calcionews24.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 3761
Edizione del 10/09/2020
Estratto da pag. 1
Cirio (pres. Regione Piemonte): «Lo Stadium non è un supermercato»
Il presidente della Regione Piemonte ha parlato della proroga della chiusuradegli stadiAlberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, in una intervista aTuttosport ha parlato dell’ultimo decreto del Governo che proroga la chiusuradegli stadi fino al prossimo 7 ottobre.PIANO SICUREZZA – «Ho sentito le valutazioni del Presidente Conte, che sonodifformi da quelle che aveva espresso il Ministro Spadafora. Non è la primavolta che assistiamo ad una diversità di linea di condotta. Ma ho ancheconstatato che c’era disunione tra le società di calcio: non tutti erano pronticome la Juventus. Ho parlato con il presidente Agnelli i primi giorni diagosto, dopo il decreto di inizio mese, e i nostri uffici hanno lavoratoalacremente e prodotto un dossier ben fatto.Lo abbiamo trasmesso a Roma. Nontutte le altre società d’Italia hanno dimostrato pari vivacità».STADIUM NON È SUPERMERCATO – «Innanzitutto la serietà della società. La partitadi calcio è già di per sé un momento delicato e quindi sottoposto a misure disicurezza straordinarie. Basti pensare che mentre osservi l’incontro c’è genteche passa il tempo a guardarti: gli steward, che danno le spalle al campo.Quindi stiamo già parlando di una situazione molto presidiata. Ora si tratta dideclinare questo presidio per garantire la sicurezza e l’osservanza delle normeanti-contagio. Stiamo parlando di uno stadio da 40mila persone in cui mettineanche 8mila tifosi. Il numero esatto è di 8.500 unità, ma sono considerati icalciatori, lo staff, i giornalisti. Dunque si scende a 7.500 tifosi circa. Ilnostro piano prevede l’ingresso scaglionato: per cui se Alberto Cirio è attesoalle 19.40 e arriva 10 minuti dopo, non entra più. Anche durante afflussi edeflussi è possibile evitare assembramenti. Tutti gli ingressi dello Stadiumdivisi per 7mila persone: vuol dire neanche mille persone a gate. Capite perchédico che è più facile che si crei assembramento in un supermercato».