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Edizione del 02/11/2020
Estratto da pag. 1
Cosa ha detto Toti sul suo tweet che ha scatenato le polemiche
Roma, 2 nov. (askanews) – “È un passaggio scritto in modo maldestro e mi dispiace se ha ferito qualcuno. Ma la sostanza è chiarissima. Io dico che non ha senso che in guerra vadano allo stesso modo gli ottantenni come i ventenni, dico che il peso in questa fase ù mandare avanti il Paese per reggere all’urto dell’emergenza sanitaria ora e della crisi economica e sociale per il futuro ù deve essere portato da chi le forze le ha, proteggendo chi non le ha”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta le polemiche scatenate ieri per il tweet sugli anziani apparso sul suo profilo ufficiale.

“Il mio collaboratore che ha commesso l’errore in una live tweet, come me, si scusa, imparerà e migliorerà. Ma non lo farà una classe dirigente ipocrita, meschina, che la butta in gazzarra e non vuole vedere la realtà drammatica che abbiamo di fronte”, spiega Toti.

Per il governatore “non è piacevole chiedere sacrifici alla popolazione. Ma per il nostro presente e il nostro futuro, è più giusto adottare politiche che contengano il danno proteggendo i più fragili e più esposti ù gli over 75 anni che rappresentano il 90% dei morti ù o impedire che vadano a scuola, all’università, a lavoro persone giovani, sane, che spesso sono asintomatici o superano senza problemi la malattia?”. “Non è ghetto, è protezione”, conclude Toti: “Serve prima di tuttoasalvare loro stessi e in ogni caso abbiamo chiuso palestre, pub, scuole, università imponendo sacrifici a chi frequentando questi luoghi molto raramente si ammala in modo grave di Covid. L’alternativa è la perdita di attività produttive con danni economici e sociali per anni”.

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