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Edizione del 30/10/2020
Estratto da pag. 1
Emergenza Covid, Musumeci: "non escludo anche da noi chiusure come in Francia e Germania"
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“Nessuno qui vuole riaprire subito, utilizzeremo la legge regionale, se sarà approvata dall’Assemblea siciliana, solo quando ci saranno le condizioni per poterlo fare: non siamo irresponsabili e non subiamo la pressione della piazza. Se le condizioni della Sicilia saranno diverse tra qualche mese da Lombardia e Veneto, non capisco perché non dovrei aprire in anticipo ristoranti e cinema rispetto alle regioni più in difficoltà“. Queste le parole del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1.

Musumeci ha aggiunto che avere una legge che consente di rimodulare apertura e chiusura delle attività “non significa applicarla a novembre o a dicembre. In questo momento non credo ci siano le condizioni per potere riaprire – ha evidenziato – Ma se a febbraio ci fossero le condizioni non capisco per cui non dovremmo ridurre il calvario delle attività, sentito il Comitato tecnico scientifico. Sappiamo tutti che ci attendono mesi difficili“. “Non ho parlato col ministro Boccia – ha detto – Ha avuto l’imprudenza di dire che il governo impugnerà provvedimenti contrari al Dpcm prima di leggere il nostro disegno di legge: ha fatto processo alle intenzioni“. Musumeci ha anche rivelato di fare il tampone una volta a settimana, “l’ultimo l’ho fatto quattro giorni fa, perché vado sempre in giro e ho contatti con tante persone“.

E sempre in un’altra intervista, stavolta su Skytg24 il presidente della Regione ha dichiarato che, nonostante ancora non vi sia questa necessità, non è da escludere che anche in Sicilia si possa arrivare a fare come in Francia e Germania con una sorta di lockdown “morbido”. “In questo momento – ha precisato Musumeci – siamo in una condizione di emergenza ma non di grave emergenza come alcune Regioni del Nord. Forse ci arriveremo perché il contagio è dilagante e noi ci stiamo preparando al peggio sia con i posti letto per gli ospedalizzati, sia con le terapie intensive e sub intensive“.

30 Ottobre 2020

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