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Edizione del 22/10/2020
Estratto da pag. 1
(Fotogramma)
Pubblicato il: 22/10/2020 21:24
Dopo lo straordinario successo della scorsa settimana, con oltre 7 milioni e 400 mila spettatori, ritorna, domani alle 21.25 su Rai1, l’appuntamento con “DOC - Nelle tue mani”, la fiction con Luca Argentero, Matilde Gioli, Gianmarco Saurino e Sara Lazzaro. Nel primo episodio dal titolo “Cause ed effetti”, dopo il ritrovamento della cartella clinica del paziente deceduto per errore, Andrea tenta di ricostruire cosa è accaduto prima dello sparo che ha cancellato i suoi ricordi. Marco, responsabile di quel decesso, e Agnese si dimostrano poco collaborativi. Alba e Riccardo faticano a ristabilire il loro rapporto e anche tra Gabriel ed Elisa le cose si complicano. Nel secondo intitolato “L’imprevisto”, un incidente ferroviario trasforma il reparto di Medicina Interna in un Pronto Soccorso improvvisato. Tutti i medici sono chiamati a dare il massimo per far fronte all’emergenza. Tra i feriti, arriva una ragazza che riapre un capitolo importante del passato di Riccardo che il ragazzo credeva chiuso per sempre.
Rai 3 trasmette domani alle 21.20, "Tonya", un film del 2018, diretto da Craig Gillespie con Margot Robbie, Sebastian Stan e Allison Janney, che racconta l'incredibile storia vera di Tonya Harding, pattinatrice artistica su ghiaccio salita alla ribalta internazionale non solo per le sue doti sportive, ma anche per il coinvolgimento nell'aggressione alla collega Nancy Kerrigan, nel gennaio 1994. La giovane trascorre la sua infanzia e adolescenza a Portland, cresciuta dalla rigida e inflessibile madre, Oscar come miglior attrice non protagonista per la straordinaria interpretazione di Allison Janney. Quest’ultima spinge la figlia ad intraprendere la carriera di pattinatrice, spronandola all’eccellenza senza mai riservarle un gesto d’affetto. Nel 1991, dopo aver assunto una preparatrice personale, la ragazza si presenta ai Campionati mondiali ed esegue un triplo axel stabilendo un record nazionale. A causa della sua turbolenta vita privata, però, le prestazioni di Tonya iniziano a calare vertiginosamente e la ragazza addossa le colpe dei suoi insuccessi alla rivale Nancy Kerrigan. Mentre si prepara ai campionati del 1994, Tonya riceve una lettera minatoria e ipotizza che Nancy stia cercando di spaventarla…
Tre grandi nomi per l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: Beatrice Rana, nuova stella italiana del pianoforte; Ekaterina Bakanova, giovane soprano tra i più richiesti; e Fabio Luisi, uno dei direttori italiani più apprezzati a livello internazionale. Insieme, danno vita al concerto che Rai Cultura propone domani in diretta su Rai5 alle 20.25 dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Il concerto è in diretta anche su Radio3, che lo renderà disponibile sul suo sito per una settimana dopo la prima emissione. In apertura, un omaggio a Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita: Beatrice Rana interpreta il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do minore op. 37 con il quale il compositore, con l’ingresso nel XIX secolo – la pagina fu composta tra il 1800 e il 1803 – sembra voler superare i limiti timbrici e sonori dello strumento, portandolo verso un’imponenza e una ricchezza espressiva tutte nuove. Beatrice Rana ha già interpretato il Terzo concerto con Fabio Luisi al Teatro dell’Opera di Zurigo, dove il maestro è Direttore Musicale, nell’ambito di una residenza che la vedrà interprete di tutti e cinque i concerti pianistici beethoveniani. «Sento particolarmente affine la scrittura di questo capolavoro – dice la pianista ventisettenne – forse perché Beethoven aveva all’incirca la mia età quando lo ha scritto. È un autentico punto di svolta nella sua produzione: fonde insieme quella carica drammatica tipicamente giovanile con soluzioni compositive innovative che si ritroveranno anche nella produzione tarda». Il concerto prosegue con la Sinfonia n. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler, autentico banco di prova per l’orchestra e per il direttore, chiamato a misurarsi con le diverse sfumature dell’animo del compositore
