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Edizione del 23/09/2020
Estratto da pag. 1
Bonaccini punge Salvini: «Non suona più i campanelli ora» e spinge ancora per il Mes
Intervistato a «L’aria che tira» su La7, il governatore dell’Emilia Romagna risponde anche a Mihajlovic: «È così bravo che non sembra di destra...»
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Stefano Bonaccini (archivio)



«Sono d’accordo con Zingaretti, ora dobbiamo dettare delle priorità». E per Stefano Bonaccini la prima è ancora il Mes, l’ulteriore prestito di aiuti che potrebbe arrivare dall’Unione Europea oltre al Recovery Fund: «Sarebbe clamoroso rinunciare a 36 miliardi, con l’unica condizionalità di essere spesi per la sanità. Non era mai successo al mondo che chi ti dà un prestito ti chieda indietro a sette anni una cifra inferiore a quella prestata». Il presidente della Regione, ospite su La7 a L’aria che tira, ha continuato a insistere sull’eccezionalità dell’occasione per l’Italia: «C’è un motivo per cui non lo chiedono altri Paesi, perché il debito pubblico così alto ce l’abbiamo noi e, di conseguenza, un tasso di interesse molto alto sui nostri titoli di Stato. Secondo me servirebbero questi soldi, dopo di che non decido io». In conclusione, ha dichiarato che è necessario «lavorare insieme come nell’emergenza della pandemia, quando il governo e le istituzioni locali sono riusciti a collaborare meglio che in altre democrazie occidentali».

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L’attacco a SalviniNell’intervista si è poi tornati sugli ultimi esiti elettorali, in particolar modo sul risultato in Toscana, con la vittoria di Giani a cui Bonaccini non ha fatto mancare il proprio sostegno: «Sono stato da Eugenio che era stato così gentile da venire a Bologna nella notte in cui vinsi io, per ricambiare la stima e l’affetto. Sono molto contento, perchè la Toscana ha dimostrato che anche lì ci può essere un cambiamento che prosegue». Diverse le similitudini con la sua rielezione in Emilia lo scorso gennaio, in primis il ridimensionamento della Lega, con Salvini che aveva puntato molto sulla conquista delle due regioni: «Adesso non suona più i campanelli», ha detto Bonaccini, in riferimento all’episodio che vide il segretario della Lega suonare a un citofono a Bologna, davanti le telecamere, per smascherare un presunto spacciatore.

La risposta a MihajlovicIl governatore ha poi risposto ironicamente all’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, che l’aveva elogiato a suo modo per essere stato il primo a favorire la riapertura parziale degli stadi. «Io non sembro di sinistra? Sinisa è veramente molto simpatico, poi lo ritengo molto bravo, il Bologna gioca bene, non si chiude in difesa, ha giocatori da tutto il mondo, non sembra nemmeno che lui sia di destra», ha ironizzato Bonaccini con la stessa moneta. Già durante la campagna elettorale c’era stato un pacifico botta e risposta tra i due, quando Mihajlovic aveva esternato la sua preferenza per Lucia Borgonzoni. «Nessun problema, a lui auguro di vincere la partita più importante, quella con la malattia».