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Dir. Resp.
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Edizione del 26/10/2020
Estratto da pag. 1
Italia delle Regioni
Il Comitato di settore Regioni-Sanità ha approvato un Atto di indirizzo per imedici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per il rafforzamentodelle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzionedella trasmissione del Covid 19”, ad annunciarlo è lo stesso Presidente delComitato di settore Regioni-Sanità, Davide Caparini (assessore al Bilanciodella Regione Lombardia).“La grave situazione emergenziale che il Paese sta affrontando impongono –spiega Caparini – una risposta tempestiva ed adeguata dell’assistenzaterritoriale nelle sue diverse articolazioni, per cui i medici di medicinagenerale e i pediatri svolgono un ruolo fondamentale. Rispondendo anche ad unasollecitazione del Ministro della Salute rafforziamo le attività di indagineepidemiologica, tracciamento dei contatti (contact tracing) e accertamentodiagnostico. L’obiettivo è potenziare una delle attività fondamentali dicontrasto al virus – sottolinea Caparini – identificando rapidamente i focolai,isolare i casi ed applicare misure di quarantena. Inoltre, l’impegno è perconsentire un’efficace presa in carico degli assistiti riducendo la pressionesui presidi ospedalieri e sulle strutture sanitarie e, di conseguenza, limitarele occasioni di esposizione al rischio di contagio. L’atto di indirizzo –conclude Caparini – facilita l’acquisizione di apparecchiature sanitarie per ladiagnostica di primo livello e l’effettuazione di tamponi antigenici rapidi daparte dei medici di medicina generale e dei pediatri, in attuazione delledisposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020”.Le misure adottate in queste ore dal Governo sul versante sanità rispondono arichieste e sollecitazioni che le Regioni avevano rivolto all’esecutivo neigiorni scorsi, in particolar modo per quanto riguarda l’allargamento dei testutilizzabili per un’efficace e più ampia azione di prevenzione anche attraversoprodotti cha siano già certificati dalle autorità sanitarie di Paesi G7 e perquel che concerne il restringimento dei previsti periodi di quarantena e laprevisione del tampone unico negativo per certificare la fine del periodo dicontagiosità”, lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni,Stefano Bonaccini.“Rispetto al DPCM – ha poi spiegato Bonaccini – la Conferenza delle Regioni haespresso un parere condizionato ad alcune osservazioni già inviate alPresidente del consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza eFrancesco Boccia. Si tratta – ha concluso Bonaccini – di proposte chesottolineano la necessità di: – prevedere adeguate forma di ristoro per isettori e le attività economiche che saranno interessati dalle limitazioniintrodotte dal decreto; – chiarire e circostanziare al meglio gli ambiti delconcetto di “festa” su cui si soffermano alcune disposizioni del provvedimento;verificare le misure previste in relazione agli aspetti concernenti iltrasporto pubblico locale, approfondendo lo scenario di contesto”.Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari ha rafforzato laposizione dei Comuni in materia di individuazione di strade e piazze dainterdire per evitare assembramenti, ribadendo che spetta a prefetti  equestori assicurare il controllo del rispetto delle misure interdittiveadottate. “I sindaci non si sottraggono alle responsabilità. Mai. Figuriamociin tempo di emergenza. Prenderci cura delle nostre comunità è nel nostro dna.Se oggi il nostro compito è individuare strade e piazze da chiudere per evitaregli assembramenti e quindi i contagi, lo faremo. Anzi, lo stiamo già facendo.Personalmente, per la mia città, ho già partecipato alla riunione del Comitatoper l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto alla presenza deldirettore del Dipartimento di prevenzione della Asl, per individuare unaprocedura snella e tempestiva che ci consenta, come ufficiali di governo, diraggiungere i risultati indicati nel Dpcm”.“Come ho spiegato  al presidente del Consiglio – ha aggiunto  il presidentedell’Anci Decaro – noi sindaci individueremo le aree all’interno del comitatoper l’ordine e la sicurezza pubblica, lo Stato do
vrà assicurare il controlloattraverso le forze dell’ordine coordinate dal prefetto e dal questore. Perché,come è noto, non sono i sindaci a disporre delle forze dell’ordine. Facciamo ilnostro dovere e ci aspettiamo la stessa collaborazione dallo Stato”.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione