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Edizione del 10/09/2020
Estratto da pag. 1
Infermiere di famiglia e comunità, le Regioni approvano le linee guida. Ecco chi è e cosa farà
Ce ne sarà uno ogni 6200 abitanti, lavorerà a stretto contatto con la Medicinagenerale e sarà di riferimento soprattutto per la popolazione anziana conpatologie cronichedi RedazioneImmagine articoloLa Conferenza delle Regioni ha adottato le linee guida che determinano ruolo,competenze, formazione e organizzazione dell’infermiere di famiglia e comunità.Il documento rende quindi la figura omogenea su tutto il territorio nazionale,e specifica chi sono e cosa faranno questi professionisti sanitari.CHI È L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀPrevisti dal Patto per la Salute e dal Dl Rilancio, che ne introduce 9600unità, si tratta di un «professionista appositamente formato, che ha un forteorientamento alla gestione proattiva della salute e opera rispondendo aibisogni di salute della popolazione di uno specifico ambito territoriale ecomunitario di riferimento, favorendo l’integrazione sanitaria e sociale deiservizi», si legge nel documento.COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA«Opera sul territorio, a seconda dei modelli organizzativi regionali, diffondee sostiene una cultura di Prevenzione e Promozione di corretti stili di vita,si attiva per l’intercettazione precoce dei bisogni e la loro soluzione.Garantisce una presenza continuativa e proattiva nell’area/ambito comunità diriferimento, fornisce prestazioni dirette sulle persone assistite qualoranecessarie e si attiva per facilitare e monitorare percorsi di presa in caricoe di continuità assistenziale in forte integrazione con le altre figureprofessionali del territorio, in modo da rispondere ai diversi bisogni espressinei contesti urbani e sub-urbani».RAPPORTI DI LAVORO E COMPENSI«Tali infermieri, che non si trovino in costanza di rapporto di lavorosubordinato con strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e privateaccreditate, possono essere impiegati mediante l’utilizzo di forme di lavoroautonomo anche di collaborazione coordinata e continuativa, con decorrenza dal15 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Per le attività assistenziali svolte– si specifica – è riconosciuto agli infermieri un compenso lordo di 30 euro adora, inclusivo degli oneri riflessi, per un monte ore settimanale massimo di 35ore. A decorrere dal 1° gennaio 2021, le aziende e gli enti del ServizioSanitario Nazionale, possono procedere al reclutamento di infermieri per lestesse finalità, in numero non superiore ad 8 unità ogni 50.000 abitanti,attraverso assunzioni a tempo indeterminato e comunque nei limiti di cui alcomma 10 del provvedimento».L’ORGANIZZAZIONE«L’infermiere di famiglia/comunità è inserito all’interno dei servizi/strutturedistrettuali e garantisce la sua presenza coerentemente con l’organizzazioneregionale e territoriale (Case della Salute, domicilio, sedi ambulatoriali,sedi e articolazioni dei Comuni, luoghi di vita e socialità locale ove siapossibile agire interventi educativi, di prevenzione, cura ed assistenza).Agisce nell’ambito delle strategie dell’Azienda Sanitaria e dell’articolazioneaziendale a cui afferisce, opera in stretta sinergia con la Medicina Generale,il Servizio sociale e i tutti professionisti coinvolti nei setting diriferimento in una logica di riconoscimento delle specifiche autonomie edambiti professionali e di interrelazione ed integrazione multiprofessionale».I TARGET«L’infermiere di comunità – aggiunge il documento – è di riferimento per tuttala popolazione; tuttavia dato che la fragilità oggi è considerata la condizioneda identificare precocemente nel modello di stratificazione del bisogno, èopportuno concentrare il focus dell’infermiere di famiglia su tale target.Viste le caratteristiche epidemiologiche e il profilo demografico nazionale, lafascia di popolazione anziana con patologie croniche, risulta essere un targetpreferenziale».INFERMIERE DI FAMIGLIA E COVID-19«In particolari condizioni epidemiologiche – si legge inoltre -, quale quellada COVID-19 attuale, il suo intervento può essere orientato alla gestione di untarget di popolazione specifica, ad es. per il tracciamento e monitoraggio deicasi di COVID-19 coadiuvando le USCA, in collaborazione con Me
dici di MedicinaGenerale e Igiene Pubblica e nelle campagne vaccinali».COMPETENZE E FORMAZIONE«Le competenze richieste all’infermiere di famiglia/comunità sono di naturaclinico assistenziale e di tipo comunicativo-relazionale. Deve possederecapacità di lettura dei dati epidemiologici e del sistema-contesto, deve avereun elevato grado di conoscenza del sistema della Rete dei Servizi sanitari esociali per creare connessioni ed attivare azioni di integrazione orizzontale everticale tra servizi e professionisti a favore di una risposta sinergica edefficace al bisogno dei cittadini della comunità. I requisiti formativiprevisti sono da definire con un ordine temporale differenziato. Si ritienenecessario avviare iniziative di formazione aziendale, sulla base diindicazioni regionali, che permettano di formare, in tempi brevi, anche conmodalità blended e formazione sul campo, infermieri per questa nuova forma diattività assistenziale territoriale».IL COMMENTO DELLA PRESIDENTE FNOPI BARBARA MANGIACAVALLI«È necessario applicare subito l’innovazione – sottolinea la presidente FNOPIBarbara Mangiacavalli in linea con le Regioni – per dare spazio il piùvelocemente possibile alla nuova figura per l’assistenza sul territorio, ancheprevedendo percorsi formativi ad hoc diffusi in tutte le Regioni: l’infermieredi famiglia/comunità non è una figura improvvisata, ma un professionistapreparato per poter assistere al meglio i pazienti fragili e le loro famiglie».«Ringraziamo i presidenti delle Regioni, la Commissione salute e il suocoordinatore Icardi per l’impegno e il risultato ottenuto. Vogliamo dare ilnostro contributo al Paese e lo vogliamo fare assieme a tutti gli altriprofessionisti della salute – aggiunge – consapevoli che tutte le energiedovranno essere orientate a garantire il diritto alla salute dei cittadini: laFederazione è pronta a collaborare da subito con Governo, Parlamento, Regioni eAssociazioni di cittadini e pazienti per dare attuazione concreta a questoprofessionista essenziale per il territorio». Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato