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Edizione del 04/09/2020
Estratto da pag. 1
Ponte sullo Stretto, l’assessore Catalfamo: “Governo riduca tempi, introdurre opera nel Piano di Rilancio”
Tweetcatalfamodomenica600L'Assessore regionale alle Infrastrutture DomenicaCatalfamo interviene sulla decisione della Conferenza delle Regioni perl'inserimento del progetto nel Piano straordinario di infrastrutturazionenazionale che verrà esaminato nella fase di conversione del cosiddetto "DecretoAgosto". Un elemento concreto per il possibile avvio di un'opera fortementevoluta dalle due Regioni e che potrebbe cambiare le sorti economiche e socialidell'intero Paese.Ma, per non farsi trascinare da facili entusiasmi, oggi 4 settembre, si ècostretti a chiedersi se ci saranno i tempi perché l'opera sia inserita nelrecovery fund, unico reale strumento attuale di finanziamento. Le attualimodalità di attraversamento discontinue e a bassa velocità costituiscono unadivisione fisica ed una barriera ad ogni principio di sviluppo di un'area dasempre economicamente penalizzata, nonostante le evidenti potenzialità.L'esistenza di un collegamento stabile porterebbe a un processo dirivitalizzazione dei territori ed all'imprescindibile ammodernamento delle retiinfrastrutturali di connessione. L'Area dello Stretto e il Porto di GioiaTauro, il più grande porto del Mediterraneo, costituiranno un unicum trainanteper le due Regioni e per il resto del Paese.L'analisi benefici/costi che negli anni scorsi è stata il presupposto perl'avvio dell'iter di appalto e la conseguente aggiudicazione dell'opera, seoggi venisse attualizzata, non potrebbe prescindere dal valutare anche ladirompente evoluzione delle dinamiche socio/economiche nel momento in cui i trechilometri di distanza non costituiranno più l'insormontabile barrierapsicologica ancorché fisica.Nascerebbe quella che sarebbe di fatto un'unica città metropolitana di oltre unmilione di abitanti trasformando radicalmente un contesto territoriale in cuil'attuale reddito medio pro capite è di gran lunga inferiore alla media UE. Duecittà, entrambi sede di università con importante offerta formativa, nonché diimportanti poli sanitari e attività terziarie e commerciali che si integrano esi completano, avrebbero una distanza che può essere assimilata a quella di unospostamento caratteristico del trasporto pubblico urbano, inferiore o uguale a30 minuti.L'Assessore Catalfamo evidenzia che gli studi tecnico/finanziari che hanno giàdimostrato la valenza dell'opera possono essere palesemente confermati da unasemplice analisi della domanda e dai dati sugli spostamenti attuali. Ognigiorno oltre 17.000 persone si spostano tra le sponde, oltre 6.000 sonospostamenti pedonali su traghetto e aliscafo, oltre 4000 gli autoveicoli traauto, bus e camion. Fra questi spostamenti molti sono di tipo pendolare e,infatti, fra i territori delle città metropolitane di Reggio Calabria eMessina, sulla base dei dati rilevati dall'ISTAT nel censimento dellapopolazione, vi sono 9.774 spostamenti pendolari in un giorno feriale medio, dicui il 51% sono effettuati per motivi di studio. Il 55% di questi è concentratofra i comuni capoluogo.Allo stato attuale è necessaria più di un'ora per superare i 3 km che dividonole sponde, considerando i tempi necessari per spostamenti intermodali e/o disosta dell'auto, attesa al traghetto ed attraversamento. Queste ed altrecriticità sono emerse in tutta la loro gravità durante il lockdown, nel periodoin cui gli assurdi assembramenti agli imbarcaderi dei pendolari in attesa dellenavi hanno acuito significativamente i rischi connessi all'emergenza sanitaria.Ancora più evidente il dato giornaliero sul collegamento ferroviario con 300vagoni merci, 70 vagoni passeggeri che si comprende dall'assurdo anacronisticodei treni che si spezzano a Villa San Giovanni e poi si ricongiungono a Messinae viceversa, con relativi tempi che possono arrivare alle due ore e quindi aduna medievale velocità media di 1,5 km/h.La connessione ferroviaria diretta con la Sicilia consentirebbe agli operatoriferroviari l'effettuazione dei servizi di media e lunga percorrenza cheservirebbero una popolazione di circa 7 milioni di abitanti fra Calabria eSicilia. L'ampliamento del bacino di riferimento costituirebbe il defini
tivovolano per il rilancio dell'Aeroporto dello Stretto. Le superiori oggettiveriflessioni saranno senz'altro ampiamente condivise a prescindere dapreconcetti e visioni ideologiche. Pertanto resta da chiedersi perché, nonsussistendo impedimenti concreti, non si possa procedere come si sia fatto pertutte le altre grandi opere realizzate sul territorio nazionale e ritenutecollegamenti strategici, come ad esempio i tunnel ferroviari di confine.Oggi, a fronte di un contenzioso dal costo improponibile, esiste un progettodefinitivo approvato e addirittura una consegna dei lavori già avvenuta conl'esecuzione di un intervento sulla sponda calabrese. Basterebbe aggiornare ilprogetto attuale con modifiche che richiederebbero pochi mesi di impegno e sipotrebbe dare concreta realizzazione a quanto annunciato. Invece si è costrettia chiedersi se davvero si intenda procedere in questa direzione Questointerrogativo risulta ancora più pregnante nel momento in cui si apprende oggidalla stampa che il MIT ha nominato una commissione di 16 membri di "altoprofilo tecnico/istituzionale" che fornisca entro due mesi (!) gli "elementiper le valutazioni e le decisioni politiche".Tranne che non vengano individuate altre fonti certe di finanziamento, siauspica che una Commissione così qualificata proceda velocemente anticipando iltermine di 60 giorni al fine di consentire che l'opera venga inserita nel Pianodi Rilancio che dovrà essere inviato a Bruxelles entro il prossimo 15 ottobre.Necessario quindi che il Governo riduca i termini fissati o che, nelle moredell'acquisizione del rapporto dalla Commissione, inserisca il collegamentostabile come parte essenziale degli interventi infrastrutturali al sud con l'AVsino a Palermo, anche in ottemperanza alle indicazioni europee sulla continuitàterritoriale per il Corridoio 5 ex 1.L'Assessore Catalfamo ritiene che se ciò non troverà concreto riscontro l'operaper l'attraversamento dello Stretto, rimarrà un argomento di intrattenimentodell'anomala estate 2020, confermando purtroppo che nihil sub sole novum...Tweet