boemo, compresa una certa dose di humor, quella del Lied conclusivo Das himmlische Leben (La vita celestiale), tratto dalla raccolta popolare Il corno magico del fanciullo e affidato alla voce di Ekaterina Bakanova. Il soprano russo è cresciuta negli Urali, ha studiato a Mosca, e sta sviluppando una carriera che la vede protagonista sui più prestigiosi palcoscenici europei, come la Royal Opera House di Londra o il Teatro Real di Madrid, dove ha recentemente ottenuto un grande successo nella Traviata. Fabio Luisi torna sul podio dell’Orchestra Rai per questo quarto appuntamento dei “Concerti d'autunno” dopo il successo dell’ultimo dei “Concerti per la ripresa” dello scorso luglio. Attualmente ricopre incarichi prestigiosi presso l’Opera di Zurigo, l’Orchestra della Radio Danese, ed è Direttore Musicale designato della Dallas Symphony Orchestra. Negli ultimi anni Luisi è stato protagonista di diversi concerti di successo con l’Orchestra Rai, a Torino ma anche nell’Aula del Senato della Repubblica, insieme a Ekaterina Bakanova in occasione del concerto di Natale del 2018. È stato Direttore Principale dei Wiener Symphoniker – ha ricevuto dall’orchestra la medaglia e l’anello d’oro intitolati a Bruckner – Direttore Musicale Generale della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda, Direttore Principale del Metropolitan di New York e del Maggio Fiorentino.
Quella di Frida Misul, livornese di origine ebraica, è la storia di una sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, una sopravvissuta che ha documentato il suo calvario in un diario, affinché la memoria venisse tramandata di generazione in generazione. Una vicenda ripercorsa da “Pietre d’inciampo”, la nuova docu-serie storica ideata da Simona Ercolani, prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Cultura e condotta dalla giornalista Annalena Benini, in onda in prima visione domani alle 20.45 su Rai Storia. Frida proviene da una famiglia modesta che, nonostante le difficoltà, la sostiene in tutto e per tutto nella sua grande passione: il canto lirico. Negli anni ’30 Frida studia per diventare soprano e si esibisce spesso nei teatri di Livorno con lo pseudonimo di Frida Masoni, a causa delle leggi razziali. Ma nel 1943 la sua esistenza viene sconvolta: qualcuno che le è molto vicino la denuncia come ebrea, così Frida viene arrestata e trasferita a Fossoli, prima di essere deportata ad Auschwitz nel 1944. Costretta ai lavori forzati, si ammala e viene ricoverata all’ospedale del campo. Qui Frida canta per cercare di alleviare il dolore delle sue compagne di prigionia, catturando anche l’attenzione dei medici e dei militari che, colpiti, le riservano un trattamento meno disumano. Quando Frida lascia la Polonia viene costretta a marciare sulla neve, per chilometri e chilometri, verso altri campi di concentramento. Si trova a Terezin, la mattina del 9 maggio 1945, quando l’Armata Russa entra nel lager. È stremata, ma viva. La pietra di inciampo a lei dedicata si trova in via Chiarini 2, lì dove un tempo c’erano le case abitate dagli ebrei, nei pressi della sinagoga di Livorno.
L’aumento dei contagi, come proteggersi dal virus, le ricadute dell’emergenza Covid sull’occupazione saranno i temi della puntata di Agorà, in onda domani dalle 8 su Rai3. Non mancheranno i sondaggi di Emg Acqua, come ogni giovedì, in esclusiva. Tra gli ospiti di Luisella Costamagna ci saranno: Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato; Danilo Toninelli, M5S; Elisabetta Gardini, Fratelli d’Italia; Debora Serracchiani, presidente commissione lavoro della Camera e vicepresidente PD; Massimo Galli, direttore Malattie Infettive Ospedale Sacco di Milano; Fabrizio Masia, sondaggista; Giulio Gambino, direttore Tpi; Francesco Verderami, Corriere della Sera; Nicola Magrini, direttore generale Aifa; Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil.
