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Edizione del 15/10/2020
Estratto da pag. 1
Covid: "Serve stabilizzare più di 5.000 tra medici, infermieri e Oss"
[medico-covid-420x282]L’emergenza Covid ha dimostrato quanto siaimprescindibile rafforzare il servizio sanitario pubblico. A sottolinearlo è laFunzione pubblica della Cgil regionale, che ritiene indispensabile garantire alpiù presto un piano straordinario di assunzioni anche in Emilia-Romagna.“Serve nuovo personale per fare i tamponi al drive thru – aggiunge la Fp CgilEmilia-Romagna -, per garantire l’assistenza ai malati Covid nelle terapieintensive, per aumentare gli interventi in emergenza fuori dagli ospedali, perimplementare la medicina di iniziativa, per recuperare le liste di atteserimaste bloccate durante il lockdown”.Questo piano straordinario di assunzioni “dovrà riguardare le lavoratrici e ilavoratori che hanno partecipato ai bandi di concorso (in modo da poterprocedere allo scorrimento delle graduatorie) e i precari assunti dal serviziosanitario regionale durante l’emergenza sanitaria (così da garantire continuitàalle esperienze e alle professionalità maturate in questi mesi)”.La Fp Cgil ha organizzato una campagna di raccolta firme davanti ai presidiospedalieri per chiedere la stabilizzazione del personale precario assunto perl’emergenza Covid, raccolta che in Emilia-Romagna nel giro di pochi giorni hagià raggiunto quota 3.000 sottoscrizioni.“Per garantire una sanità pubblica all’altezza della sfida posta dall’emergenzapandemica – aggiunge il sindacato -, nella nostra regione (tra medici,infermieri, operatori socio sanitari e altre figure) è necessario stabilizzarepiù di 5.000 unità (dai dati in nostro possesso gli assunti nel periodo Covidrisultano essere 1.500 circa in Romagna, 1.500 circa a Bologna, 600 a Modena,400 a Parma, 150 a Imola, 400 a Piacenza, 350 a Reggio Emilia, 350 a Ferrara)”.È bene sottolineare che in questa fase “il punto è la volontà politica, non lerisorse. È infatti in discussione in questi giorni un importante incremento delfinanziamento pubblico al SSN, in discontinuità rispetto al passato, chepotrebbe modificare radicalmente le politiche di gestione del personale fino adoggi messe in campo dal Mef, che ha sempre interpretato la spesa sanitaria comeuna spesa e non come un investimento per il futuro del Paese. Questi vincoli(riduzione della spesa per il personale dell’1,4% rispetto al 2004 che hacostretto le Regioni a bloccare il turnover) devono però ora essere superati, ele nuove assunzioni risultare adeguate ai nuovi bisogni della popolazione (ilcosiddetto decreto Calabria ha di recente cancellato questo vincolo, mantenendocomunque un obiettivo di spesa pari a quella del 2018)”.“Solo i decreti legge per il Covid, dietro l’impulso del ministro Speranza,hanno sbloccato questa situazione e portato all’assunzione del personalenecessario per superare l’emergenza sanitaria, aumentando posti letto interapia intensiva e sub intensiva, l’emergenza territoriale, le cure primarie,e inserendo l’infermiere di continuità. Ora bisogna garantire continuità aqueste politiche e superare anche il vincolo imposto dal decreto leggeCalabria”, spiega Marco Blanzieri della segreteria regionale della FP CGIL.“Chiediamo quindi con fermezza che la Regione Emilia-Romagna si impegniall’interno della Conferenza delle Regioni a mettere in campo percorsinormativi necessari a stabilizzare i precari della sanità e un’assunzione intempi rapidissimi per chi è in graduatoria”, aggiunge Blanzieri. Per questomotivo, “chiederemo un incontro all’assessore regionale alla Sanità RaffaeleDonini (di recente ha già dichiarato di convergere sulla nostra proposta) a cuiporteremo anche le 3.000 firme raccolte nei giorni scorsi”, conclude Blanzieri.Grazie per aver letto questo articolo...Da 15 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori enon ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sullespalle della collettività. Ora la crisi che deriva dalla pandemia Coronaviruscoinvolge di rimando anche noi.Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicitàdei privati, in questo periodo, non è più sufficiente.Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge
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