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Edizione del 17/09/2020
Estratto da pag. 1
INTERVISTA A PIPPI MELLONE, IL SINDACO DELLA DESTRA SOCIALE DI NARDO` : "HO FATTO PIU` COSE DI SINISTRA IO ..."
“HO AIUTATO I BRACCIANTI AGRICOLI IMMIGRATI, DANDOGLI UNA SISTEMAZIONEDIGNITOSA E VIETANDO CHE LAVORINO NELLE ORE PIU’ CALDE”Pippi Mellone, 36 anni, è il sindaco di Nardò, comune di 31 mila abitanti dellaprovincia di [mellone]Lecce, in Puglia. È uno degli “alleati”, dei fedelissimidi Michele Emiliano, governatore uscente che ha deciso di ricandidarsi, per unsecondo mandato, alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.Con lui, dice, ha «un rapporto personale e affettivo». Mellone, però, vienespesso etichettato – come spiega lui stesso a inizio intervista, prima ancorache glielo chiedessimo – come il “sindaco di Casapound“.Come mai?«La vogliono utilizzare come un’offesa, peccato che io non abbia mai avuto latessera di quel partito. Con Casapound, così come con tutti gli altri partiti,come Rifondazione comunista, abbiamo organizzato diverse iniziative, come laraccolta alimentare fuori dai supermercati. Come farebbe la Caritas, perintenderci. Non conta di certo essere di destra o sinistra. Da giovane, invece,ho militato in “Alleanza nazionale” e “Azione Giovani”, non disconosco nulladelle mie origini politiche».«Dal 2013 ho smesso di credere nell’orientamento politico. Il mio movimento,infatti, si chiama, “Andare oltre”, superando quindi le categorie vuote didestra o sinistra. Basta etichette, basta catalogarmi. Sarebbe stupido e fuoridal tempo. Sicuramente sono più di sinistra io che Carlo Calenda». Lo stessoche, qualche giorno fa, lo ha attaccato duramente sui social.«Un uomo disperato» – lo definisce – che, qualora dovesse perdere alleRegionali, «resterebbe confinato in un angolo dal punto di vista politico»«Così ho aiutato i braccianti agricoli, tutti migranti, della mia città»Tra i provvedimenti di “sinistra” fortemente voluti dal sindaco di Nardò cisono quelli a sostegno dei braccianti agricoli, tutti immigrati, e anche unamozione per l’«istituzione del registro di unioni civili quando ancora nonc’era nemmeno la legge Cirinnà»: «Peccato che il Pd locale, in consigliocomunale, abbia votato contro».Per i migranti che ogni anno si recano a Nardò «per la raccolta estiva diangurie e pomodori», ha chiesto e ottenuto uno stanziamento della regionePuglia per la costruzione di «80 container a uso abitativo così da ospitare almassimo 320 persone»: «Prima vivevano ammassati in casolari diroccati oaddirittura sulle panchine. Poi ho anche deciso di vietare il lavoro deibraccianti agricoli nelle ore più calde e la mia ordinanza è stata impugnata alTar da quegli imprenditori coinvolti nell’inchiesta per schiavismo. Ma io quelprovvedimento lo rinnovo ogni anno. Una misura a tutela dei lavoratori diqualsiasi colore e provenienza».Le polemiche «L’Anpi deve chiudere»Ma ci sono anche due fatti che in molti non gli perdonano. Il primo: averchiesto la chiusura dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) diLecce «perché rappresenta un pericolo per la democrazia»: «Era unaprovocazione. Loro chiedono sempre la chiusura di qualcosa per “violenzaverbale”. Allora io ho fatto lo stesso, li ho ricambiati con la stessa moneta,dopo che qualche giorno prima avevano definito “presunta vittima delle Foibe”Norma Cossetto», studentessa italiana uccisa dai partigiani comunisti jugoslavinel 1943.Il saluto romano e l’omaggio a Sergio RamelliE poi c’è quel video con il saluto romano che continua a rimbalzare sui socialdopo che è stato diffuso su Twitter da Calenda. In queste immagini si vedeMellone omaggiare – insieme ad altre persone – Sergio Ramelli, diciottennemilitante del Fronte della Gioventù, aggredito nel 1975 a Milano da un gruppodi militanti vicini ad Avanguardia operaia e morto più di un mese e mezzo dopoper i traumi riportati. «Ucciso da studenti di medicina, figli di papà, insommauna vittima della violenza politica» precisa lui.Ma in quel video – dove si sente chiaramente, ripetuto almeno sei volte,«camerata Sergio Ramelli» – si vede anche il saluto romano (non eseguito daMellone ma da alcuni dei presenti): «Guardatelo e ditemi se scorgete il miobraccio alzato. Quel video, poi, ha vent’anni (e si riferisce al fatto cheCarlo C
alenda lo abbia riproposto qualche giorno fa su Twitter, ndr) e tornavirale ogni volta che c’è una campagna elettorale. Lo usano per provare amettere in difficoltà Emiliano. Anziché parlare del saluto romano, si parli delragazzo ucciso…» conclude.(da Open)