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Edizione del 08/08/2020
Estratto da pag. 1
Sport, ordinanza per riaprire gli stadi. Fino a mille spettatori all’aperto
Mossa di Bonaccini. Via libera al pubblico
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Fino a mille spettatori per gli eventi sportivi all’aperto e massimo 200 per quelli indoor, distanziamento e posti assegnati. Ma anche deroghe «concedibili in caso di eventi singoli di interesse nazionale e internazionale purché si svolgano in impianti di consistenti dimensioni, oltre al pieno rispetto di tutte le ormai canoniche misure di sicurezza». La Regione, con un’ordinanza firmata dal presidente Stefano Bonaccini, dopo il via libera ottenuto in giornata dall’incontro, come presidente della Conferenza delle Regioni, con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, vara per primo nuove linee guida per la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi negli impianti. Regole valide a partire dall’8 agosto. Un modo per pungolare governo e federazioni (a partire dalla Lega calcio). Perché, come ha aveva detto qualche giorno fa a Omnibus, «uno stadio da 50 mila posti non credo debba essere trattato come uno stadio da 10 mila. Più che una soglia di mille o duemila persone, credo sia utile ragionare di quanto quello spazio è in grado di garantire». Intanto, però, il governatore usa i suoi poteri per un primo via libera (nella stessa ordinanza stabilisce anche che dall’1 settembre è consentita la ripresa di asili e amterne, ma in questo caso starà poi ai Comuni organizzare il servizio).



La scommessa sugli eventi sportiviPer quanto riguarda gli eventi sportivi, su cui Bonaccini sta puntando parecchio (basti pensare al ritorno della Formula 1 a Imola in ottobre o al Giro d’Italia, nello stesso mese) il pubblico potrà frequentare solo quelli nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento. Inoltre, per ogni impianto gli organizzatori dovranno valutare il numero massimo di spettatori ammissibili, in base alla capienza degli spazi e alla necessità di assicurare le misure di distanziamento. Il numero massimo sarà di 1.000 per gli eventi all’aperto e di 200 per quelli al chiuso. Le deroghe, che dovranno essere richieste alla Regione allegando un progetto operativo su come l’organizzatore intenda applicare le misure di sicurezza, potranno essere concesse in caso di eventi di interesse nazionale e internazionali che si svolgano in impianti di consistenti dimensioni. Per evitare assembramenti anche nelle immediate vicinanze dell’impianto, gli organizzatori dovranno «garantire la suddivisione del numero totale di spettatori in blocchi la cui consistenza numerica non sia superiore al numero massimo previsto nelle condizioni ordinarie». Spazi e accessi dovranno essere riorganizzati per evitare assembramenti, con percorsi separati per l’entrata e per l’uscita e i posti a sedere dovranno prevedere almeno un metro tra uno spettatore e l’altro all’aperto e due metri al chiuso. Salvo persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento, che potrà comunque essere ridotto in presenza di divisori in plexiglass, anche rimovibili. La mascherina va indossata per tutta la durata dell’evento se si svolge al chiuso, mentre all’aperto fino al raggiungimento del proprio posto e ogni qualvolta ci si muova. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, e nei guardaroba gli indumenti e oggetti personali dovranno essere riposti in appositi sacchetti.

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Servizi educativi per l’infanzia dal primo settembreNella stessa ordinanza si stabilisce che i servizi educativi per l’infanzia potranno riprendere dall’1 settembre. Meno certezze invece sulla ripresa della scuola. «A seconda del distanziamento che teniamo si capirà se a scuola potrà essere portata la totalità dei bambini o magari metà di essi», ha detto dichiara Bonaccini ieri a La7. «O ci danno mezzi, risorse e personale, oppure il raddoppio, il triplo o il quadruplo delle corse diventa difficile farlo — ha continuato —. E siccome noi vorremmo che la scuola ripartisse in questo modo, con insegnanti e studenti di fronte, dobbiamo farci carico, in piena sicurezza, di farli entrare
in aula. Bisogna che su questo molto velocemente capiamo le indicazioni».