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Edizione del 25/10/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, con il Dpcm chiuse le piste da sci: “Evitare aggregazioni e assembramenti”
TRENTO. La notizia era nell’aria e se nella bozza del Dpcm, trapelata ieri, impianti e stazioni sciistiche non erano stati menzionati nel provvedimento ufficiale, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte e dal ministro alla Salute Roberto Speranza, ne è stata disposta la chiusura (per il momento fino al 24 novembre).   - Di T.G.
TRENTO. La notizia era nell’aria e se nella bozza del Dpcm, trapelata ieri, impianti e stazioni sciistiche non erano stati menzionati nel provvedimento ufficiale, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte e dal ministro alla Salute Roberto Speranza, ne è stata disposta la chiusura (per il momento fino al 24 novembre). Il testo contenuto nel Dpcm non lascia spazio a interpretazioni: “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni”. Per quanto riguarda tutti gli altri fruitori, in altre parole gli sciatori amatoriali, dovranno sperare nel via libera del Comitato tecnico-scientifico che, analizzato il protocollo di sicurezza presentato dalle istituzioni provinciali e regionali dovrà dare l’eventuale via libera. “Gli impianti – prosegue il Dpcm – sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.