globalist.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 6666
Edizione del 07/10/2020
Estratto da pag. 1
Zaia: "Meno Stato dove ci vuole meno Stato, sappiamo meglio noi cosa serve ai territori"
Il governatore del Veneto, intervistato dal Corriere, lancia il suo slogan indifesa di una maggiore autonomia regionale sulle misure anti-CovidZaiaZaiaglobalist 7 ottobre 2020 “Questo dirigismo è il segno manifesto di una sfiducia nelle Regioni. Spero siaun errore e che ci ripensino perchè sarebbe grave se ci trovassimo ancora aquesto punto”. Ad affermarlo in un’intervista al Corriere della Sera è ilgovernatore del Veneto Luca Zaia, il quale ricorda che “in tema di sanità leRegioni hanno una competenza quasi esclusiva”.All’obiezione che il governo mette i paletti ma poi lascia alle Regioni anchela possibilità di essere più severe, replica: “Per rispondere uso uno slogan che può parere tautologico: meno Stato dove ci vuole meno Stato”. Per poi chiedersi: “Qualcuno crede forse che il Veneto sia meno efficiente dello Stato?” E all’interrogativo si risponde così: “C’è una questione fondamentale di fiducia. Ma ce n’è una anche molto pratica. A Roma forse pensano che se noi prendiamo un provvedimento meno rigido di quello previsto da loro ci comportiamo come irresponsabili? Ho passato più di 140 giorni consecutivi nella ‘war room’, pronto a intervenire minuto per minuto. Non ho voglia di fare casino né penso di commettere un reato di lesa maestà se dico la mia. Ma così non va bene”.Zaia infine ribatte su un tasto a lui consono: “Per noi autonomia significa assunzione di responsabilità. A Roma continuano a viverla come una sottrazione di potere”. E la differenza ”è che a Roma ragionano sulla base di tabelle e di carte, noi abbiamo i malati fuori dalla porta. Ho grande rispetto per chi deve governare il Paese, ma vorrei che fosse garantito anche a noi”. E conclude: “Mi pare che non si voglia capire che siamo tutti sulla stessa barca. Ormai il Covid non riguarda solo le Regioni del Nord dichiara Zaia ma tocca tutto il Paese. Giochiamo a guardie e ladri?”, si chiede.