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Dir. Resp.
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Edizione del 27/10/2020
Estratto da pag. 1
Dpcm 25 ottobre, i parrucchieri restano aperti?
Il premier Conte nell''ultimo Dpcm del 25 Ottobre si è visto costretto ad adottare misure più stringenti per contenere la situazione epidemiologica nel nostro Paese: parrucchieri ed estetisti potranno rimanere aperti?
Visto il vertiginoso aumento dei contagi da Covid-19, l’ultimo DPCM ha imposto misure di sicurezza più stringenti. E così il Premier si è visto costretto predisporre la chiusura di palestre, teatri e cinema, fino ad ora rimasti aperti seppur con delle regole da seguire ben precise, e limitando l’attività di bar, pasticcerie e ristoranti. Alcune attività invece non hanno subito restrizioni, scopriamo quali!

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Parrucchieri e centri estetici, per ora rimangono aperti

L’ultimo DPCM non ha dunque annoverato i centri estetici e i parrucchieri tra le attività ritenute più esposte alla diffusione del contagio da Covid-19. Per ora dunque le attività che interessano la cura della persona possono continuare a rimanere aperte purché rispettino tutte le misure di sicurezza previste dal protocollo: gel igienizzanti, distanziamento interpersonale, mascherine e materiali usa e getta. Anche se a livello nazionale non è stata disposta una chiusura generalizzata di questo tipo di esercizi commerciali, le Regioni potrebbero comunque prendere provvedimenti diversi nelle aree più colpite del Paese qualora la situazione epidemiologica risultasse eccessivamente critica e fuori controllo Ecco quanto scritto nel testo del nuovo DPCM in merito alle disposizioni nazionali rivolte a centri estetici e a parrucchieri: “Le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10; resta fermo lo svolgimento delle attività inerenti ai servizi alla persona già consentite sulla base del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020”.