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Dir. Resp.
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Edizione del 19/11/2020
Estratto da pag. 1
Sardegna: approvate le linee guida per la rete scolastica e l`offerta formativa regionali
Approvate le linee guida per la programmazione della rete scolastica edell'offerta formativa della regione Sardegna per l'anno scolastico 2021/2022.“ In materia di istruzione, il Piano di Dimensionamento della rete scolastica -sottolinea l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu - rappresenta il principale atto di programmazione di competenza della Regione.Permette di definire l'articolazione territoriale delle Autonomie scolastiche edei punti di erogazione del servizio per le scuole di ogni ordine e grado,nonché l'offerta formativa nel territorio regionale.Le gravi conseguenze derivanti dal contesto epidemiologico - ricorda ancoraBiancareddu - che hanno investito tutto il tessuto sociale ed economicodell’intero Paese, compreso il mondo della scuola, hanno creato innumerevolidifficoltà e il mondo scolastico si è trovato ad affrontare uno sforzo notevoleper garantire il diritto costituzionale allo studio, e soprattutto per poterassicurare l’avvio in piena sicurezza dell’anno scolastico”.“Questa emergenza sanitaria, dice l’esponente della Giunta Solinas, haevidenziato ancora di più l’esigenza di intervenire nel mondo della scuolaattraverso investimenti, non temporanei e collegati alle difficoltà delmomento, ma strutturali, che permettano di considerare la scuola quale basesociale fondamentale per la società civile. In questo nuovo contesto sociale esanitario si inserisce la ormai nota complessità connessa all’organizzazionedella rete scolastica. Sono ben consapevole delle difficoltà che gli Entilocali incontrano nel processo di dimensionamento soprattutto nel trovare uncostante equilibro tra le esigenze del territorio e la definizione di una retescolastica correttamente parametrata, con parametri nazionali notoriamentediversi dalla nostra realtà territoriale.”La normativa statale vigente prevede la non assegnazione del DirigenteScolastico e del Direttore dei Servizi generali e amministrativi (D.S.G.A.)titolari, nei casi in cui l'istituzione scolastica non raggiunga i 600 alunniche scendono a 400 in particolari situazioni quali i comuni montani e nellepiccole isole.La problematica dei vincoli esistenti per l’assegnazione dei Dirigenti è stataaffrontata dalle Regioni anche in seno all’approvazione del Piano scuola,approvato con Ordinanza Ministeriale n. 39 il 26 giugno u.s. a seguito delparere rilasciato in sede di Conferenza delle regioni.Le Regioni infatti, prosegue l’Assessore, nell’esprimere il parere sul Pianoavevano posto come condizioni pregiudiziali, tra le altre, la necessità digarantire per l’anno scolastico 2020-2021 almeno lo stesso numero di Autonomie(con dirigenti e DSGA) dell’anno scolastico 2019/2020, ma ad oggi talerichiesta non risulta sia stata adottata in alcun provvedimento normativonazionale.Pertanto, pur restando vivo l’impegno da parte della Regione nel rappresentarenelle sedi competenti la propria posizione volta ad ottenere parametrimaggiormente in linea con la nostra realtà, al momento restano in vigore ivincoli previsti dalle attuali disposizioni.Per l’anno scolastico 2021/2022 la Regione, riconoscendo il ruolo fondamentaledella scuola per le Comunità e consapevole delle difficoltà rappresentate daiterritori, per l’anno scolastico 2021/2022 non intende apportare modificherilevanti alla rete scolastica sarda in particolare per quanto riguarda ilmantenimento dei punti di erogazione del servizio attualmente esistenti.Tuttavia l’Assessore, riconosciuta l’importanza che un presidio Dirigenzialestabile può offrire al territorio, invita gli Enti interessati a valutare conattenzione la convenienza e l’opportunità di porre in essere tutte le azioninecessarie per conseguire una rete scolastica efficiente e correttamenteparametrata. Attualmente dai dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale,risultano sottodimensionate 26 Autonomie scolastiche e di queste ben 9risultano ubicate in Comuni non montani e alcune addirittura in Comunicapoluoghi di Provincia. In alcuni casi peraltro, alcune Autonomiesottodimensionate, facenti parte del medesimo grado di scuola, risultanoubicate nello ste
sso Comune o comunque in comuni vicini o con distanzechilometriche irrisorie.Negli ultimi anni il forte decremento della popolazione scolastica ha fatto sìche il problema delle Autonomie sottodimensionate non riguardi più solo le areeinterne e i comuni montani, ma inizi ad interessare anche i grandi centriurbani e comuni non montani.Biancareddu auspica che la Città Metropolitana e le Province, competenti per laredazione delle proposte di piano, in raccordo con le Autonomie scolastiche ele Amministrazioni comunali interessate, si adoperino affinché possano essereavviate tutte le azioni necessarie per creare una rete scolastica efficiente ecorrettamente parametrata. Le Linee guida sono state oggetto di confronto econdivisione in sede di Tavolo Interistituzionale convocato in data il 4 e il12 novembre scorsi.CondividiTweet