torino.corriere.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: n.d.
Edizione del 02/11/2020
Estratto da pag. 1
Covid, Cirio: «Non ripetere l’errore di marzo, su restrizioni servono misure nazionali»
«Se decidessi di chiudere le scuole il mio potere non arriva fino a introdurre il congedo parentale, quindi è necessario l’intervento del governo»
Alberto Cirio

shadow

Stampa

Email

«Noi abbiamo una situazione che oggi è diversa da marzo e aprile. Il governo faceva vedere l’Italia divisa in zona diverse, tra zone rosse, arancioni, gialle e verdi. Fare lo stesso errore di marzo è sbagliato. Abbiamo 11 regioni con Rt sopra 1,5. Le misure devono essere necessariamente nazionali, perché il virus c’è ovunque. Lo chiediamo con spirito fortemente collaborativo e istituzionale». Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, a Skytg24, prima della riunione tra Governo e Regioni in vista del nuovo Dpcm.



«Non è una questione di responsabilità, noi ce le siamo sempre assunte e continuiamo a farlo. Se decidessi di chiudere le scuole - ha aggiunto - il mio potere non arriva fino a introdurre il congedo parentale. Quindi, è necessario l’intervento del governo. Non è possibile intervenire a pezzi, bisogna intervenire in un modo completo. Quello che io non vedo oggi è una prospettiva, che noi oggi dobbiamo dare al Paese. Noi prevediamo misure nazionali».

');

}

Ha aggiunto: «La posizione è univoca e unanime di tutta la Conferenza delle Regioni, con afflato maggiore da chi sente di più la morsa dell’epidemia. Chi è oggi nelle situazioni più gravi deve fare delle scelte immediate, chi non lo è lo dovrà fare fra quattro o cinque giorni». «Abbiamo l’aggiornamento della riunione di domenica. È una mattina molto importante e delicata. Dobbiamo essere molto lucidi e razionali per fare le scelte più giuste per i nostri territori», ha aggiunto.