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Edizione del 19/09/2020
Estratto da pag. 1
Riapertura degli stadi, Boccia convoca le Regioni. Serie A, polemica Dal Pino-Spadafora - Sport - Calcio
Il ministro per gli Affari regionali ha convocato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo il caos sulle riaperture degli impianti sportivi al pubblico
Il ministro per gli Affari regionali ha convocato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo il caos sulle riaperture degli impianti sportivi al pubblico

Roma, 19 settembre 2020 - Tifosi allo stadio sì, ma non in tutte le Regioni. E' di nuovo braccio di ferro tra Stato e i governatori, tanto che il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha convocato nel pomeriggio una riunione proprio sulla questione della riapertura degli stadi. In videoconferenza partecipano i ministri Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

Il caos è nato dopo il via libera di ieri del ministro dello sport Spadafora all'ingresso di 1.000 persone negli impianti sportivi, ne è seguito il fai-da-te dei governatori. Per primo, in Emilia-Romagna, si è mosso il governatore Bonaccini che con un'ordinanza ha concesso la deroga al numero massimo di spettatori: in mille saranno quindi sugli spalti di Parma e Reggio Emilia, e nei match di Serie A Parma-Napoli (12.30) e Sassuolo-Cagliari (18) di domenica. A seguire il governatore Luca Zaia ha firmato a sua volta per permettere in Veneto 1.000 persone negli impianti all'aperto, e 700 in quelli al chiuso. Ma troppo presto, stasera il Bentegodi di Verona resterà chiuso per prima di campionato tra l'Hellas e la Roma, pochi steward e problemi nella vendita biglietti: così solo ingressi a invito.

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, invece oggi si dice pronto a fare da solo, se non arrivano direttive ufficiali da Roma: "Dopo le dichiarazioni del ministro Spadafora, ci siamo interfacciati con Roma. Il Governo ha assicurato l'emanazione di un provvedimento nazionale nelle prossime ore. Ci auguriamo che non sia l'ennesimo annuncio, in tal caso risolveremo la cosa la prossima settimana a livello regionale". 

Intanto arriva anche l'ok al pubblico, nelle misure previste, in Lombardia, firmato dal presidente Attilio Fontana, e in vigore da oggi fino al 15 ottobre. L'ordinanza prevede, come le altre, la misurazione della temperatura corporea sia per il personale che per il pubblico, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5, e l'uso della mascherina obbligatorio all'aperto e al chiuso, oltre al distanziamento. Inoltre si prevede che "l'acquisto dei biglietti dovrà essere preferenzialmente effettuato on line. L'eventuale servizio di biglietteria in loco può essere previsto purché le relative postazioni siano dotate di barriere fisiche, sia fatto osservare il distanziamento interpersonale in coda e siano favorite modalità di pagamento elettroniche". Infine : "Il titolo di accesso, in ogni caso deve essere nominale in relazione al singolo fruitore del posto assegnato". Chiusi i bar vicini allo stadio per evitare assembramenti.

Di conseguenza l'Inter alle 18 scenderà in campo a San Siro davanti ai suoi i tifosi, 1.000, nell'amichevole di oggi contro il Pisa. I tifosi sono stati scelti dal club e dovranno rispettare tutte le norme e le restrizioni di sicurezza anti-Covid. In realtà sarebbe stato possibile comunque, infatti la possibilità di aprire gli impianti agli spettatori per le gare amichevoli è stata data dal Governo attraverso il DPCM dello scorso 7 agosto, tanto che altri club di Serie A hanno già svolto amichevoli a porte aperte (come Cagliari-Roma dello scorso 12 settembre). 

Ma a tenere banco è anche la polemica nata in seguito alle parole del presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino, a Radio DeeJay, che ha attaccato il governo in maniera diretta sulle mini-riaperture: "Non mi piace dirlo, ma lo devo fare a voce alta : il calcio merita rispetto, bisogna pianificare le cose dialogando". Dal Pino ha sottolineato che la Lega di Serie A non è stata ascoltata dal ministero dello sport: "A luglio abbiamo fatto con i migliori consulenti in circolazione uno studio di 300 pagine su come riaprire gli stadi in totale sicurezza, nessuno ci ha mai chiamato nemmeno per affrontare questo discorso". E ha concluso "Il Cts fa enormi sforzi per
occuparsi del paese, siamo grati a loro per quello che stanno facendo. Ma rispetto al nostro ministero dello sport il dialogo non è quello che dovrebbe essere".

Gli ha fatto eco l'amministratore delegato della Lega di A, Luigi De Siervo: "La Lega Serie A chiede per il rispetto che meritano la nostra industria e i nostri tifosi, che al più presto si faccia chiarezza sulla riapertura dei nostri stadi, seppure parziale e condizionata al rispetto delle condizioni di sicurezza per il pubblico". De Siervo, definisce surreale la situazione attuale e parla di caos che "regna ancora sovrano", "al netto delle deroghe concesse oggi dalla Regione Emilia Romagna".

Spadafora ha risposto: "Ho letto con stupore le dichiarazioni di Dal Pino sulla mancanza di dialogo tra il Governo e il mondo del calcio". Il ministro dello Sport difende l'operato del ministero: "L'attenzione è stata costante, le soluzioni trovate per portare a termine lo scorso campionato e iniziare nei tempi quello che comincia oggi sono state condivise". E aggiunge: "Abbiamo assicurato una attività continua e giornaliera di supporto: solo per citare alcune delle cose, l'audizione di lunedì scorso al Comitato tecnico scientifico, richiesta da me a seguito della bocciatura del protocollo per la riapertura degli stadi, che non è affatto stato ignorato come sostiene Dal Pino, ha avuto come oggetto anche i protocolli per l'alleggerimento della frequenza dei tamponi, su cui ha discusso nuovamente il CTS ieri e su cui stiamo attendendo le decisioni". 

Il ministro ha ricordato che "pochi giorni fa il presidente della Figc è stato ricevuto dal presidente del Consiglio, e a seguito dell'incontro a Palazzo Chigi si è confermata la volontà comune di riaprire gradualmente gli stadi a partire da ottobre, in attesa dell'analisi delle curve dopo la riapertura delle scuole. Il Dpcm in vigore dai primi di agosto e rinnovato a settembre consente dei margini di intervento ai presidenti delle Regioni, ed alcuni hanno deciso di aprire gli stadi nei loro territori, seguendo le norme previste". Infine l'invito: "Riceverò con piacere il presidente Dal Pino nei prossimi giorni: la ripresa del campionato è una buona notizia per tutti gli appassionati e gli sportivi, tra cui il sottoscritto. Spero in una stagione di sport entusiasmante e faccio il mio in bocca al lupo a tutte le squadre coinvolte", conclude Spadafora.

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