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Edizione del 03/11/2020
Estratto da pag. 1
Indice Rt e Dpcm Covid, ecco le Regioni in allarme rosso. Verso lo scenario 4
Per frenare la seconda ondata del Coronavirus le regioni saranno inseritein 3 aree in base a 21 parametri.Oggi con un indice Rt sopra 1,5 ce ne sono 13. La mappa del rischio. Anticipatoa martedì il monitoriaggio settimanale del ministero della Sanità. Mattarellachiama Bonaccini e Toti per sollecitare la collaborazioneRoma, 2 novembre 2020 – Potrebbero essere la Calabria, il Piemonte e la Lombardia le Regioni che, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggiodell’Istituto superiore di sanità, potrebbero rischiare di rientrare nelleprime ordinanze del ministero della Salute con la previsione di misure piùrestrittive, collocandosi in uno scenario 4 di rischio alto. Piemonte eLombardia, in particolare, hanno superato la soglia dell’indice ditrasmissibilità Rt pari a 2 (rispettivamente sono a 2.16 e 2.09) e la Calabriaè a 1,66. I dati del nuovo monitoraggio, atteso per domani alle 16, potrebberoperò segnare un cambiamento del trend, poichè potrebbero iniziare a riportaregli eventuali effetti legati alle misure dell’ultimo Dpcm. Intanto, stasera nondovrebbe tenersi nessuna riunione tra il premier Giuseppe Conte e icapidelegazione delle forze di maggioranza: salvo sorprese dell’ultimo minuto,infatti, il presidente del Consiglio, prima di adottare il nuovo Dpcm allostudio, vorrebbe vedere i nuovi dati di domani e l’aggiornamento della curvaepidemiologica da parte dell’Istituto superiore di sanità.In attesa, dunque, dei dati del monitoraggio, il premier Conte questa mattina alla Camera ha già annunciato che sono tre gli scenari di rischio nei qualisaranno suddivise le regioni per modulare le ulteriori restrizioni su baselocale come previsto dal nuovo Dpcm. “l prossimo Dpcm ha detto Conte –individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno deiquali sono previste misure via via più restrittive. L’inserimento di unaregione in una specifica fascia avverrà con ordinanza del ministro dellaSalute”. Vale la pena di ricordare che a livello nazionale l’ultimo indice Rtera salito alla preoccupante cifra di 1,7.Quali sarebbero allora le Regioni a rischio? Per ora possiamo basarcisull’indice Rt  (l’indice di contagiosità) di ciascuna Regione (qui tutti idati) così come calcolato nell’ultimo report settimanale dell‘IstitutoSuperiore di Sanità (Iss):i dati che vi forniamo ora sono dunque aggiornati all’ultimo documento divenerdì scorso 30 ottobre, che analizza il monitoraggio della settimanaprecedente, nell’attesa dei prossimi dati che verrano forniti domani. Mattarella chiama Bonaccini e TotiDopo il monito a rimboccarsi le maniche e unirsi per sconfiggere il Covid eaiutare la ripresa del Paese, Sergio Mattarella alza direttamente il telefonoper chiamare i principali interlocutori istituzionali del governo e invitaretutti alla collaborazione. Stamattina il Capo dello Stato ha chiamato ilpresidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e il suovicepresidente Giovanni Toti per sollecitare proprio la massima collaborazione.Il colloquio viene definito da fonti del Colle “interessante e proficuo”. IlPresidente della Repubblica ha ribadito “il ruolo decisivo delle Regioni nelfronteggiare la pandemia”, ma ha anche “auspicato la più stretta collaborazionetra tutte le istituzioni dello Stato”. Ovviamente il Capo dello Stato nonè entrato nel merito delle misure concret,  che si stanno decidendo perarginare l’epidemia. Proprio nelle stesse ore le Regioni erano impegnatenell’ennesimo incontro-scontro con il governo sulle scelte da compiere.Covid, lo scenario 4Secondo quanto ha confermato il premier nell’aula di Montecitorio, l’epidemiain Italia corre verso il cosiddetto scenario 4, il più grave, secondo il piano‘Prevenzione e risposta a COVID-19’ redatto appunto dall’Istituto Superiore diSanità. Lo scenario 4 si verifica in casi di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo. Uno deiparametri tenuti in considerazione e’ l’indice di contagio Rt regione perregione. Si entra in allarme rosso quando viene superato 1,5.Scenario 4: le tre areeLo scenario 4, sempre all’in
terno del documento dell’Iss, si suddivide in trefasce o aree di rischio: moderata; alta/molto alta per meno di tre settimaneconsecutive; alta/molto alta per più di tre settimane consecutive, e situazionenon gestibile.I 21 parametriMa come verranno divise le Regioni nelle tre aree? Conte ha parlato di 21parametri.  “Gli scenari di rischio tengono conto delle valutazioni di Istitutosuperiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, basate su 21 parametri (tra i quali il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, lapercentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, ilnumero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla basedell’effettiva disponibilità). Si tratta di un sistema, quindi, moltoarticolato”. E come detto sarà un’ordinanza del mninistero della Salute astabilire l’inserimento nelle diverse fasce.Indice Rt e regioniAltro dato importante è l’indice Rt. Attualmente (sempre secondo i datiaggiornati al monitoraggio di venerdì scorso) sono 13 le regioni chenell’ultimo report dell’Iss risultano oltre la soglia: due di queste superanoaddirittura quota 2, sono Piemonte (2,16) e Lombardia (2,09). Le altre regioniattenzionate sono Calabria (1,66), Emilia Romagna (1,63), Friuli Venezia Giulia(1,5), Lazio (1,51), Liguria (1,54), Molise (1,86), Provincia di Bolzano(1,96), Provincia di Trento (1,5), Puglia (1,65), Umbria (1,67) e Valle d’Aosta(1,89).(Quotidiano.net)Tag4 scenari