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Dir. Resp.
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Edizione del 09/11/2020
Estratto da pag. 1
Italia delle Regioni
Nuova programmazione 2021-2027 dei Fondi europei e del “Piano Nazionale dellaRipresa e della Resilienza”, la Conferenza delle regioni al ministro dellePolitiche di  Coesione Territoriale, Provenzano: occorre un confronto frequentecon le Regioni. Il 5 novembre scorso abbiamo incontrato il Ministro GiuseppeProvenzano, lo abbiamo ringraziato della disponibilità, ma abbiamorappresentato l’esigenza che i confronti istituzionali debbano avvenire conmaggiore frequenza, soprattutto in questa fase” lo ha dichiarato DonatellaTesei, Presidente della Regione Umbria e Coordinatrice della Commissione Affarieuropei della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.“Abbiamo posto al Ministro tre grandi questioni su cui chiediamo un interventotempestivo del Governo: 1. l’avvio di accordi per la riprogrammazione deiProgrammi Operativi Fesr e FSE 2014-2020 e i nuovi piani di sviluppo e coesionealla luce degli accordi stipulati con lo stesso Ministro la scorsa estate chedevono con urgenza portare al recupero delle spese per l’emergenza sanitaria;2. un impegno sulla questione relativa alla limitazione al subappalto previstadal codice italiano (Codice degli Appalti) in contrasto con le direttiveeuropee; 3. un coinvolgimento puntuale sulla preparazione del nuovo ciclo diprogrammazione 2021-27”.“Quest’ultimo è però il tema centrale: dobbiamo sapere – ha sottolineato laPresidente dell’Umbria – qual è lo stato del negoziato a livello UE per laPolitica di coesione 2021-27, e qual è l’avanzamento dell’Accordo dipartenariato. Il Governo deve considerare che i nuovi Programmi regionali nonpossono essere elaborati senza avere il riferimento dell’Accordo dipartenariato e i tempi sono più che maturi. Inoltre le Regioni hannosottolineato la complementarità delle tempistiche del React EU e del PianoNazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) con la Programmazione2021-2027. Sul fronte del PNRR c’è ancora poca chiarezza sul ruolo delleRegioni e c’è l’urgenza di potenziare con un idoneo fondo il personale delleRegioni. Queste ultime comunque, attraverso la Conferenza delle Regioni eun’interlocuzione con il Ministro Amendola, stanno predisponendo delle schedeprogetto a valere sullo stesso PNRR. L’obiettivo – ha spiegato la Coordinatricedella Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni e delleProvince autonome – è di pervenire alla definizione di un pacchetto di progettiprioritari da presentare al Governo centrale”.In ambitoAassociazione dei Comuni Italiani l’appello Comuni siano coinvolti.Ristori e misure variabili per aree urbane, medi e piccoli centri. “Lasignificativa ripresa del settore commerciale del trimestre giugno-agosto 2020rischia di essere vanificata dalle nuove misure di contrasto alla diffusionedel Covid 19. Tale settore ha per i Comuni una rilevanza non solo economica, mastrettamente connessa alla dimensione sociale ed urbanistica delle città. Perquesto le amministrazioni vanno coinvolte da subito dalla definizione dellepolitiche di supporto per gli operatori economici più duramente colpiti dallechiusure. Tanto più che molte misure riguardano l’esenzione da canoni e tributicomunali che, se non calibrate rischiano di mettere in grande crisi i bilancidegli enti”. Lo ha affermato Sergio Giordani, sindaco di Padova e delegato alleAttività produttive e all’innovazione tecnologica di ANCI in audizione pressola X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera sulrilancio del commercio alla luce della crisi causata dall’emergenza Covid 19.Giordani si è soffermato su alcune proposte di Anci per supportare subito isettori del commercio e della ristorazione. Per prima cosa “la proroga allaprima metà del 2021 delle misure di esenzione previste come quella relativaall’IMU”, ed un’altra “proroga rispetto alla scadenza del 30 giugno 2021, dellapossibilità di concedere aiuti alle imprese in difficoltà anche da parte deiComuni”. Secondo il delegato Anci è importante prevedere “per gli esercizi disomministrazione e per le imprese del settore del commercio su aree pubblichel’esenzione dal versamento di TOSAP e C
OSAP per tutto il 2021, individuando ilcorrispettivo ristoro ai Comuni per le minori entrate”. Inoltre, va “costruitoun intervento normativo sul tema degli affitti per gli immobili utilizzati aduso produttivo e commerciale” e vanno “attivati al più presto, tramite lospecifico decreto di riparto del Viminale, i contributi per la riapertura el’ampliamento degli esercizi commerciali ampliando anche la dotazione del fondoper allargare la platea dei beneficiari anche ai Comuni con popolazionesuperiore ai 20.000 abitanti”. Nel medio e lungo periodo – ha rimarcato ilsindaco di Padova – occorre una “strategia con al centro il Comune, così daattivare politiche di sviluppo basate sulla valorizzazione del commercio divicinanza, sull’e-commerce, sul marketing territoriale e sulla semplificazioneamministrativa”.I comuni  associati nell’Anci hanno pure  delineato il quadro drammatico delcommercio di vicinato nei grandi centri urbani. “Un intero settore fatto diattività a conduzione familiare sta scomparendo, attività che sono per noipresidio sociale e di legalità”, ha detto Palone. “Chiediamo al governo iristori per chi sarà costretto a chiudere a causa del nuovo Dpcm, e di darealle aree metropolitane massima flessibilità nell’uso dei fondi per le aziendein crisi, non solo nel settore food ma anche in quello dell’abbigliamento”. “Siavvicina il Natale e non dimentichiamo che molte aziende facevano il 40% delloro fatturato proprio in questo periodo che ora si annuncia buio”.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione