stati registrati 9.004.365 casi, con 45.882 casi nelle ultime 24 ore. I nuovi decessi sono stati 584, per un totale di 132.162, il bilancio più alto dopo quelli di Stati Uniti e Brasile. A New Delhi sono stati accertati 7.546 nuove infezioni 98 decessi nelle ultime 24 ore.  Ore 9.01 Messico, oltre 100mila vittime Il bilancio delle morti per coronavirus in Messico ha superato le 100 mila vittime, portando il Paese diventare il quarto al mondo ad aver oltrepassato questa soglia. «Oggi in Messico abbiamo 100 mila persone che hanno perso la loro vita a causa del Covid», ha detto il viceministro della Salute, Hugo Lopez-Gatell, in conferenza stampa.  Ore 8.30 Crisanti: vaccino a gennaio? Io non lo farei «Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio. Perché vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie». Sono le parole del virologo Andrea Crisanti ospite oggi nello studio di Focus Live, il festival della divulgazione scientifica di Focus, al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dal 19 al 22 novembre. «Io sono favorevolissimo ai vaccini - ha continuato Crisanti - ma questi di cui si parla sono stati sviluppati saltando la normale sequenza Fase 1, Fase 2 e Fase 3. Questo è successo perché hanno avuto fondi statali e quindi si sono potuti permettere di fare insieme le tre fasi perché i rischi erano a carico di chi aveva dato i quattrini. Ma facendo le tre fasi in parallelo, uno si porta appresso tutti i problemi delle varie fasi».  In questo momento, secondo Crisanti, «non abbiamo una vera arma a disposizione. Dobbiamo creare un sistema di sorveglianza nazionale che superi le differenze regionali, per equiparare le differenze tra le varie regioni: prendiamo la Calabria, una regione lasciata a sé stessa che chiaramente non può uscire da sola da questa emergenza». Se lui fosse il presidente del consiglio, creerebbe «una rete di laboratori in Italia capaci di fare centinaia di migliaia di test. Creerei una struttura informatica di big data integrata con l'app Immuni. Cambierei la governance di Immuni e cercherei di farla più trasparente in modo che le persone siano più coinvolte. Creerei una rete capillare per portare i tamponi là dove effettivamente servono e cambierei rapporti tra Regioni e Governo per quanto riguarda la governance della sanità pubblica».  In particolare, «al posto delle aziende ospedaliere governate dalle Regioni (che allo stesso tempo controllano e governano), romperei questo rapporto. Le Regioni che controllassero e le unità sanitarie completamente indipendenti che spendessero. Questa catena di dipendenza è una delle storture del sistema sanitario nazionale. E infine direi al privato: vuoi aprire un ospedale? Aprilo pure, ma ci metti il pronto soccorso e il reparto di rianimazione. Altrimenti il privato ad esempio gode dei redditi di un'operazione di cardiochirurgia e al sopraggiungere di problemi il paziente passa in rianimazione al pubblico». 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Novembre 2020, 11:19

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