I posti di terapia intensiva ci sono, i macchinari ci sono, mancano medici e infermieri. E’ la frase più ricorrente in questi giorni. Perché mancano, e cosa si può fare? A “Radio anch’io” nella puntata di domani, alle 7.3
0 su Radio1. Si parlerà anche di nuovi coprifuoco e restrizioni, dando la parola a presidenti e sindaci. E infine, una pagina per parlare del regime di 41bis e le malattie, a margine della vicenda del boss di camorra Raffaele Cutolo. Tra gli ospiti di Giorgio Zanchini: Simone Zazzera, del Grr inviato a Milano; Alessandro Vergallo, presidente nazionale Anestesisti rianimatori (AAROI-EMAC); Andrea Bottèga, segretario nazionale NurSind, sindacato infermieri; Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute (Pd); Giovanni Toti, governatore della Liguria e vice presidente della Conferenza delle Regioni, leader di Cambiamo!; Emilio Del Bono, sindaco di Brescia; Donato Toma, presidente del Molise; Dario Nardella, sindaco di Firenze; Gigi Di Fiore, saggista e inviato de Il Mattino di Napoli; Alessandra Clemente, assessore al patrimonio al Comune di Napoli.
Il capitalismo “globale” nasce con Cristoforo Colombo che scopre l’America mentre cerca l’Oriente: così, tra il 1492 e il 1637, il capitalismo europeo si diffonde in tutto il mondo tra corsa all’oro e diffusione del cristianesimo. Un periodo raccontato da “L’età del saccheggio”, in onda domani alle 22.10 su Rai Storia, con un’introduzione del professor Alessandro Barbero per il ciclo “La storia del mondo”. L’Europa, intanto, è distrutta dalle guerre di religione che hanno inizio con la protesta di Martin Lutero contro la Chiesa cattolica a Wittenberg: nasce il protestantesimo. Il vecchio continente vive, così, grandi cambiamenti, gli imperi crescono e si arricchiscono e anche lo zar Ivan “il terribile” vuole fare lo stesso in Russia, costruendo un ricco impero sul commercio di pellicce dalla Siberia. Sono però i bucanieri olandesi e inglesi a compiere gli affari migliori, fondando le società a responsabilità limitata e la prima borsa del mondo.
Nuovo appuntamento su Rai3, domani alle 23.25, con "La Grande Storia Doc", ovvero la storia raccontata dal vivo, attraverso immagini esclusive, le voci dei protagonisti e dei grandi storici, nei luoghi che hanno fatto il Novecento. In questa puntata si parlerà di Dino Grandi politico e diplomatico, che vedeva nella trasformazione mussoliniana dell'Italia un momento di transizione. Alle ore 3 del mattino del 25 luglio 1943, con 19 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti, il Gran Consiglio del Fascismo approva l’Ordine del Giorno di Grandi, che porta alla destituzione di Benito Mussolini. Dino Grandi passerà così alla storia del fascismo con l’epiteto del Gran Traditore. Con il racconto puntuale in studio di Paolo Mieli, "La Grande Storia Doc", attraverso una serie di documentari, continua il racconto dei grandi eventi che hanno fatto il nostro tempo, la nostra storia.
La vita di B.B. King, re del blues elettrico è ripercorsa dal regista Jon Brewer nel documentario “BB King. Vita di Riley”, in onda domani alle 22.15 su Rai5. Accompagnati dalla voce narrante di Morgan Freeman nella versione originale, il filmato ripercorre cent’anni di blues e spiega come questo artista sia riuscito a influenzare l'industria musicale guadagnandosi il titolo di "re del blues". B.B. King suonava il blues nei campi di cotone, perché in casa era permesso solo il gospel: «Tutto ciò che non cantava Dio era musica del diavolo...», finché ancora ragazzetto parte, col suo fagotto in spalla e il cuore pieno di speranza e musica. Il documentario scava, viaggia, intervista, suona per quasi due ore, con contributi di Bill Wyman, Mick Jagger, Keith Richards, Leon Russell, John Mayall, Eric Clapton, Mick Taylor, Bono, Joe Bonamassa, tutti devoti all’inimitabile “vibrato” di “Lucille”, l'amatissima chitarra di B.B.King.