lanotiziagiornale.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 2603
Edizione del 17/11/2020
Estratto da pag. 1
Non solo le discoteche. Solinas ignorò lo stop anche su sagre e fiere. In Sardegna spunta un nuovo parere del Cts. Che bocciava l’ordinanza di luglio
Passano i giorni ma sulla gestione del Covid-19 in Sardegna le nubi si fannosempre più nere. Dopo il caso delle discoteche aperte ad agosto e su cui indagala Procura di Cagliari, rischia di deflagrare un nuovo bubbone che promette dicreare imbarazzo al presidente di centrodestra Christian Solinas. Questa voltaa fare clamore non sono le sale da ballo della Costa Smeralda ma le sagre e lefiere di paese su cui, stando a quanto emerge, si è consumato un primo strappotra il governatore e il Comitato tecnico scientifico da lui stesso nominato.“Caro presidente Solinas, sentiti i membri del Comitato tecnico scientifico, leconfermo che a parere del Comitato l’ordinanza 27 (riguarda il commercio aldettaglio, le attività balneari, i servizi di somministrazione di alimenti ebevande, ndr) è condivisibile, salvo cambiare ovunque le distanzeinterpersonali portandole ad almeno 2 metri e la non autorizzazione di fiere esagre, che il Cts ritiene molto pericolose visto il possibile arrivo dinumerosi turisti”. Un parere netto, datato 2 giugno scorso, e firmatodall’infettivologo Stefano Vella che temeva la ripartenza dei contagi. Timori acui il governatore non ha ceduto perché a metà luglio, proprio quando l’isolasi riempiva di turisti, ha riaperto sagre e fiere.Una scelta rischiosa è avvenuta contro il parere dei quattro esperti, sebbenecompatibile con le “Linee guida per la riapertura delle attività economiche,produttive e ricreative” stilate dalla Conferenza delle regioni e delleprovince autonome, che il presidente ha ribadito anche con la proroga del 13agosto quando iniziavano a spuntare i primi focolai. È bene sottolineare che ilparere del Cts non è vincolante e che Solinas è in pieno diritto di compierescelte politiche. Tuttavia non si può che notare come questo consigliodisatteso degli esperti metta fine alla narrazione secondo cui le decisioni delgovernatore sono sempre avvenute seguendo i loro pareri. In realtà sembraproprio che i rapporti tra il presidente e i quattro scienziati erano ai minimitermini tanto che tre di loro hanno rassegnato le dimissioni.L’ultima defezione risale a sabato quando l’epidemiologo dell’università diSassari, Giovanni Sotgiu, si è fatto da parte spiegando che “è venuto meno ilrapporto di fiducia”. Lo stesso scienziato, in relazione al caso discoteche, hadetto di esser sempre stato “assolutamente contrario all’apertura dei locali.Il 6 agosto abbiamo dato ufficialmente il parere negativo, come Comitato, l’hoscritto io. L’11 agosto dall’assessorato hanno inviato una mail alle 19.50,chiedendo un altro parere sull’ordinanza che stavano preparando. Il professorVella (che poi ha chiarito tutto) ha risposto anche a mio nome, ma io non avevoletto la bozza”. Anzi, conclude, “ci saremmo dovuti sentire tutti l’indomaniper esaminarla, invece l’ordinanza è stata firmata dal presidente Solinas pocheore dopo. Quando poi ho visto i giornali sono rimasto esterrefatto”.Christian Solinas Coronavirus Sardegna