panoramasanita.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 172
Edizione del 28/09/2020
Estratto da pag. 1
Osteopatia: Le Associazioni chiedono di portare avanti l’iter d’istituzione della professione
La legge 3/2018 ha riconosciuto agli osteopati il diritto di entrare a far parte delle professioni sanitarie e ai cittadini il diritto di accedere alle prestazioni osteopatiche all’interno di un quadro normativo chiaro al pari di ogni altra disciplina sanitaria.
“Dopo tre anni di faticoso lavoro, in prossimità della conclusione del primo passo dell’iter della legge 3/2018 che porta all’istituzione dell’osteopatia come professione sanitaria, gli osteopati italiani e i 10 milioni di pazienti che si rivolgono a loro con fiducia, vedono rinviato, ancora una volta, il loro diritto a superare una situazione di precarietà e incertezza, e manifestano dunque la loro profonda preoccupazione. La commissione Sanità dalla Conferenza delle Regioni competente per l’accordo Stato-Regioni sul profilo professionale degli osteopati ha recentemente ritenuto necessario un approfondimento tecnico su alcune criticità riscontrate nel documento redatto dal Ministero della Salute”. È quanto affermano in una nota congiunta Registro degli Osteopati d’Italia (ROI), Associazione Italiana Scuole Osteopatia (AISO), Associazione Professionale degli Osteopati (APO) e Federazione Sindacale Italiana Osteopati (FeSIOS). “La categoria degli osteopati – proseguono le Associazioni – ha sempre collaborato attivamente con le istituzioni preposte, con l’obiettivo di salvaguardare la dignità e le caratteristiche della professione, nel rispetto delle diverse professionalità e dei pazienti, perché possano accedere alle cure osteopatiche nella massima tutela e garanzia di competenza professionale. La legge 3/2018 ha riconosciuto agli osteopati il diritto di entrare a far parte delle professioni sanitarie e ai cittadini il diritto di accedere alle prestazioni osteopatiche all’interno di un quadro normativo chiaro al pari di ogni altra disciplina sanitaria. Le associazioni chiedono a tutte le istituzioni interessate di procedere celermente con un confronto costruttivo per valutare e superare le criticità rilevate, per valorizzare il lavoro e gli sforzi fatti fino ad ora. Ci appelliamo al senso di responsabilità perché ciascuna delle parti, nell’ambito delle attribuzioni che le sono proprie, lavori per uscire da questa situazione di stallo in modo responsabile e costruttivo, senza ulteriori dispersioni di tempo”.