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Edizione del 02/11/2020
Estratto da pag. 2
Piemonte, il presidente Cirio: "Per evitare chiusure i nostri pullman viaggeranno al 50% della capienza"
Piemonte, ¡I presidente Cirio: "Per evitare chiusure i nostri pullman viaggeranno al 50% della capienza" "Ricevo ogni giorno decine di fotografie di assembramenti alle fermate e di mezzi pubblici con passeggeri stipati. Le persone se la prendono con le Regioni e con i sindaci, ma noi da giugno chiediamo al governo di potenziare gli autobus e i tram". Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha deciso che da oggi autobus e treni viaggeranno al massimo "al 50 per cento della capienza", riducendo quella consentita dal Dpcm dell'esecutivo di Giuseppe Conte che autorizza fino all'80 per cento. Presidente non c'era modo di aumentare le corse dei bus, in modo da far viaggiare più persone in sicurezza? "Le Regioni hanno posto il problema all'inizio dell'estate. Ricordo il presidente Stefano Bonaccini, che guida la Conferenza delle Regioni, chiedere ad ogni seduta al governo di affrontarlo altrimenti, e cito "con la riapertura delle scuole avremo problemi enormi". Purtroppo non è avvenuto, e ora siamo costretti a correre ai ripari. In Piemonte da domani i ragazzi delle superiori faranno scuola a distanza tutti i giorni, in modo da decongestionare i mezzi di trasporto". Le sembra giusto che a pagare siano ancora gli studenti? "lo agisco dove posso, sulla scuola e, ad esempio, sui dipendenti della Regione, per cui ora scatta lo smart working al 75 per cento. L'obiettivo generale deve essere quello di ridurre il numero delle persone sui mezzi pubblici. Tornare alla didattica a distanza è una scelta dolorosa. ma per i ragazzi più grandi è abbastanza efficace: si tratta di un provvedimento per la tutela della loro salute e, vorrei ricordarlo sempre, di quella dei loro genitori e nonni". La ministra Azzolina sostiene che chiudere le scuole sia un errore. Come risponde? "È vero, tant'è che continuiamo a difendere il fatto che asili, materne, elementari e medie si svolgano in presenza, lo parto da un dato oggettivo: le nostre tabelle dicono che la fascia tra i 14 e i 18 anni, ovvero i ragazzi che frequentano le superiori, è quella in questo momento con il più alto tasso di contagio da coronavirus. E lo è anche perché i ragazzi usano i mezzi pubblici. che evidentemente sono insufficienti. Se vogliamo evitare il lockdown generalizzato, che vorrebbe dire la morte certa per la nostra Regione e il nostro Paese, dobbiamo agire in maniera chirurgica là dove ci sono i problemi. Pur nel rispetto istituzionale, il Piemonte ha contestato alcune misure dell'ultimo Dpcm, perché si colpiscono categorie produttive, come i ristoranti o le palestre, che in questi mesi si sono adeguate e hanno rispettato i protocolli di sicurezza, e ci si tappa invece gli occhi su quello che capita ogni giorno a bordo dei nostri pullman". Il governo ha stanziato 180 milioni per potenziare il trasporto, perché non li avete usati? "Veramente questi soldi sono stati confermati solo venerdì. Al Piemonte ne andranno circa 10 e ho già previsto che si usino per potenziare le corse dei pullman a Torino dove abbiamo i maggiori problemi di sovraffollamento: l'obiettivo è raddoppiare, in alcuni casi triplicare, le corse nelle ore di punta. Lo faremo già da questa settimana". I pullman turistici, che stanno chiusi da mesi nei garage, potevano essere utili? "Per il servizio pubblico non sono adatti. Lo immagina un Granturismo girare per il centro, con il traffico e le vie strette? Vale per Torino, ma anche per tutte le altre città. Piuttosto stiamo lavorando per trovare accordi con le società di taxi e gli Ncc, ¡n modo che possano integrare il servizio, soprattutto in alcune zone e in alcuni orari". A luglio il Piemonte aveva lanciato un "sondaggio" tra i presidi per riorganizzare il trasporto pubblico sulla base delle esigenze della scuole. È stato inutile? "Quello della scuola è un mondo estremamente complicato con una burocrazia assai complessa. Basti pensare che per una cosa semplice come far misurare la febbre ai ragazzi prima dell'ingresso in aula, come capita ogni giorno al supermercato o dal parrucchiere, ho dovuto fare un'ordinanza e vincere un ric
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