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Dir. Resp.
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Edizione del 29/09/2020
Estratto da pag. 1
Dopo 14 anni di attesa, ecco la svolta che ridisegna il futuro del Sistema Sanitario Nazionale: il rinnovo del contratto del personale non medico della sanità privata
Soddisfatta AIOP Emilia-Romagna che durante l’assemblea regionale a Bologna aveva presentato una mozione per accelerare e concludere la trattativa.
La ratifica della pre-intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico segna una svolta storica per la Sanità italiana. In Emilia-Romagna oltre 8000 lavoratori attendevano la notizia della ratifica definitiva arrivata venerdì 25 settembre nel corso dell’Assemblea Generale di AIOP, in occasione del Consiglio Nazionale di AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata).
Accanto alla presidente AIOP Barbara Cittadini è intervenuto a Roma il presidente di AIOP ER e vicepresidente AIOP dott. Bruno Biagi:
“Questo risultato riconosce finalmente ai lavoratori e alle lavoratrici della componente di diritto privato gli stessi diritti di quelli della componente di diritto pubblico. Un obiettivo che abbiamo caldeggiato insieme ai nostri iscritti emiliani-romagnoli e alla Regione impegnati in tutte le fasi dell’emergenza che ritengono prioritario il personale, il vero capitale su cui come associazione regionale continueremo ad investire”.
All’assemblea capitolina era presente il Ministro della Salute Roberto Speranza che in un tweet ha scritto: “Finalmente si è sbloccato il nuovo contratto della sanità privata. Oltre 100.000 lavoratori della salute aspettano questo momento da 14 anni. Nel Servizio Sanitario Nazionale le persone sono la risorsa più importante”.
Oltre che al Ministro della Salute, Speranza, un ringraziamento va al Presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
“Auspichiamo – afferma la Presidente AIOP Barbara Cittadini – che, a fronte della responsabilità e dell’impegno dimostrati, le Regioni che, ancora, non lo hanno fatto, diano seguito agli accordi di compartecipazione del 50% agli oneri del rinnovo, rendendo sostenibile il nostro investimento nell’interesse del SSN”.
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