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Edizione del 27/10/2020
Estratto da pag. 1
Gli effetti del nuovo DPCM sugli enti sportivi
Con il DPCM 24.10.2020 il governo ha introdotto nuove restrizioni con pesanti effetti anche per la pratica delle attività sportive, nonché delle attività culturali e ricreative svolte nell’ambito di circoli privati, sostituendo a far data dal 26 ottobre 2020 quanto previsto dai precedenti DPCM…
Articoli Fisco27 ottobre 2020Categorie: Associazioni > varieGli effetti del nuovo DPCM sugli enti sportiviPalestre, piscine e attività indoor stoppate; attività sportive praticabili solo singolarmente e all’aperto; vietati assembramenti e sport di contattoAutore: Enrico SavioCon il DPCM 24.10.2020 il governo ha introdotto nuove restrizioni con pesanti effetti anche per la pratica delle attività sportive, nonché delle attività culturali e ricreative svolte nell’ambito di circoli privati, sostituendo a far data dal 26 ottobre 2020 quanto previsto dai precedenti DPCM 13.10.2020 e 18.10.2020.

In riferimento alle attività motorie e sportive, accanto al sostanziale blocco delle attività indoor, permane la possibilità di svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché venga rispettata la distanza interpersonale di due metri per l’attività sportiva e di un metro per ogni altra attività (fatta eccezione per i casi in cui sia necessaria la presenza di un accompagnatore per minori o persone non autosufficienti).

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, individuali e di squadra, svolti sia in luoghi pubblici che privati. Sono quindi ammesse esclusivamente le manifestazioni sportive (eventi o competizioni), nei settori professionistici e dilettantistici, considerati dal Coni, dal CIP, dalle FSN/EPS/DSA come di “interesse nazionale”, nonché quelle organizzate da organismi sportivi internazionali, purché svolte entro impianti sportivi, al chiuso o all’aperto, senza pubblico (“a porte chiuse”). Questi dovranno essere svolti nel pieno rispetto dei protocolli anti-contagio stilati dalle rispettive FSN/EPS/DSA di appartenenza dell’ente organizzatore.

Al fine di consentire il regolare svolgimento delle poche competizioni sportive consentite, nel caso in cui si renda necessaria la presenza in loco di atleti, tecnici, giudici e commissari di gare o accompagnatori di provenienza estera, per i quali l’ingresso nel nostro paese risulti vietato o sarebbe prevista la quarantena, questi, prima dell’ingresso in Italia, devono aver effettuato un test molecolare o antigenico (non antecedente a 72 ore dall’arrivo) il cui esito negativo deve essere adeguatamente verificato.

Sono altresì ammesse, se svolte individualmente, le sessioni di allenamento di atleti, professionisti o dilettanti, sia per gli sport individuali che di squadra, seppur limitatamente agli sport la cui pratica è ammessa a porte chiuse nel rispetto dei protocolli federali.

Vietata è invece la pratica di qualsiasi altro tipo di sport di contatto (es. calcio, basket, rugby, ecc.), di attività sportiva dilettantistica di base nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se di natura ludico-amatoriale (es. partite di calcetto).

Misure drastiche sono state previste a partire da lunedì 26 ottobre anche per palestre, piscine, centri natatori (a eccezione di quelli che rappresentano un presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione di prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), per le quali l’attività è sospesa fino al 24 novembre. Allo stesso modo, l’obbligo di chiusura ad oggi coinvolgerà anche tutti gli impianti sciistici locali destinati all’attività motoria di base e al turismo, mentre invece rimarranno aperti quelli destinati allo svolgimento di manifestazioni di interesse nazionale: la loro riapertura per gli sciatori amatoriali sarà subordinata alle linee guida emanate dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome.

I centri natatori e le piscine, invece, rimarranno aperti (nel rispetto dei protocolli emanati dalla Federazione di riferimento) per le sessioni di allenamento a porte chiude di atleti agonisti in preparazione per eventi di livello nazionale o internazionale.

Sul punto si precisa che il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha chiarito che con il termine il termine “palestra” si deve intendere qualsiasi tipo
di locale attrezzato per la pratica dello sport al chiuso (sia essa attività individuale che di squadra) mentre per “attività individuale” ci si deve riferire a quella svolta senza contatto con altri soggetti rispettando la distanza minima prevista nel decreto. Saranno quindi assimilate a questo tipo di struttura anche le palestre scolastiche utilizzate da ASD/SSD in orario extrascolastico. Sul punto si precisa che anche le attività svolte entro tensostrutture o campi con coperture pressostatiche sono da equipararsi a un locale chiuso.

Inoltre, al fine di meglio definire e chiarire l’effettiva differenza tra attività sportiva e motoria, il menzionato Dipartimento ha pubblicato nel proprio sito una serie di FAQ di interesse generale rivolte al mondo sportivo. Viene infatti chiarito, tra queste, che “l’attività sportiva dilettantistica è svolta all’interno di una cornice organizzata e riconosciuta a livello di enti sportivi (Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva e discipline sportive associate) mediante tesseramento ad una ASD/SSD. L’attività ludico-amatoriale è invece svolta in forma privata, generalmente senza tesseramento (es. partita di calcetto organizzata tra amici o colleghi), o, comunque, qualificata come amatoriale”.

Le attività di personal training o simili, svolte con modalità one to one, potranno tenersi esclusivamente nel caso in cui fungano da presidio sanitario obbligatorio o erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Parimenti potranno essere svolti i servizi di personal training (in presenza) se all’aperto e nel mantenimento delle distanze di sicurezza.

Ulteriori chiarimenti sono a disposizione sul sito http://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/faq e, in caso di necessità, è stato fornito un indirizzo e-mail (emergenzacovid.sport@governo.it) ove inviare ulteriori quesiti.

Stante il blocco di cui sopra, l’attività sportiva di base e l’attività motoria, in genere purché svolte all’aperto, anche se nell’ambito e organizzate da centri e circoli sportivi (ASD/SSD), sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento qualora rispettose delle linee guida tracciate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana.

Concludendo, si ricorda che quanto sopra esposto dovrà essere necessariamente coordinato con le disposizioni regionali e locali.

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