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Edizione del 27/08/2020
Estratto da pag. 1
E-commerce, le nuove iniziative per sostenere le PMI italiane
La crescita dell''e-commerce non è funzionale solo alla necessità di garantire la continuità del proprio business a causa dell''emergenza sanitaria: anzi pone le basi per una crescita futura del settore, vantaggiosa per le PMI italiane. Vediamo il programma Italy Going Digital e le mosse di Facebook, Google
È un profluvio di iniziative e programmi per aiutare le Pmi a sbarcare sull’e-commerce. E quindi superare al meglio la crisi economica. Anzi: per sfruttarla come occasione per essere più resilienti grazie al digitale, recuperando ritardi storici in questo ambito.Indice degli argomenti

Il programma “Italy Going Digital”Dove vendere online per internazionalizzare le PMI italianeIl supporto delle piattaforme: Facebook, GoogleIn conclusioneNoteIl programma “Italy Going Digital”Per aiutare le piccole e medie imprese italiane a internazionalizzarsi e a modernizzare i propri processi, stando al passo con i nuovi paradigmi del commercio mondiale e dell’innovazione tecnologica, è stato definito infatti il progetto “Italy Going Digital” per il periodo 2020-2023 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Governo. Il piano promuove l’eCommerce come leva strategica delle imprese italiane nell’ambito del Patto per l’Export firmato lo scorso 8 giugno dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla ministra dell’Innovazione Paola Pisano e alle Regioni, con il supporto di Cdp.[2] Si tratta di un investimento di circa 80 milioni spalmati su 3 anni. Superare il digital divide sul territorio, incentivare i pagamenti digitali e sviluppare nuove competenze sono i punti focali su cui lavorare per accelerare il sistema produttivo italiano e indirizzarlo verso l’export digitale di beni e servizi con priorità per il Made in Italy.[3]

Lo stimolo all’aggregazione delle PMI e il sostegno economico in queste prime fasi di utilizzo delle piattaforme di export digitale, daranno a quest’ultime accesso a un numero sempre più elevato di marketplace digitali promuovendo l’eccellenza italiana soprattutto nei settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico, rivoluzionando completamente il panorama digitale internazionale ed italiano.Dove vendere online per internazionalizzare le PMI italianeL’export online dei beni di consumo nel 2019 è aumentato del 15% rispetto al 2018, raggiungendo il valore di 11,8 miliardi di euro, ma sono ancora poche le imprese italiane che ne sfruttano appieno i benefici: il 9 % non esporta, il 51 % utilizza solo canali tradizionali, mentre solo il 40% usa anche canali eCommerce per vendere all’estero.[4]La direzione che le aziende devono seguire per approcciarsi al mondo dell’export digitale nel lungo periodo è innanzitutto quella della formazione: dotare il proprio personale delle competenze necessarie per implementare al meglio gli strumenti digitali è fondamentale.Il supporto delle piattaforme: Facebook, GoogleAnche il mondo del web e dei social network sta contribuendo a proporre piani e strategie in aiuto delle PMI italiane, puntando su programmi di formazione e consulenza. Facebook Italia, insieme a Confcommercio, Shopify e Talent Garden ha lanciato #piccolegrandimprese, un’iniziativa pensata per avviare la ripresa economica delle PMI italiane, focalizzandosi sui settori: export, commercio, turismo e cultura. Attraverso la creazione di un sito dedicato, si possono trovare, in unico spazio, tutti i prodotti e i programmi, sempre aggiornati, lanciati da Facebook Italia per sostenere le PMI.Ma non è il solo: Google ha investito oltre 900 milioni di dollari in 5 anni per aprire le due Google Cloud Region in partnership con Tim e permettere alle PMI di continuare la trasformazione digitale italiana. Inoltre, con il piano “Italia in Digitale”, ha offerto iniziative di formazione, strumenti gratuiti e partnership a supporto delle imprese e delle persone in cerca di nuove opportunità di lavoro.[5]In conclusioneI modelli e le abitudini di consumo degli italiani sono sempre più orientati all’utilizzo di canali e piattaforme digitali, in particolare di delivery. Una tendenza cresciuta maggiormente a causa della diffusione del Covid-19, generando l’accelerazione del proximity commerce e spingendo molte imprese a investire in questa direzione e ad aprire un proprio sito di e-commerce.

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Scarica il WhitepaperL’e-commerce è infatti sempre più glocal e molti negozi stanno diventando micro-marketplace locali, per raccogliere in un’unica piattaforma l’offerta dei commercianti soddisfando la domanda del bacino di utenza locale, ma anche espandendo i confini fino all’esportazione dei propri prodotti.[1]Gli investimenti in tecnologia, l’ottimizzazione dei metodi per gestire al meglio la domanda e gli sforzi compiuti soprattutto da chi utilizzava un modello di retail più tradizionale, non saranno limitati solo a questo momento storico, ma sono rivolti a un futuro in cui il digitale sarà sempre più essenziale nelle nostre vite.___NoteFonte: Osservatorio Ecommerce B2c promosso promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, 2020 ?Fonte: Export digitale, ecco il piano delle Regioni per valorizzare il made in Italy, CorriereComunicazioni.it, 2020 ?Fonte: Piano “Italia going digital”, le Regioni chiedono di investire 80 milioni di euro nell’ecommerce, Flavio Fabbri, Key4biz.it, 2020 ?Fonte: Osservatorio Export Digitale del Politecnico di Milano ?Digitale leva anti-crisi per le PMI: Facebook lancia #piccolegrandimprese, Corriere Comunicazioni, 2020 ?

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