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Edizione del 08/09/2020
Estratto da pag. 1
Question time (8): “Piano nazionale ripresa e resilienza, programmazione utilizzo Recovery Fund” - a De Luca (M5S) risponde v.presidente Morroni: “ad oggi non esiste ripartizione per Regioni”
Deuca Morroni(UNWEB) Perugia, - Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s)ha interrogato la Giunta regionale sul programma di utilizzo delle risorse delRecovery Fund, per sapere “come si sta ponendo l’Umbria nell’ambito delcoordinamento politico in merito alla programmazione del Piano nazionale per laripresa e la resilienza; quali siano i progetti che la Giunta regionale intendecome prioritari per lo sviluppo della Regione e quali sono le prospettive intermini di risorse che la Regione Umbria può avere a disposizione. Inoltre, sea tal fine si ritiene doveroso aprire un dibattito pubblico, una fase diascolto da parte della presidente Tesei che coinvolga la stessa Assemblealegislativa, le rappresentanze sindacali, datoriali, l’Università, associazionie i più ampi brani della società civile per capire le linee e gli indirizzi datracciare per l’Umbria e cosa si intenda proporre per accedere alle sommedisponibili”.“Le risorse del Recovery Fund per la nostra regione, prevedibili oltre 700milioni di euro, – ha detto De Luca - saranno l’occasione per vivere un forterilancio economico, ma solo se sapremo ascoltare il nostro tessuto sociale eproduttivo e mettere in campo idee, visione e progetti. Ovviamente questo puòavvenire solo sulla base di un confronto e un percorso di condivisione sinceroe leale. Riteniamo doveroso che si apra un dibattito per capire che futurovogliamo tracciare per l’Umbria e cosa si intenda proporre per accedere allesomme disponibili. È oggi fondamentale individuare le nuove frontiere ed inuovi obiettivi a cui legare il nostro impegno, ma c'è bisogno della più ampiapartecipazione. Il premier Giuseppe Conte ha già affermato che i piani sarannopresentati entro il prossimo 15 ottobre con possibilità di prefinanziamento del10 per cento, predisposta proprio per chi li presenta in questa prima finestratemporale. Inoltre – ha ricordato De Luca - la stessa presidente Tesei ha fattosapere che la Conferenza delle Regioni le ha affidato il coordinamento politicoin merito alla programmazione del Piano nazionale per la ripresa e laresilienza (Pnrr)”.Il vice presidente della Giunta regionale, Roberto Morroni ha ricordato che “loscorso 21 luglio il Consiglio europeo ha approvato un pacchetto complessivo distanziamento di risorse pari ad un importo 1824 miliardi di euro articolato indue linee di finanziamento: quadro finanziario pluriennale (2021-2027) percirca 1074 miliardi di euro, con uno stanziamento per la politica di coesione2021-2027 che ammonta a 373miliardi di euro, di cui 38 destinati all’Italia. Laseconda linea di finanziamento ‘Next generation’ o ‘Recovery fund’ prevede unimporto pari a 750miliardi di euro, cifra suddivisa nel Programma per laripresa e la resilienza (Pnrr) di cui 209 miliardi destinati al nostro Paese.Altro strumento prevede circa 50 miliardi di euro non ancora ripartiti tra gliStati membri. Al momento non esiste in nessun caso una ripartizione di risorsea livello regionale che verrà effettuata, nei prossimi mesi, per la politica dicoesione 2021-2027, dove l’Umbria sarà una delle tre Regioni italianecosiddette ‘in transizione’. Mentre per le risorse del Recovery fund al momentonon sono previste ripartizioni di allocazione territoriale. Per il Pnrr, ladecisione del Governo nazionale prevede che sia elaborato in sede del Comitatointerministeriale per gli Affari europei. Lo scorso 28 luglio è stata convocatala prima riunione dove il presidente Conte ha illustrato le linee di azione edil programma di lavoro che il Governo intende adottare per l’adozione dei Pianinazionali di ripresa e resilienza. Alla riunione, a cui hanno preso parte moltiministri, oltre al presidente della Conferenza Stato Regioni, Stefano Bonacciniera presente anche la presidente della Commissione Affari europei, DonatellaTesei. La stessa presidente Tesei ha sottolineato, anche in incontrisuccessivi, che le Regioni si devono porre come soggetto catalizzatore perrealizzare sul territorio gli investimenti nell’ambito delle priorità condivisefra i livelli istituzionali. Le Regioni hanno chiesto la possibilità diconoscer
e il percorso in atto attraverso la condivisione del lavoro istruttorioche sta conducendo il ministro Amendola all’interno del Comitato tecnico divalutazione, che sta raccogliendo schede progettuali dai Ministeri. Le Regionichiedono di poter presentare proprie proposte progettuali. Siamo quindi in unafase che permette di evidenziare che non è ancora chiaro il livello dicoinvolgimento delle Regioni. Si sta discutendo dunque sugli assi programmaticidel Pnrr. L’appello e l’invito che l’interrogante rivolge alla Giunta, affinchépossa esesrvi un adeguato coinvolgimento delle diverse parti, affinché lescelte e le linee di intervento possano essere frutto di un’ampia condivisione,è parte della volontà dell’Esecutivo, ma questa fase si potrà attivare solo almomento in cui si avrà contezza delle risorse a disposizione della Regione edelle linee di indirizzo”.Nella replica, De Luca ha ribadito che “noi, sin da subito dovremmo iniziare afare un ragionamento e a sviluppare, all’interno della nostra regione, lepriorità dei territori. Si continua a non avere una voce univoca, ad esempio,rispetto all’alta velocità Ancona-Roma. Penso al tema della connettività e suquello che vogliamo fare. Dobbiamo decidere se porre nuovamente risorsecentralizzandole su alcuni territori, oppure ragionare sul collegamento dellearee interne, ponendo quei territori in una posizione di competitività per ilfuturo. Serve una discussione profonda, partecipata e non propagandistica”.