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Edizione del 10/11/2020
Estratto da pag. 1
Covid, Campania zona rossa: oggi si decide se resta zona gialla
Da mercoledì Liguria, Toscana, Umbria Abruzzo e Basilicata sono zona arancione. I tecnici del ministero a Napoli: potrebbe scattare anche la zona...
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L’Italia cambia di nuovo colore. E non è una buona notizia, perché nel report settimanale della cabina di regia del ministero della Salute è scritto che «l’epidemia è in rapido peggioramento, non controllata e non gestibile». Una situazione «molto grave» sull’intero territorio nazionale. Il virus corre, l’indice Rt di trasmissione resta in media al di sopra dell’1,7 e i servizi ospedalieri hanno raggiunto o stanno per raggiungere «soglie critiche di occupazione».



Cinque regioni passano dal giallo all’arancione nella cartina del rischio, che fa scattare misure più severe. «C’è un aumento di ricoveri in terapia intensiva» spiega la stretta Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Prevenzione. E così da mercoledì in Liguria, Toscana, Umbria, Basilicata e Abruzzo chiuderanno bar e ristoranti e saranno imposte ulteriori limitazioni agli spostamenti. Le nuove regole, già in vigore per Puglia e Sicilia, sono scattate con l’ordinanza del ministro Roberto Speranza, come previsto dall’ultimo Dpcm. «Le zone non sono una pagella, ma un’assunzione comune di responsabilità», chiede «collaborazione totale» ai governatori il ministro Francesco Boccia.

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La mappa del rischio Covid in Italia

A rendere ufficiali le anticipazioni è stato il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, con un tweet che ha sorpreso e spiazzato tutti nel governo: «Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l’esito della riunione...». Giovanni Toti ha invece scelto Facebook per commentare il passaggio della Liguria in uno scenario di rischio più alto: «I nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi, il criterio di prudenza deve sempre prevalere». E in Toscana il presidente dem Eugenio Giani ha fatto sapere di aver «espresso parere favorevole».

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Resta da sciogliere l’enigma Campania. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, afferma che «solo la zona rossa» può salvare un territorio flagellato dal virus. Il presidente Vincenzo De Luca ha chiesto un giorno in più e Speranza, che in Conferenza delle Regioni si era impegnato «a fare incontri nei casi incerti», lo ha concesso. Da lunedì mattina i tecnici sono a Napoli per vedere le carte, in base alle quali si deciderà se far scattare il rosso o l’arancione. Il pasticcio dei dati campani è tale che anche i carabinieri dei Nas vogliono vederci chiaro e per questo stanno riesaminando gli ultimi bollettini. Dalla cabina di regia e poi dal Cts, che elaborano e incrociano i dati del monitoraggio, non sono uscite buone notizie. D’altronde le regole prevedono che le regioni in cui «si manifesta un più elevato rischio epidemiologico» debbano mantenere le misure di contenimento per almeno 15 giorni. Lombardia, Calabria, Piemonte e Valle d’Aosta restano dunque rosse e la provincia di Bolzano passerà in area rossa mercoledì.