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Edizione del 27/09/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, ultime notizie in Italia e nel mondo. Boccia: Inevitabile proroga stato di emergenza
Le ultime notizie sul coronavirus in Italia e le news dal mondo di oggi, domenica 27 settembre
"Faremo una discussione in parlamento, ma mi pare inevitabile la proroga" dello stato d'emergenza per il coronavirus: a dirlo il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, in un'intervista a La Stampa. "Inutile trasformare ogni cosa in una polemica. Non dovrebbe esserci il dibattito", ha aggiunto, "in una pandemia ci sono più fasi: la prima di pronto intervento e la seconda di gestione dell'emergenza e ora siamo in questa fase. Che prevede procedure accelerate per varie necessità. C'è un solo presidente di regione che vorrebbe l'interruzione della proroga dello stato di emergenza? Non c'è". Per quanto riguarda la diffusione del virus, il ministro ha osservato che "intanto non siamo messi come il resto dei Paesi che ci circondano, infiammati dai contagi". "Il lockdown generale fatto dall'Italia in primavera, è da escludere, ma nessuno ha la sfera di cristallo", ha detto, "Zingaretti fa bene a ribadire che se non si rispettano le regole il rischio è quello. Va ricordato a tutti che grazie al lungo lockdown, oggi siamo considerati uno dei Paesi più sicuri al mondo. Quel rigoroso percorso ci consentì di rafforzare le reti sanitarie e diventare autonomi anche sulle mascherine e sui ventilatori". Sulla possibilità di nuove chiusure tra regioni per Boccia "ora ipotizzare chiusure è sbagliato, certo dobbiamo lavorare sul rispetto rigoroso delle regole". Le reti di assistenza domiciliare "le stiamo rafforzando, ma sui centri Covid, sulle terapie intensive, sui protocolli e sulle organizzazioni territoriali siamo più forti che in febbraio"."Ci sarebbe un problema delle procedure per potenziare le reti sanitarie, con il commissario che sta dando le deleghe ai governatori. Se interrompi lo stato di emergenza, blocchi i poteri straordinari che hanno i presidenti di regione. Non è difficile da capire. E lancio un appello: su questo, time out dalla propaganda, lo stato di emergenza non è  la restrizione delle libertà individuali", ha detto ancora Boccia.

Gli Usa hanno registrato 48.918 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 7.076.828 infezioni dall'inizio dell'epidemia. Le vittime sono 204.480, comprese le 909 registrate nelle ultime 24 ore.

"Sono d’accordo con gli scienziati. Io avevo detto sì all’aumento degli spettatori ma solo con un rispetto rigidissimo delle regole e con la garanzia di controlli rigorosi: mille persone in uno stadio sono poche, ma anche così va fatto rispettare il distanziamento, va indossata la mascherina e ovunque vanno vietati gli assembramenti, all’interno e all’esterno degli impianti. Un’apertura con più pubblico è certamente auspicabile ma con molta gradualità, quindi è bene aspettare e vedere come evolve l’epidemia". A dirlo è il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in un'intervista al Corriere della sera. Sileri ha commentato il No del Comitato tecnico scientifico all’apertura degli stadi al 25%. "Io credo che ci sarà un aumento dei contagi: entro i primi 10 giorni di ottobre potremo vedere gli effetti dell’apertura delle scuole, ma se riusciremo a tenere sotto controlli i focolai e l’aumento sarà graduale, il sistema sanitario non sarà sotto pressione. Non bisogna mollare la presa, con la stagione invernale arriveranno anche le sindromi influenzali e dobbiamo stare attenti a non intasare i pronto soccorso", ha aggiunto.

Come distinguere un raffreddore dai sintomi di infezione da Covid-19? "Tamponi e test rapidi. Ne stiamo facendo molti ma dobbiamo triplicarli: dobbiamo migliorare e aumentare la diagnostica. E ai primi sintomi sospetti restare a casa e chiedere di fare i test: in questa situazione è sbagliato pensare ‘è solo un raffreddore'", la risposta del viceministro Sileri. Al primo starnuto, ci si deve rinchiudere in isolamento? "No, questo va evitato assolutamente: non dobbiamo lasciare le persone in casa ma far sì che abbiano una risposta in brevissimo tempo: oggi per il risultato di un tampone ci vogliono anche più di due giorni, con il rischio di intasare gli ospedali anche in caso di negatività. Oltre ai tamponi ci sono i test
salivari che si usano già negli aereoporti e ora anche a scuola: sono più economici, danno il risultato quasi in tempo reale ed evitano una quarantena inutile". È d’accordo nel ridurre la quarantena? "Lo sono per chi ha avuto solo contatti indiretti con un positivo: oggi conosciamo di più il virus, e sappiamo che l’incubazione è tra i 4 e i 6 giorni, quindi già al settimo giorno si può fare un tampone e sapere se si è positivi. In caso negativo, isolarsi per altri 7 giorni è inutile, oggi vengono messe in quarantena troppe persone. Diverso il discorso per chi è positivo per cui la quarantena di due settimane è giusta".

In Italia è stabile l'incremento dei contagi per Coronavirus. Dal bollettino del ministero della Salute emerge che si sono registrati 1.869 nuovi casi nelle ultime 24 ore, una cinquantina meno di venerdì ma con circa tremila tamponi in meno. Il numero complessivo dei contagiati sale a 308.104. In leggero calo il numero delle vittime, 17 ieri mentre venerdì erano 20. Nessuna regione fa segnare zero casi. In leggero aumento il numero dei ricoverati nei reparti ordinari (9 in più) e nelle terapie intensive, dove ci sono 247 pazienti, 3 più di venerdì.

Di seguito i dati riportati nella tabella giornaliera, con l’incremento delle ultime 24 ore Regione per Regione:

Lombardia: 105.988 (+256)

Emilia-Romagna: 34.932 (+99)

Piemonte: 34.906 (+107)

Veneto: 26.814 (+216)

Lazio: 15.654 (+219)

Toscana: 14.465 (+110)

Liguria: 13.041 (+97)

Campania: 11.629 (+274)

Marche: 7.877 (+26)

Puglia: 7.445 (+51)

Sicilia: 6.576 (+110)

Trento: 5.880 (+51)

Friuli Venezia Giulia:  4.580 (+54)

Abruzzo: 4.333 (+16)

Sardegna: 3.591 (+63)

Bolzano: 3.467 (+29)

Umbria: 2.353 (+35)

Calabria: 1.921 (+15)

Valle d’Aosta: 1.299 (+11)

Basilicata: 716 (+25)

Molise: 637 (+5)

Il comitato tecnico-scientifico boccia ulteriori aperture al pubblico negli stadi. L'ufficialità è arrivata dopo una riunione in cui è stato analizzato il documento ricevuto dal ministero e predisposto dalla Conferenza delle Regioni in cui si ipotizzava un aumento della capienza al 25% degli impianti. Per la scuola, tra i nodi principali la carenza di docenti e i tempi lunghi per i tamponi. Preoccupa intanto l'avanzata del Covid-19 nel mondo. Francia maglia nera in Europa.