umbria24.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 2476
Edizione del 19/10/2020
Estratto da pag. 1
Scuole rimangono aperte, ‘coprifuoco’ affidato ai sindaci: il nuovo dpcm. Lunedì le ordinanze regionali //
di Dan.Bo.Al termine di una lunga giornata di incontri e di scontro duro tra Governo, Regioni e Comuni, arriva il compromesso su uno dei nodi più delicati del nuovo dpcm illustrato domenica sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: quello della scuola. La soluzione, anche per alleggerire il carico sul trasporto pubblico locale, oltre a un incremento della percentuale di persone in smart working dal 50 al 75%, è quella di modulare ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni utilizzando anche, se necessario, turni pomeridiani e disponendo comunque l’inizio delle lezioni non prima delle 9. Quanto alla didattica a distanza, le superiori potranno incrementarla rimanendo comunque complementare a quella in presenza; una carta da giocare solo in caso di criticità dato che la scuola «è un asset fondamentale» per il premier.DOMENICA CONTAGI RECORD: 327 CASIScuola e università Nel corso della giornata le Regioni avevano chiesto orari più flessibili: «Riteniamo possibile e necessario – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini – proprio per salvaguardare la scuola in presenza, soprattutto per le scuole d’infanzia, elementari e medie incidere maggiormente sugli scaglioni di ingresso e uscita dalle scuole». Sulla necessità di tenere aperte le scuole peraltro (sottolineata sabato con forza anche dalla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti) la ministra Lucia Azzolina domenica ha ribadito «che la scuola in presenza è fondamentale per tutti, dai più piccoli, all’ultimo anno del secondo grado». Quanto alle Università, sulla base dell’andamento dell’epidemia predisporranno piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza, come peraltro già accade in Umbria.COVID HOSPITAL, POLEMICHE A SPOLETO E TODI Coprifuoco Il nuovo dpcm, che non  conteniene certo misure molto incisive, mette poi nel mirino anche la cosiddetta movida, conferendo ai sindaci la possibilità di stabilire, dopo le 21, delle chiusure temporanee in alcune piazze e vie dove possono verificarsi assembramenti; una sorta di ‘coprifuoco’ che per l’Anci ha «il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica». Per quanto riguarda bar e ristoranti dunque, niente chiusura anticipata prima della mezzanotte: i locali, che dovranno affiggere all’esterno un cartello con il numero massimo di persone consentite all’interno, potranno rimanere aperti fino alle 24, ma dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. Questo fatto salvo la possibilità per i sindaci di imporre uno stop dalle 21.Palestre e sport I presidenti la spuntano poi su palestre e centri sportivi: da una parte c’erano le Regioni (e il ministro dello Sport Spadafora) che non volevano chiusure mentre dall’altra c’era chi, come il ministro della Salute Roberto Speranza, spingeva per una serrata. Alla fine la mediazione è questa: le strutture hanno una settimana di tempo per adeguarsi in maniera rigorosa ai protocolli, pena la chiusura. Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi, mentre il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria. Passo indietro infine per molti eventi: il nuovo dpcm infatti impone uno stop per sagre e fiere, mentre vengono consentite le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. Stop anche ai convegni mentre nella Pa ci sarà l’obbligo di tenere le riunioni in videoconferenza laddove possibile.La Regione Con in mano il testo del decreto, frutto di lunghe giornate di trattative, la presidente della Regione Donatella Tesei si prepara a emanare lunedì le ordinanze che, come noto, possono soltanto essere restrittive rispetto a quanto stabilito a livello nazionale. Come emerso nella giornata di sabato, si parla di accessi contingentati in luoghi come centri commerciali, dell’individuazione
dei Covid hospital di Spoleto e Pantalla (decisione che domenica ha scatenato molte polemiche nei territori interessati), di organizzazione scolastica, di attività sportive. Lunedì i provvedimenti per cercare di contenere la curva dei contagi che domenica, con 327 nuovi casi, ha toccato il record.Twitter @DanieleBovi