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Dir. Resp.
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Edizione del 21/09/2020
Estratto da pag. 1
Italia delle Regioni
E’ stata formalizzata l’Intesa Stato-Regioni per rendere disponibile nellefarmacie una quota minima di vaccino anti-influenzale. “Il 14 settembre scorso in Conferenza Stato-Regioni, abbiamo sancito l’intesa per distribuire una quotadi vaccini anti-influenzali, disponibile per ogni singola Regione, attraversoil sistema territoriale delle farmacie”, lo ha dichiarato il Presidente dellaConferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.“Guardando oggi alla campagna vaccinale per prevenire l’influenza occorreconsiderare due ordini di fattori”, ha precisato Bonaccini. “Il primo è che lavaccinazione anti-influenzale sebbene non abbia una efficacia al 100% puòcontribuire a ridurre il carico d malattie nella popolazione e ciò è ancora piùimportante se consideriamo il caso in cui influenza e Covid-19 sianosimultaneamente presenti in una comunità. Contenere il numero di casi diinfluenza facilita poi la diagnosi differenziale ed evita il sovraccarico delsistema sanitario. Il secondo è che ogni anno 800 mila cittadini che nonrientrano fra le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata, sirivolgono comunque al farmacista per acquistare il vaccino a proprie spese”.“Poiché la raccomandazione per il vaccino anti-influenzale quest’anno è stataestesa a categorie d’età non incluse in precedenza, le Regioni hanno provvedutoe stanno provvedendo – ha continuato Bonaccini – ad un’acquisizione più ampiadi vaccini. Per questo occorre ora un intervento redistributivo delle Regioniper renderne disponibile una percentuale minima, l’1,5 per cento, eventualmenteincrementabile dalle singole Regioni, nelle farmacie. L’unica condizione cheabbiamo posto e su cui abbiamo avuto assicurazioni dal Governo – ha conclusoBonaccini – è che sia assicurato comunque il quantitativo necessario per glianziani (ultra sessantacinquenni e per quest’anno anche a partire dai 60 anni),per le persone appartenenti a categorie a rischio, alle donne in gravidanza,agli addetti ai servizi essenziali e, quest’anno, anche ai bambini fra i 6 mesie i 6 anni”.I Comuni siglano  un   protocollo d’intesa Con Automotoclub Storico ItalianoASI per promuovere il Paese attraverso il motorismo storico. E’ stato siglatoil 16 settembre scorso un nuovo protocollo d’intesa tra l’Anci Associazione deiComuni Italiani  e l’Automotoclub Storico Italiano, con il quale viene avviatauna collaborazione finalizzata alla promozione del Paese valorizzandone ilpatrimonio artistico, culturale ed enogastronomico grazie alle moltepliciiniziative riconducibili al settore del motorismo storico.Grazie ad Anci si potrà concretizzare una rete di collegamento tra le singoleterritorialità locali e comunali utilizzabile da tutti gli appassionati diveicoli storici (italiani e stranieri), che avranno la possibilità diconoscere, apprezzare e vivere il territorio nazionale cogliendone le bellezzestoriche e naturali. Allo stesso modo, le numerose iniziative di Asi farannosempre più da volano allo sviluppo dell’indotto diretto e indiretto prodottodal motorismo storico a giovamento delle realtà locali: dalla filieraprofessionale al comparto turistico.Anci e Asi si fanno promotori del turismo motoristico, svilupperanno progetticomuni per la formazione professionale e per la valorizzazione dei cosiddetti“archivi di comunità”, costituenti la memoria storica del collegamento fraaziende motoristiche e comunità locali che le ospitano o che le hanno ospitatein passato. In questo particolare frangente sarà di ulteriore supporto anchel’associazione Città dei Motori, già operativa in ambito Anci.Per il conseguimento di questi comuni obiettivi, Anci e Asi lavoreranno fiancoa fianco per ottenere anche provvedimenti legislativi e normativi che tutelinola conservazione e l’utilizzo dei veicoli storici. Asi, inoltre, facendo partedella Cabina di regia Benessere Italia – organo di supporto tecnico-scientificoalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle politiche per ilBenessere Equo e Sostenibile e per l’attuazione della Strategia nazionale perlo sviluppo sostenibile – potrà dare un ulteriore contributo al raggiung
imentodegli obbiettivi auspicati.“La bellezza dell’Italia – ha evidenziato Antonio Decaro, presidente Anci – ènella ricchezza dei suoi scorci, nell’unicità dei suoi borghi, nei paesaggi maiuguali a se stessi. Chi viaggia a bordo dei veicoli storici può goderne da unaposizione privilegiata e l’accordo con chi rappresenta gli amanti di questimezzi può rappresentare un’occasione per scoprire i mille angoli italiani eirrobustire il turismo esperienziale”.“Il protocollo d’intesa siglato con Anci – ha dichiarato Alberto Scuro,presidente Asi – rappresenta una tappa fondamentale nel percorso virtuoso chela Federazione sta portando avanti in ambito sociale e culturale. Il motorismostorico non è solo passione, ma è un settore che può offrire grandi opportunitàper lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute intutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi di Anci”.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione