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Dir. Resp.
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Edizione del 02/09/2020
Estratto da pag. 1
Recovery fund, la Liguria chiede un miliardo per il porto. E c`è anche lo Skytram in Valbisagno
Genova. Un miliardo di opere per il porto di Genova, due miliardi per l’interacittà metropolitana. E poi lo Skytram per la Valbisagno, la monorotaia diErzelli, un piano di riqualificazione per il centro storico, l’ultima parte delWaterfront di Levante. Le idee sono sul tavolo da mesi, ora si tratta dimetterle nero su bianco.È questo il compito della cabina di regia che si è costituita oggi a Genova conil presidente Giovanni Toti, le quattro province liguri, le Autorità portuali eAnci con l’obiettivo di preparare entro l’8 settembre la “lista della spesa”per gli interventi da finanziare con le risorse del recovery fund.“Visto che i tempi sono molto stretti e il lavoro è stato fatto dal governo macon un coordinamento ancora labile con le istituzioni locali abbiamo volutocostruire una cabina di regia per poter fare le nostre proposte articolatesecondo una scala di priorità e condivise con tutte le istituzioni delterritorio”, ha detto Toti al termine dell’incontro. Venerdì si riunirà unacabina di regia ristretta, poi il 7 settembre l’ultima riunione per compilaretutte le schede da inviare a Roma “per essere pronti entro metà settembre aun’interlocuzione col governo, quando lo riterrà opportuno, che siarappresentativa dell’intero territorio”.Marco Bucci, sindaco di Genova nonché della città metropolitana, si era mossoin anticipo annunciando lo scorso 13 giugno di aver sottoposto a Conte il piano“Genova 2030” che comprendeva opere per 5 miliardi. La dotazione che spetteràalla Liguria è ancora da stabilire ma il pacchetto che presenterà la Regionesarà sostanzioso.Si partirà dalle “opere di interesse strategico nazionale di cui già iministeri sono a conoscenza (Pontremolese, reti infrastrutturali del porto diGenova, raddoppio di Ponente, le varianti Aurelia, il tunnel Armo-Cantarana, iltunnel della Fontanabuona)”, spiega Toti. Ma una fetta importante riguarderàgli scali di Genova e Savona.“Abbiamo già mandato tre schede al ministero – conferma il presidente Signorini– una di 600 milioni per la diga foranea, ed è l’unica riguardante opereportuali a sé stante, poi 50 milioni per elettrificazione delle banchine delpolo passeggeri di Genova e Savona. E stiamo chiedendo altri 400 milioni dieuro per progetti riguardanti l’ultimo miglio stradale, sostenibilitàambientale e accessibilità nautica, ad esempio diga di Vado a Savona, perchériteniamo abbiano una progettazione molto solida”.Ma potrebbero esserci novità anche per il trasporto pubblico. Lo Skytram, ilsistema di trasporto sopraelevato che il Comune vorrebbe realizzare inValbisagno oltre alla filovia già finanziata dal governo, era stato citato agiugno dal sindaco Bucci e oggi di nuovo dal presidente Toti. Per realizzarlosi stimano 500 milioni. L’idea di Tursi era quella di avviare un projectfinancing sulla base di una delle proposte già presentate informalmente daaziende privati agli uffici della mobilità, ma almeno una parte delle risorsepotrebbe arrivare dal governo, considerando che non si tratterebbe comunque dilavori da avviare nell’immediato. E poi c’è la monorotaia Aeroporto-Erzelli, infase di progettazione definitiva, il cui finanziamento (117 milioni) è statonegato dal Mit nell’ultima call.“Il ministro Amendola, che coordina la presentazione del piano europeo, ci haassicurato il dialogo e la collaborazione con le Regioni, che inizierà l’8settembre con l’audizione della Conferenza delle Regioni alle Camere e poi conla convocazione del Comitato interministeriale per gli Affari europei, a cuipartecipano anche le Regioni quando si tratta di materie di competenzaregionale”, ha ricordato ancora Toti.Leggi anche • il progetto Genova 2030, Bucci presenta il maxi piano a Conte: “Servono 5 miliardi per le infrastrutture”