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Dir. Resp.
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Edizione del 08/10/2020
Estratto da pag. 1
Aumentano gli edifici ad elevate prestazioni energetiche, che passano da circail 7% al 10% del totale nel periodo 2016-2019, grazie al contributo diristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni. È quanto emerge dalRapporto annuale sulla CertificazioneEnergetica degli Edifici, risultato della collaborazione tra ENEA e CTI(Comitato Termotecnico Italiano), presentato nel corso del webinar, al qualehanno preso parte, tra gli altri, Federico Testa, presidente dell’ENEA, CesareBoffa, presidente del CTI e Anita Pili, membro del Coordinamento dellaCommissione Energia della Conferenza delle Regioni, nonché assessoreall’Industria della Regione Autonoma della Sardegna.Il rapporto è basato su oltre 4,5 milioni di attestati di prestazioneenergetica (APE)[1] del periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobiliresidenziali . Dal rapporto emerge anche come oltre il 60% del parcoimmobiliare italiano sia nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), ancheperché costruito principalmente tra il 1945 e il 1972; le nuove costruzionirappresentano solo il 3,4% degli APE e di questi più del 90% sono ad elevateprestazioni energetiche (A4-B). Il settore non residenziale, che pesa per il15% sul totale degli APE, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classienergetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti(A4-B).[share]Twitter • Succ