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Edizione del 21/09/2020
Estratto da pag. 1
Mondo della notte in ginocchio, Indino: ‘Mirato accesso al credito e sostegno economico`
Il periodo storico, contraddistinto dalla pandemia, ha messo in ginocchio ilcomparto dell’intrattenimento notturno, un pilastro dell’economia rivierasca.Ecco che interviene nuovamente il presidente del SILB Emilia Romagna, ilsindacato dei locali da ballo regionale, per chiedere sostegno e certezze perun settore che rischia di scomparire. “Facciamo presto! Facciamo prima che il mondo della nightlife scompaiadefinitivamente. In un territorio come il nostro dove l’intrattenimento è unfiore all’occhiello – spiega il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, GianniIndino -, dove i locali sono capaci di fare tendenza e sono parte dell’appealturistico, il rischio è che si debba scrivere presto la parola fine di questocomparto e dell’indotto che genera. I locali per il 90% sono chiusi dafebbraio, fatta salvo la piccola parte che ha avuto la possibilità di lavorareall’aperto per qualche settimana, prima del nuovo divieto all’attività di balloe la verità è che siamo arrivati al capolinea. Anche perché i costi e le spese,al contrario, continuano ad essere più che mai attivi. A cominciare degliaffitti, per i quali nessuno è riuscito a trovare un accordo con i proprietaridegli immobili per farsi abbassare il canone di questo lungo periodo dichiusura. Davvero un pessimo segnale dal territorio, anche alla luce delleultime sentenze, in particolare quella del Tribunale di Roma che ha stabilitodel tutto legittima la richiesta di un ristoratore di vedere abbassatol’affitto per il proprio locale, proprio in virtù dell’evidente stravolgimentodel contesto economico. Una sentenza che va dunque nella direzione da noiauspicata, denunciando da mesi la necessità di ridefinire gli accordi suicanoni di locazione affinché possano essere sostenibili visti i cali difatturato dei pubblici esercizi. A maggior ragione per i locali diintrattenimento che hanno il fatturato a zero perché chiusi”. Un’altra tegola sulla testa degli imprenditori della notte è la Tari, checontinua ad arrivare nonostante la produzione di rifiuti non esista. “So che la problematica è attenzionata dalle nostre amministrazioni locali, manon si è ancora trovata una soluzione, mentre le scadenze continuano asusseguirsi. Insieme alla tassa sui rifiuti c’è quella per le insegne, cheunita agli altri balzelli arrivano per un’impresa dell’intrattenimento a cifredai 10.000 ai 40.000 euro al mese. Non sono cifre sostenibili rimanendochiusi”. Il rischio, sottolinea Indino, è che queste attività vengano prese di mira daorganizzazioni criminali che approfittano e lucrano sulla tragedia economicadel mondo della notte.“Per questo, a pochi giorni dalla firma del SILB sul Protocollo d’intesa con ilprefetto della provincia di Rimini, dottor Forlenza – continua Indino - con cuici impegniamo alla massima attenzione sulle possibili eventuali infiltrazionicriminali nelle aziende, rischiamo di diventare terreno ogni giorno più fertilea causa di una crisi da cui non si intravede l’uscita. Anche per evitare dicreare occasioni di questo tipo, serve intervenire subito, altrimenti moltilocali del territorio non riapriranno e per limitare le perdite cesserannol’attività. Chiediamo dunque a tutte le istituzioni, a cominciare dalla RegioneEmilia Romagna, di dare seguito alle promesse fatte in termini di sostegnoeconomico alle imprese e in particolare al presidente Stefano Bonaccini, anchenel ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni, che solleciti ilgoverno ad una maggiore attenzione sul comparto. Per le nostre imprese ilsostegno, unito ad un accesso al credito con una formula mirata per lepeculiarità del settore, potrebbero essere le uniche chance per resistere etraghettarci fuori da questa crisi”.