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Dir. Resp.
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Edizione del 18/10/2020
Estratto da pag. 1
Covid, iniziato il vertice governo-Regioni. Si decide su ristoranti, smart working e coprifuoco
Nuova riunione anche Speranza, Manfredi, Arcuri, Borrelli. Oggi il giorno delle nuove misure del dcpm anti-Covid
Il coronavirus corre e il governo non si ferma. Non c’è tempo da perdere così, da questa mattina è in corso una nuova una riunione tra governo Regioni ed Enti locali sulle misure per contenere l'epidemia Covid. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ha infatti convocato un vertice con Regioni, Anci e Upi. All'incontro partecipano anche il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi e il commissario all'emergenza, Domenico Arcuri, il ministro della Salute, Roberto Speranza, la ministra della Scuola, Lucia Azzolina, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Alla riunione partecipano il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, dell'Upi Michele De Pascale, dell'Anci Antonio De Caro. Ci sono anche il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Presenti - sempre da remoto - anche numerosi assessori. E in serata dovrebbe parlare, in conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte.Ieri si sono susseguiti per tutta la giornata una serie di incontri tra governo, Regioni e Cts e in serata il premier Conte, riunendo i suoi ministri, ha nuovamente affrontato, dopo aver firmato il decreto sulla manovra, il tema della nuova stretta per evitare il diffondersi dei contagi da Covid19. Smart working La decisione è presa: il 75% dei lavoratori dovrà rimanere in smart working. Una misura che mira a limitare i contatti all’interno degli uffici, ma anche a ridurre le presenze sui mezzi pubblici. Si tratta di un provvedimento che riguarda i dipendenti pubblici, ma potrà essere adottato anche nel settore privato con accordi mirati. Il Cts ha espresso parere favorevole e anche i governatori hanno espresso il proprio consenso.Il coprifuoco La limitazione agli spostamenti dei cittadini divide il governo e alla fine sembra escluso sia prevista nel nuovo Dpcm. Rimane infatti in vigore il divieto di sostare di fronte ai locali pubblici oltre le 21 e questo viene ritenuto al momento sufficiente per impedire gli assembramenti. Un’eventuale restrizione prevederebbe la possibilità di uscire oltre l’orario consentito solo per «comprovate esigenze» quindi lavoro o motivi di urgenza, con l’autocertificazione.Bar e ristoranti E’ scontro anche all’interno del governo l'ipotesi dell'orario di chiusura dei ristoranti. Il premier Conte vorrebbe le saracinesche abbassate già alle 22, mentre alcuni ministri punterebbero alla chiusura a mezzanotte. Si sta quindi lavorando a una mediazione per arrivare a un accordo che preveda lo stop ai ristoranti a partire dalle 23. Una misura che però - come è stato sostenuto dalle associazioni di categoria - penalizzerebbe in maniera pesante le attività. Nel decreto potrebbe entrare anche una limitazione di 6 posti per tavolo. Consentita invece la consegna a domicilio.Stretta sula vendita di alcolici Un'ulteriore stretta dovrebbe riguardare la vendita di alcolici da asporto, consentita non oltre le 18. Per i bar, invece, la chiusura obbligatoria dovrebbe essere alle 21.Palestre e sport dilettantistici Appare ormai certo, nel nuovo dcpm del presidente del Consiglio, l'obbligo di chiusura per le palestre e il divieto per gli sport dilettantistici da contatto. Calcetto, basket e gli altri sport da contatto sono ora vietati a livello amatoriale e con il nuovo decreto la misura riguarderà anche le associazioni e le società dilettantistiche, comprese dunque le scuole per bambini e ragazzi. Negli ultimi giorni c’è stato il tentativo in alcuni circoli di iscriversi a enti dilettantistici affiliati al Coni per aggirare le restrizioni. E dunque si è deciso di imporre una stretta per tutti.Parrucchieri e centri estetici I negozi di parrucchiere e i centri estetici resteranno fuori dalle misure che porteranno nuove regole per gli esercizi commerciali. Inizialmente si è ipotizzata la chiusura totale per queste attività, ma il governo ha scelto di non imporre limitazioni.La scuola La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in un'intervista a Repubblica ha ribadito l'importanza
della ddattica in presenza  per gli studenti. Dagli incontri di ieri con i governatori delle Regioni è emersa la volontà di trovare un accordo sullo scaglionamento degli orari di ingresso per le scuole elementari, medie e per le università, così da alleggerire anche il carico sul trasporto pubblico locale. I presidenti delle Regioni potranno, inoltre, decidere sull'eventuale adozione della didattica a distanza per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori.Attività sportive e sport dilettantistici A fare le spese delle nuove misure potrebbero essere anche il settore del gioco legale e le attività sportive. Dall'ipotesi più restrittiva della chiusura di tutte le palestre e piscine a quella di vietare solo gli sport di contatto praticati in modo dilettantistico.