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Edizione del 21/08/2020
Estratto da pag. 1
Sardegna a rischio chiusura Solinas in polemica col Governo
Sardegna a rischio 

chiusuraSolinas in polemica 

col Governo

Preoccupante la situazione sull’isola meta di migliaia di turisti in estate. È la regione con il più alto indice di contagi d’Italia in rapporto alla popolazione. Due i focolai, in Costa Smeralda e a La Maddalena.

Mentre i numeri del contagio in Italia diventano ogni giorno più preoccupanti (ieri si sono registrati 642 nuovi casi di positività al Covid-19, il dato più alto dal 23 maggio scorso), la Sardegna sta passando rapidamente da “isola felice” Covid-free a regione con il più alto indice di contagi d’Italia in rapporto alla popolazione. Con 37 nuovi casi in un giorno, ieri è ritornata ai livelli di aprile e ai tempi del lockdown, quando era la regione stessa a voler bloccare gli arrivi sull’isola via mare o in aereo.

Santo Stefano

Ora la situazione sembra essersi ribaltata: la Regione Lazio ad esempio, per scongiurare nuovi contagi, sta valutando misure per evitare il ritorno di turisti dalla Sardegna: «Il 30% dei nostri casi, di età media fra i 18 e i 34 anni, è di persone arrivate dall’isola».

Le aree considerate “focolai” in Sardegna al momento sono principalmente due: le discoteche in Costa Smeralda e il villaggio turistico di Santo Stefano, a La Maddalena (Ss). Sono 26 i positivi al coronavirus tra le 475 persone bloccate da giorni nella “prigione dorata” del villaggio vacanze sull’isola di Santo Stefano: nella notte sono arrivati gli esiti dei tamponi effettuati dal servizio di Igiene pubblica dell’Ats e, sui 26 casi accertati, 19 riguardano il personale della struttura.

«Ci stiamo attivando per individuare quali siano quelli residenti sul territorio e quali no - ha fatto sapere il sindaco de La Maddalena, Luca Montella - e stiamo anche attivando tutte le procedure rimesse alla competenza comunale. In attesa di conoscere le indicazioni e i protocolli che detterà la autorità sanitaria, cui è rimesso il compito di disegnarne il percorso e il tracciamento dei contatti stretti, faccio invito a tutti ad intensificare l’osservanza delle norme comportamentali di prudenza, distanziamento ed igiene». Tutti coloro che possono aver avuto contatti con le persone risultate positive saranno chiamati, chiarisce ancora il primo cittadino, che invita «per il bene di tutti, a evitare, mediante autoisolamento, contatti ulteriori, anche in famiglia».

Ma se almeno per quanto riguarda il resort la situazione è sotto controllo e si cercherà di evitare che il contagio esca dall’arcipelago della Maddalena, per le decine di giovani romani che hanno veicolato il virus a Portorotondo e Porto Cervo il quadro è preoccupante. Fra coloro che sono rimasti in Sardegna, ieri si sono rilevati almeno 6 positivi, che si aggiungono ai 15 individuati nei giorni scorsi. Gli altri hanno proseguito per discoteche e feste anche dopo il ritorno sulla Penisola: tre in Toscana (Ansedonia), altri in Emilia-Romagna.

Ma la situazione più preoccupante è a Roma e nel Lazio: due ragazzi e una ragazza sono attualmente ricoverati all’ospedale Spallanzani della Capitale. Altri giovani, sempre provenienti dalla Sardegna, hanno trascorso la giornata di ferragosto con centinaia di coetanei ad Anguillara Sabazia. L’Asl di Roma ha subito lanciato un appello: «Chiunque abbia frequentato il locale Malaspina deve mettersi in isolamento».

Luca Montella, Christian Solinas

«La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona - si difende il presidente della regione Sardegna Christian Solinas, in un’intervista riportata dal Corriere della Sera - tutti i casi sono di importazione o di ritorno, persone già positive testate una volta giunte in Sardegna o sardi infettati durante le vacanze all’estero. Dai dati ufficiali il numero maggiore dei casi si registra comunque in altre regioni del Paese e il nostro sistema sanitario sta gestendo in modo ordinato e tempestivo la situazione».

«Se il governo avesse accolto il modello che avevo proposto già mesi fa per accompagnare l’ingresso sull’is
ola di ciascun passeggero con un certificato che attestasse l’esito negativo del tampone - prosegue Solinas - oggi non ci sarebbe la recrudescenza del virus. Ma allora tutti mi vennero contro, contestando l’incostituzionalità, l’impossibilità o la scarsa attendibilità della mia proposta, salvo poi riproporla oggi con colpevole ritardo per tutta l’Italia».

Il problema ora è cosa succederà quando a fine agosto migliaia di vacanzieri lasceranno la Sardegna. Sono in molti a chiedersi quali interventi possano essere allestiti da qui all’ultimo fine settimana del mese, quando dai porti, Olbia in primis, s’imbarcheranno centinaia di migliaia persone.