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Edizione del 01/11/2020
Estratto da pag. 1
Covid, allarme di Speranza: "Curva epidemica terrificante, abbiamo 48 ore"
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che con l''attuale curva epidemica ci restano poche ore per poter dare un''ulteriore stretta.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che con l'attuale curva epidemica ci restano poche ore per poter dare un'ulteriore stretta.

È un vero e proprio allarme quello lanciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera parla di curva epidemiologica terrificante del poco tempo rimastoci a disposizione per attuare ulteriori misure al fine di contenere l’ondata di contagi.

Il ministro tuttavia ritiene ancora gestibile la situazione all’interno dei reparti di terapia intensiva, anche se le strutture ospedaliere risultano in generale eccessivamente affollate.

Speranza: “Curva epidemica terrificante”

Ai microfoni del Corriere, il ministro Speranza afferma: “La curva epidemiologica è ancora molto alta.

Quel che mi preoccupa è il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà”, specificando poi il poco tempo rimanente per cercare di invertire la rotta: “Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore”.

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Critico anche il parere di Speranza sulla capacità della popolazione di rispettare le normative di distanziamento sociale: “La situazione dell’Italia è ancora difficilissima.

C’è troppa gente in giro, negli ospedali c’è troppo affollamento”, ma sulle terapie intensive il ministro dichiara: “Non sono il problema fondamentale di questi giorni. Per qualche settimana saranno ancora abbastanza gestibili“.

Il nodo della scuola in presenza

In merito a quanto potrà reggere ancora il sistema scolastico nazionale Speranza ha invece dichiarato: “La curva sta subendo un’impennata così rapida che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza.

[…] L’idea del governo è sempre quella di non toccare le scuole. Vogliamo difenderle il più possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di una epidemia. La scuola non è intangibile“. La linea guida per il momento prevede di non interferire con le disposizioni regionali che hanno sospeso le lezioni anche alle elementari e all’asilo, come accaduto in Campania e un Puglia: “Non a caso non abbiamo impugnato le ordinanze”.

Infine sulla regione più colpita dall’emergenza dovranno essere presi provvedimenti nelle prossime ore: “E purtroppo c’è bisogno di interventi forti anche in Lombardia, una delle aree del Paese che si trovano in condizioni peggiori. Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere”.