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Dir. Resp.
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Edizione del 25/09/2020
Estratto da pag. 1
Osteopatia. L’appello delle Associazioni: “Si porti avanti l’iter d’istituzione della professione”
"Gli osteopati italiani e i 10 milioni di pazienti che si rivolgono a loro confiducia, vedono rinviato, ancora una volta, il loro diritto a superare unasituazione di precarietà e incertezza, e manifestano dunque la loro profondapreoccupazione. Ci appelliamo al senso di responsabilità perché ciascuna delleparti lavori per uscire da questa situazione di stallo". Così Roi, Aiso, Apo eFesios commentano la decisione della commissione Sanità dalla Conferenza delleRegioni.[front7104742]25 SET - "Dopo tre anni di faticoso lavoro, in prossimità della conclusione delprimo passo dell’iter della legge 3/2018 che porta all’istituzionedell’osteopatia come professione sanitaria, gli osteopati italiani e i 10milioni di pazienti che si rivolgono a loro con fiducia, vedono rinviato,ancora una volta, il loro diritto a superare una situazione di precarietà eincertezza, e manifestano dunque la loro profonda preoccupazione". Così in una nota congiunta Roi, Aiso, Apo e Fesios commentano la decisionedella commissione Sanità dalla Conferenza delle Regioni, competente perl’accordo Stato-Regioni sul profilo professionale degli osteopati, di unapprofondimento tecnico su alcune criticità riscontrate nel documento redattodal Ministero della Salute. "La categoria degli osteopati ha sempre collaborato attivamente con leistituzioni preposte, con l’obiettivo di salvaguardare la dignità e lecaratteristiche della professione, nel rispetto delle diverse professionalità edei pazienti, perché possano accedere alle cure osteopatiche nella massimatutela e garanzia di competenza professionale - scrivono le associazioni -. Lalegge 3/2018 ha riconosciuto agli osteopati il diritto di entrare a far partedelle professioni sanitarie e ai cittadini il diritto di accedere alleprestazioni osteopatiche all’interno di un quadro normativo chiaro al pari diogni altra disciplina sanitaria". Le associazioni chiedono a tutte le istituzioni interessate di "procederecelermente con un confronto costruttivo per valutare e superare le criticitàrilevate, per valorizzare il lavoro e gli sforzi fatti fino ad ora. Ciappelliamo al senso di responsabilità perché ciascuna delle parti, nell’ambitodelle attribuzioni che le sono proprie, lavori per uscire da questa situazionedi stallo in modo responsabile e costruttivo, senza ulteriori dispersioni ditempo". 25 settembre 2020