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Edizione del 18/08/2020
Estratto da pag. 1
Discoteche retromarcia: se lo Stato ci aiuta economicamente ritiriamo il ricorso e restiamo chiusi
di Lorenzo BriottiPubblicato il 18 Agosto 2020 13:49 | Ultimo aggiornamento: 18 Agosto 2020 13:49una discoteca, foto ansauna discoteca, foto ansaDiscoteche retromarcia: se lo Stato ci aiuta economicamente ritiriamo ilricorso e restiamo chiusi (foto Ansa) Le discoteche annunciano di essere pronte a ritirare il ricorso al Tar che devedecidere sulla loro chiusura, nel caso arrivassero aiuti seri dal Governo.I gestori delle discoteche (ora chiuse per decisione del Governo) cheaderiscono a Silb Filp, l’associazione italiana imprese di intrattenimento daballo e di spettacolo, annunciano di sospendere il ricorso al Tar nel caso ilGoverno dia loro degli aiuti seri.I gestori avrebbero dovuto incontrare il ministro dello Sviluppo economico,Stefano Patuanelli, sulla questione discoteche chiuse.L’incontro però è saltato, ha spiegato il presidente del Silb Filp, MaurizioPasca. “Ci siamo riuniti in videoconferenza e il ministro ci ha detto che iltavolo riprenderà dopo che il Tar del Lazio avrà deciso sul nostro ricorso”.All’incontro era presente anche Stefano Bonaccini, in qualità di presidentedella Conferenza delle Regioni.Discoteche chiuse, la proposta dei gestori“Il Governo si è dimenticato di questo settore” spiegano i gestori.“Ma abbiamo detto al ministro Patuanelli che se da parte sua ci sarà un impegnoserio per aiutare economicamente tutte quelle discoteche che non hanno piùriaperto dal 23 febbraio, siamo disposti a ritirare il ricorso al Tar”.“Stiamo parlando della stragrande maggioranza dei locali” ha aggiunto Pasca.“Mentre il tavolo riguardava solo i danni e le perdite d’incasso subite da chiha riaperto dopo il 13 giugno e ora è stato costretto a richiudere, ovvero il20% delle discoteche”.Silb Filp: “Nessun contagio partito dalle discoteche”Pur promettendo un ritiro del ricorso al Tar, l’associazione di categoriaribadisce che “nessun contagio [è partito] in discoteca”. “Contagiato non significa malato – sottolinea la Silb – il tasso diospedalizzazione di chi risulta positivo al Sars Cov 2 è minimo”.Secondo il legale, Lamberto Ferrara, “non si tratta più di tutela della salutema di leggi liberticide e lesive dei diritti costituzionali”.“Non ci sono le premesse per un provvedimento del genere, sarebbe legittimo inforza di un aggravamento della situazione sanitaria, cosa che, dati alla mano,non risulta”.Tanto più, rileva l’associazione, che “secondo i dati Iss, in possesso dellegale, i contagiati provengono dalle categorie più diverse”.“Rsa, extracomunitari, turisti provenienti dall’estero, frequentatori dialberghi”.“Nessuno – e ribadiamo NESSUNO – ha contratto il virus in discoteca”.“Da questo momento reagiremo con decisione a ogni pregiudizio lesivodell’immagine e della professionalità della nostra categoria” afferma  ancoraMaurizio Pasca, presidente Silb (fonte: Ansa, Agi).[INS::INS]