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Edizione del 01/09/2020
Estratto da pag. 1
Covid. Riapertura delle scuole, bus pieni all’80% e più fondi agli enti locali
Conferenza unificata sul Tpl. La capienza arriva al 100% sotto i 15 minuti.Nella legge di Bilancio 200 milioni per i servizi aggiuntiviAdriana Pollice * • 1/9/2020 • Istruzione & Saperi, Salute & Politichesanitarie • 5 VisteLa riunione preparatoria le regioni l’hanno avuta ieri pomeriggio e poi,intorno alle 19, la Conferenza unificata con i ministri. La firma alle lineeguida sul trasporto degli studenti è stata condizionata dagli enti locali alvia libera su tre punti da parte del governo: possibilità di occupare finoall’80% dei posti disponibili su tutti i mezzi (autobus, treni, metro,scuolabus); 200 milioni per l’acquisto di servizi aggiuntivi per coprire il 20%mancante; regole certe e rapide su eventuali affidamenti, facendo anche ricorsoa deroghe sui divieti di subappalto previsti nei contratti di servizio. Allariunione hanno partecipato rappresentanti della Conferenza delle regioni, Ancie Upi, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, la ministra PaolaDe Micheli (Trasporti) e, in collegamento, i ministri della Salute RobertoSperanza e dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Solo in serata è arrivato il vialibera con le richieste fatte dagli enti locali e fatte proprie dal Mit.IL TESTO PREVEDE orari differenziati per uffici, esercizi commerciali, servizipubblici e scuole (raccomandata la mobilità sostenibile). Potranno esseredestinati ai servizi di linea anche mezzi privati attraverso proceduresemplificate per l’affidamento. Nella legge di Bilancio troverà posto lostanziamento di 200 milioni per regioni, comuni e province per i serviziaggiuntivi. Il coefficiente di riempimento viene portato all’80%, prevedendouna maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti, e fino al100% per tragitti sotto i 15 minuti. Ma è consentito in presenza di filtraggioe ricambio d’aria sia nei veicoli di superficie che nelle metro. Per i tram civorranno i finestrini aperti. Potranno essere installati separazioni removibilitra i sedili (ma il materiale è ancora da individuare). Ci dovranno essere idispenser a bordo e si dovrà utilizzare le mascherine.RESTA PERÒ DA RISOLVERE il problema degli spazi aggiuntivi come l’affitto diimmobili o luoghi da destinare ad aule didattiche oppure acquisto, noleggio oleasing di strutture modulari temporanee. Anci e Upi hanno comunicato adAzzolina il fabbisogno complessivo: circa 300 milioni ma, per adesso, la cifrastanziata dal governo si ferma a 70 milioni. «C’è una battaglia da fare,eliminare la classi sovraffollate – ha scritto ieri la ministra dell’Istruzioneringraziando il mondo della scuola -. Un piano pluriennale di investimentisull’edilizia scolastica, grazie all’impiego del Recovery fund. A breve poisvolgeremo concorsi per 78 mila posti». Dalla Cisl la stoccata: «Ringraziamo laministra per non averci ringraziato». Ieri pomeriggio l’Abruzzo haufficializzato lo slittamento del ritorno tra i banchi al 24 settembre, siattende adesso la decisione definitiva di Basilicata e Campania.«LA COMUNITÀ DELLA SCUOLA è risorsa decisiva per il futuro della comunitànazionale, proprio in quanto veicolo di socialità»: il presidente SergioMattarella ieri mattina aveva posto l’accento sull’importanza del ritorno inaula nel 150esimo anniversario della nascita di Maria Montessori. Anche ilpresidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo essersi tenuto lontano dal temaper una settimana, è tornato a dichiarare: «L’Italia in prima fila perelaborare strategie utili per combattere il Coronavirus». In questo caso non sitratta di ricordare un anniversario ma la videoconferenza dell’Organizzazionemondiale della sanità co-presieduta dal ministro della Salute, RobertoSperanza, sulla riapertura delle scuole in 53 paesi. «Dobbiamo sostenere inostri insegnanti mentre navighiamo nell’ignoto» il commento del direttoredell’Oms per l’Europa, Hans Kluge. «Il diritto all’istruzione e il diritto allasalute devono camminare insieme» ha ribadito Speranza.LA RIUNIONE È SERVITA per porre le basi di un coordinamento europeo: «Unacoalizione tra stati membri per informare le nostre azioni e attuare lemigliori misure possib
ili. Convenire su un set di dati unificato per saperne dipiù sull’impatto di Covid-19 sulle comunità». La scorsa primavera c’è stata «lapiù grande interruzione dei sistemi educativi nella storia, colpendo quasi 1,6miliardi di studenti in più di 190 paesi». Lo stop alle scuole, hannoricordato, «può provocare effetti gravi in termini di istruzione e di salute,compresa quella mentale, lo sviluppo sociale e il rischio di trovarsi in unambiente familiare violento. L’impatto più pesante per i bimbi in situazionivulnerabili e indigenza».QUATTRO LE MISURE chiave: igiene, distanziamento, mascherine e misurazionedella febbre. Necessarie politiche specifiche per bambini e lavoratori arischio. Promossa la didattica a distanza: «È realistico pianificare ladisponibilità dell’apprendimento online per integrare quello scolastico» incaso di chiusure temporanee, quarantena episodica o a integrazione in caso dipresenza scolastica alternata per il distanziamento. Il punto è cercare dipreservare l’equità impedendo che chi vive in situazioni di svantaggio nonpossa più proseguire il suo percorso scolastico. «I bambini che vivono insituazioni vulnerabili – hanno sottolineato Kluge e Speranza – sono colpiti inmodo sproporzionato per la povertà digitale e le difficoltà dei genitorinell’assistere i figli nel processo di apprendimento».* Fonte: Adriana Pollice, il manifesto Foto di StockSnap da Pixabay