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Edizione del 04/08/2020
Estratto da pag. 1
Referendum, Zingaretti: "Legge elettorale entro il 20 settembre". Italia Viva e Fi: "Non è la priorità"
Dopo l’apertura dell’ex capo politico pentastellato Luigi Di Maio seguitaall’intervista di Repubblica al dem Goffredo Bettini, il Pd torna alla caricasulla legge elettoraleper sollecitare una sua approvazione almeno in un ramo del Parlamento entro il20 settembre, prima che gli italiani si rechino alle urne per il referendumcostituzionale sul taglio dei parlamentari. Ma Italia Viva e le opposizionirestano contrarie ad ogni accelerazione.Nel patto di governo giallo-rosso il sì dei dem alla legge-bandiera deicinquestelle era subordinato all’approvazione in tempi rapidi di una riformaelettorale in senso proporzionale. Riforma rimasta però al palo perl’opposizione dei renziani, contrari all’introduzione di una soglia al 5%.Zingaretti: “Una prima decisione entro il 20 settembre”Per questo oggi il segretario del Pd Nicola Zingaretti torna di nuovo a metterein guardia l’alleato sui pericoli di un voto per il referendum senza nessunalegge elettorale all’orizzonte. “Le preoccupazioni espresse da moltepersonalità – afferma Zingaretti – in ultimo da Bartolomeo Sorge, sul pericolodi votare a favore del referendum sul taglio ai parlamentari senza una nuovalegge elettorare, sono fondate e sono anche le nostre. Per questo il PartitoDemocratico un anno fa ha fatto inserire questo punto nel programma di governo.Per questo, e non per perdere tempo, spesso in solitudine nelle ultimesettimane abbiamo riproposto questo tema da inserire nell’agenda parlamentare”.Sottolinea poi la recente apertura di Di Maio sul tema: “Su questa posizione,in questi giorni, ci sono stati pronunciamenti importanti da parte delMovimento 5 stelle, da ultimo con il ministro Di Maio. Pronunciamenti che vannotutti nel senso della volontà di rispettare gli accordi. Rinnovo dunquel’appello alla collaborazione, a tutti gli alleati e a fare di tutto affinché,a partire dal testo condiviso dalla maggioranza, si arrivi entro il 20settembre a un pronunciamento di almeno un ramo del Parlamento”.All’intervento del segretario segue il tweet del capogruppo dem alla Camera Graziano Delrio in risposta al politologo gesuita Sorge: “Abbiamo chiesto perprimi di rimettere in moto il percorso della riforma della legge elettorale.Vogliamo accelerare non per puntiglio ma per dare seguito a un accordo che haun unico scopo: difendere la Costituzione”.E il sindaco dem di Bergamo, Giorgio Gori su Twitter aggiunge: “La posizioneufficiale del mio partito, il #Pd, è che il sì al taglio dei parlamentarichiede il rispetto dell’accordo sul proporzionale.Senza legge elettorale, dice Zingaretti, il taglio è pericoloso. Ma le leggielettorali si fanno e si disfano. Dal 1990, ben quattro volte”.Leu: “Il sistema proporzionale è quello migliore”Nella maggioranza tra i favorevoli al Brescellum c’è anche Le. “Un sistemaelettorale con la formula proporzionale è quello che meglio interpretal’attuale fase storica e politica”, sottolinea Federico Fornaro, capogruppo diLeu alla Camera. “Noi quindi sul proporzionale, con una soglia di sbarramentoragionevole – dice – ci siamo anche per porre parzialmente rimedio allacompressione della rappresentana, in particolare in Senato generata dallariduzione del numero di parlamentari”.Italia Viva: “Legge elettorale non è la priorità”Resta netto il rifiuto dei renziani di esaminare la riforma della leggeelettorale nelle prossime settimane. – “È il momento di fare delle sceltecoraggiose, dare liquidità a famiglie e imprese, non perdere posti di lavoro,far riprendere la nostra economia. “Cambiare la legge elettorale che dovràessere utilizzata nel 2023 non è una priorità. Proseguiamo sulla strada dellaconcretezza”, ribadisce il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, suTwitter.Le opposizioni contrarie ad accelerazioni sulla riforma“Il surreale dibattito sulla legge elettorale è indice dello stato confusionaledelle forze politiche che sostengono il governo”, attacca Mariastella Gelmini,capogruppo di Forza Italia alla Camera. Anche gli azzurri, come Italia Viva,non puntano a una repentina modifica della legge elettorale. “Ogni giorno –prosegue la forzista – esponenti de
lla maggioranza, n particolar modo delPartito democratico,  e perfino membri dell’esecutivo sottolineano la presuntaurgenza di questa legge: c’è perfino chi ha avuto l’ardire di invitare Conte aprendere in mano la situazione. Il premier – conclude Gelmini – si astenga dalperdere tempo con questa vicenda, e magari Zingaretti si preoccupi delle vereemergenze del Paese”.(La Repubblica)Taglegge elettorale