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Dir. Resp.
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Edizione del 24/09/2020
Estratto da pag. 1
«Il Pd non vuole poltrone o equilibri di potere più vantaggiosi. Piuttosto da tempo indichiamo l'esigenza di un rafforzamento politico e programmatico della coalizione attorno a Conte. Spetta al premier trovare i modi per realizzarlo». Lo afferma Goffredo Bettini, esponente del Pd e uomo di fiducia del segretario Nicola Zingaretti, in una intervista al Corriere della sera.
«Il Pd - osserva - è il primo partito italiano. Si diano pace quelli che lo volevano morto. O sostenevano che stavamo sbagliando tutto e ci consideravano subalterni a Di Maio. Tuttavia non gioisco delle difficoltà dei 5 Stelle o di altri alleati. Certamente la nuova forza del Pd potrà garantire quel salto di qualità anche da me più volte invocato: una maggiore sintonia tra i partiti di governo, essenziale per ricostruire l'Italia dopo l'emergenza».
«Rispetto Renzi, Carlo Calenda e Emma Bonino. Diversi tra loro ma tutti di valore. Farebbero bene tuttavia ad ammettere che i loro singoli progetti non hanno prospettive. Criticare o addirittura bombardare un governo che ha dimostrato di poter guidare l'Italia con saggezza ed efficacia, così forte e apprezzato nel contesto europeo è incoerente a quei principi liberaldemocratici che essi intendono professare. Trovino il modo di unire quell'area, per farla contare in modo costruttivo nell'azione dell'attuale esecutivo. Anche di loro c'è bisogno. È il momento della responsabilità, per un patto politico e programmatico che dia certezze all'Italia nel corso di tutta la legislatura. La destra ha preso un colpo micidiale. Ma se sbagliamo, in un momento può rialzare la testa».
Guerini: «Governo rafforzato dalle elezioni»
«Credo sia stato un risultato importante per che ha dato credo una stabilizzazione del quadro politico.ha testimoniato che le forze che reggono il governo hanno potuto fare insieme una battaglia nelle regioni che ha avuto un risulto positivo. In particolare voglio ricordare il risultato del PD che si conferma una forza responsabile e seria in grado di reggere la sfida del confronto con la destra nel nostro paese». Così a margine di un evento a Palidoro il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
«Credo che questo sia un risultato di incoraggiamento al governo e al lavoro che ancora deve fare al servizio del rilancio del paese dopo la crisi sanitaria che abbiamo vissuto. Ci sono decisioni importanti da prendere sulle quali si sta lavorando collegialmente in maniera proficua. Insieme. A partire dalla decisione dell'impiego delle idee del Recovery Fund, sui progetti strategici che sono al servizio del paese. Credo ci siano le condizioni - ha aggiunto - per discutere di tutti gli strumenti che a livello europeo sono stati messi a disposizione, anche il Mes. Credo che governo e Parlamento potranno ragionare e discutere in maniera laica rispetto all'utilizzo di questi strumenti che sono importanti per l'Italia soprattutto per gli investimenti che possono essere fatti in sanità».
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