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Dir. Resp.
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Edizione del 26/10/2020
Estratto da pag. 1
Dpcm: nuova stretta per il turismo
26/10/2020 08:33Stop a centri benessere e centri termali, parchi divertimento, chiusi gliimpianti sciistici, no alle feste legate ai matrimoni, no a fiere, convegni econgressi. Sospesi i viaggi d’istruzione e le visite guidate[2020100817][2020090709]Nella notte tra sabato e domenica il presidente del Consiglio, Giuseppe Conteha firmato il nuovo Dpcm che introduce le misure anti covid che entrano invigore oggi, 26 ottobre fino al 24 novembre. Ecco cosa prevede il Dpcm 24ottobre per quanto attiene agli ambiti legati al turismo. Nel testo viene indicato lo stop per bar e ristoranti alle 18, anche il sabatoe la domenica. Le attività dei servizi di ristorazione, e cioè bar, pub,ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sono consentite dalle 5 del mattino finoalle 18 del pomeriggio. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4persone per tavolo, non più 6, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 èvietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.E' consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altrestrutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.Così come è consentita anche la ristorazione con consegna a domicilio nelrispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamentosia di trasporto, nonché fino alle ore 24 l’asporto, con però divieto diconsumazione sul posto o nelle adiacenze.Il nuovo Dpcm “raccomanda fortemente” a tutte le persone di non spostarsi, conmezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, distudio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgereattività o usufruire di servizi non sospesi. Al momento non ci sono limitazionialla mobilità tra comuni o regioni.Sono chiuse palestre, piscine, centri benessere e centri termali, salvo quellicon presidio sanitario obbligatorio o che erogano prestazioni essenziali diassistenza, nonché centri culturali, sociali e ricreativi. Stop anche ai parchidivertimento, mentre restano aperte le aree gioco per i bambini.Chiusi gli impianti sciistici. Possono essere "utilizzati solo da parte diatleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionaleda Coni e Cip per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento dicompetizioni sportive nazionali e internazionali". Gli impianti sono apertiagli sciatori amatoriali "solo subordinatamente all’adozione di linee guida daparte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome" e comunquedovranno essere validate dal Cts.Sul fronte del lavoro il Governo conferma lo smart working per la pubblicaamministrazione e raccomanda “fortemente” l’utilizzo della modalità di lavoroagile da parte dei datori privati.Sebbene non vengano fermate le cerimonie anche religiose, come battesimi ematrimoni, sono vietate le feste che ne conseguono, viene eliminato il limitedei 30 partecipanti, in vigore con il precedente Dpcm.Lo stop arriva anche per sagre, fiere, convegni e congressi concedendo a ognimanifestazione pubblica lo svolgimento solo "in forma statica" e sempre con ilrispetto del distanziamento.Quanto alla didattica sono sospesi i viaggi d’istruzione e le visite guidate.I ristori alle aziendeConte ha annunciato "ristori per i settori in crisi che arriverannodirettamente sui conti correnti bancari". Come detto dal premier "i ristoriarriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati conbonifico bancario dell'Agenzia delle Entrate". In pratica "arriveranno nuovicontributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d'imposta per gli affitticommerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rataImu dovuta entro il 16 dicembre".Il premier ha fatto presente che il Cdm per il varo degli aiuti si terrà traoggi e domani. "I nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigoree confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì - aggiunge -. Vediamose il Cdm sarà lunedì o martedì".Tra le misure "verrà offerta una nuova indennità mensile una tantum per glistagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport
". La richiesta di Confindustria AlberghiIn una nota Confindustria Alberghi fa presente che, il settore pur non essendodirettamente oggetto di provvedimenti di chiusura, di fatto vede bloccatal’attività. "In una settimana si sono fermati eventi, congressi, meeting, e oraanche fiere e cerimonie. Chiusi gli impianti di risalita, fortementesconsigliati gli spostamenti sul territorio nazionale, limitazioni allefrontiere. Un nuovo stop che incide ancora una volta pesantemente sul settorealberghiero e che per qualcuno rischia di essere definitivo". In una lettera al presidente del Consiglio Conte ed hai ministri Franceschini,Gualtieri e Patuanelli, Confindustria Alberghi ha chiesto che fin da subito "ilcomparto possa rientrare nell’ambito degli indennizzi che si stanno prevedendoper le realtà più colpite dai nuovi provvedimenti. Le imprese sono allo stremo,il protrarsi della crisi e questa nuova recrudescenza della pandemia allontanaulteriormente il ritorno alla normalità. Per questo è importante che nel Decreto Indennizzi sia riconosciutanell’immediato anche la drammatica situazione degli operatori del settore, cheperaltro si trovano anche a fronteggiare cancellazioni improvvise delle pocheiniziative contrattualizzate e delle prenotazioni per i prossimi mesi invernaliche appaiono ora fortemente a rischio".L'appello di AefiSul nuovo Dpcm è intervenuto anche Maurizio Danese, presidente diAefi-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane. In una nota si fa presente che"il provvedimento è uno shock gravissimo per il settore fieristico per il qualeserve un atto urgente con un intervento economico a fondo perduto. Il Governodeve dare risposte immediate alle fiere, alle quali aveva garantito che unaeventuale stretta sarebbe stata programmata - afferma Danese –. La sospensioneimmediata non solo causa ulteriori ingenti danni a un settore già messo inginocchio da una chiusura forzata da marzo al primo settembre, che ha causatola perdita di oltre il 70% del fatturato, ma è una ulteriore mazzata economicaper quartieri che avevano già avviato gli allestimenti per le manifestazioniche si dovevano tenere nei prossimi giorni. Le fiere richiedono tempi lunghi dipreparazione e grandi investimenti sia per chi le realizza che per gliespositori e per le società che contribuiscono alla loro realizzazione e non sipuò chiudere il settore da un giorno all’altro. Speriamo che la promessa delpremier Conte e del ministro Di Maio di un intervento di ristoro a fondoperduto per il settore si concretizzi immediatamente”.[2020102601]