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Dir. Resp.
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Edizione del 29/10/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus e lockdown a Milano, il ministro risponde a Sala: la città "sorvegliata speciale"
Sala e De Magistris chiamano, Roberto Speranza risponde. Mercoledì sera, dopo che i sindaci di Milano e Napoli avevano scritto al ministro della Salute per chiedere chiarimenti su un possibile lockdown per le due città - seriamente evocato dal consulente del ministero, Walter Ricciard -, da Roma è arrivata una replica ufficiale che in sostanza lascia aperte tutte le strade, senza confermare né smentire, ma lasciando intendere che in effetti Milano sia una sorta di sorvegliata speciale in questa seconda ondata di epidemia di coronavirus.
"L'Istituto Superiore di Sanità e attraverso esso la cabina di regia sono in grado di predisporre un focus specifico sulle città di Milano e Napoli che sarà messo a disposizione delle regioni e dei comuni interessati", si legge nella lettera fatta recapitare ai primi cittadini meneghino e partenopeo, che avevano in qualche modo ipotizzato che il dicastero avesse dati non a loro disposizione.
VIDEO: Sala risponde a Ricciardi sul lockdown
"La situazione epidemiologica nel Paese è peggiorata nelle ultime 4 settimane - prosegue Speranza, stando a quanto riferito da Ansa -. Il sistema di monitoraggio a cui partecipano formalmente Istituto Superiore di Sanita, Ministero della Salute e rappresentanti della conferenza delle regioni segnala una tendenza netta che richiede la massima attenzione di ogni livello istituzionale. Tutti i dati elaborati vengono trasmessi puntualmente alle regioni e sono articolati su base regionale e provinciale".
Sala: "No a lockdown"
"Non credo sia giusto in questo momento fare un lockdown. Oggi c'è invece il tema di lasciare gli anziani a casa", aveva detto il primo cittadino in uno dei suoi consueti video sui social. "Stamattina ci siamo sentiti con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris perché ieri il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, ha evocato un lockdown per Napoli e Milano. Ora abbiamo scritto per chiedere se questa è un'opinione condivisa dal Ministero e se sì, se è basata su dati che noi non abbiamo", aveva spiegato.
"Dico questo - aveva continuato Sala - perché è tornato prepotentemente al centro della discussione il tema del lockdown. E io ritengo che il lockdown oggi sarebbe una scelta sbagliata. Lo dico con la testa e con il cuore. Guardo i dati e noi oggi abbiamo meno di 300 pazienti in terapia intensiva, ne abbiamo avuti 1.700, sono in crescita ma stiamo già facendo sacrifici, vediamo cosa succederà".
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"Oggi c'è invece un tema di tenere in casa gli anziani - aveva ribadito il sindaco -. È brutale, ma il 90% dei decessi è sugli over 70. C'è un problema di spazi da creare per gli asintomatici e per le quarantene. E stiamo lavorando su questo con Ats e con la Regione. C'è un tempo per la polemica e un tempo per la collaborazione".
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