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Dir. Resp.
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Edizione del 18/08/2020
Estratto da pag. 1
E' difficile essere contrari alla chiusura, "perché certe scene che abbiamo visto sono inaccettabili. Ma stiamo attenti a demonizzare le discoteche". Lo dice in un'intervista al "Corriere della Sera" il governatore veneto Luca Zaia. Rispetto alla direttiva, non si poteva fare diversamente, "sicuramente per responsabilità di alcuni gestori che hanno voluto riempire oltre misura i loro locali. Ma, va detto, anche per l'irresponsabilità di chi non indossa la mascherina e non rispetta il distanziamento. Di chi pensa che non ci sia un domani" ma "non si creda che chiudere risolva tutto. Nelle località di mare la gente si riversa sulle strade o nelle piazze. In certi luoghi non si riesce nemmeno a camminare. Lì il problema non esiste?". Umanamente "mi dispiace che per pochi irresponsabili paghi un intero settore. È anche per questo che ho chiesto al governo di prevedere misure di ristoro per chi subirà danni". Secondo Zaia, che ha anche lavorato nel settore per pagarsi gli studi, i locali notturni non vanno identificati "come luoghi frequentati solo da chi abusa di alcol o di droghe", "c'è tanta gente per bene che vuole divertirsi e tante persone che lavorano seriamente per sbarcare il lunario". I contagi stanno risalendo, perché c'è chi si comporta come se nulla fosse e "questo succede perché il virus è meno evidente, meno aggressivo - commenta -. E tuttavia c'è, non possiamo nascondercelo".