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Edizione del 09/10/2020
Estratto da pag. 1
Covid, il governatore Bonaccini: «Se sarà necessario siamo pronti a più restrizioni»
Il presidente della Regione Emilia-Romagna torna ad analizzare l’evolversi del contagio sul territorio nazionale: «Dobbiamo stare attenti a non...
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Il governatore Stefano Bonaccini



«Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo». Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, a 24Mattino su Radio 24 rispondendo a una domanda su eventuali misure più restrittive per la capienza dei mezzi di trasporto pubblico. «Dobbiamo stare attenti a non tornare indietro, un nuovo lockdown generalizzato questo Paese non può permetterselo», ha aggiunto Bonaccini riferendosi ad eventuali chiusure dei confini regionali: «coi se e i ma si riempiono trasmissioni e giornali ma non si risolvono problemi. Di fronte a eventuali ricadute o meno - puntualizza - si discuterà».

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I controlli «Ho chiesto al ministro Lamorgese, come presidente della Conferenza delle Regioni, che nei territori l’attivazione dei controlli sia garantita anche da parte delle forze dell’ordine», ha proseguito Bonaccini in riferimento all’eventualità di misure più stringenti per combattere la diffusione del virus. «Abbiamo deciso di riaprire le scuole in questo Paese - aggiunge - perché da troppi mesi figli e studenti erano rimasti a casa ma bisogna fare le cose per bene: essere pronti a restrizioni se necessario, ma la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati, non scherzarci su. Perché siamo ancora in una fase di contrasto e di lotta al coronavirus».

Il rapporto Regioni-Governo Nessuno scontro tra Regioni e Governo, nessun rischio di rottura, «se saremo tutti responsabili e faremo come abbiamo fatto nella prima fase, la più drammatica. Non vedo questi rischi». Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. «Quando le centinaia di ordinanze delle regioni e delle province autonome, di un Paese molto differente tra sé, sono risultate, nel 98% dei casi, conformi alle decine di decreti emanati dal Governo già questo testimonia la bontà del lavoro comune che abbiamo fatto», ha sottolineato il governatore. «Un conto sono le parole, un altro i fatti — ha detto ancora —. Adesso bisogna, come abbiamo chiesto, e il Governo ha detto di sì, riattivare la Cabina di regia pressoché quotidiana perché questo aumento dei contagi fa sì che dobbiamo insieme attivare tutte le misure di prevenzione possibili». «Non vedo altra strada che lavorare insieme – ha ribadito Bonaccini - e per questo abbiamo chiesto la Cabina di regia. Ma credo che le Regioni abbiano lavorato molto bene».

La risposta a Ricciardi «Ricciardi non ha competenze istituzionali, e penso che qualche parola sia stata utilizzata fuori luogo», ha detto infine Bonaccini, commentando le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza e professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica, secondo il quale qualche regione avrebbe «dormito» in questi mesi sull’emergenza Covid.