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Edizione del 02/08/2020
Estratto da pag. 1
Ripartenza post Covid, l`Emilia-Romagna punta su export e internazionalizzazione delle imprese
Per la ripartenza, l’Emilia-Romagna punta sull’export. L’obiettivo è statoribadito nei giorni scorsi in occasione dell’incontro, in viale Aldo Moro aBologna, tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e ilsottosegretario agli Affari esteri con delega all’Internazionalizzazione delleimprese, Manlio Di Stefano. È stato fatto il punto sulle misure messe in campodal Governo a partire dal Patto per l’export, che stanzia risorse per circa 1,4miliardi. A questo si aggiunge Italia Going Digital, proposta delle Regioni perun programma multilivello 2020-23 dedicato allo sviluppo dell’e-commerce nell’ambito dello stesso Patto, sul quale si chiede di investirecomplessivamente 80 milioni di euro.Dopo l’incontro con il presidente della Regione, al quale hanno partecipatodiversi esponenti della Giunta, nel pomeriggio nelle torri regionali si ètenuto anche un incontro con le associazioni imprenditoriali e Università,introdotto dal presidente Bonaccini. Quindi,gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico) e Paola Salomoni (Università, ricerca e agenda digitale)hanno accompagnato il sottosegretario Di Stefano al Tecnopolo di Bologna,l’infrastruttura di livello internazionale che ospiterà uno dei Data Center piùpotenti al mondo, quello del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche amedio termine (Ecmwf), organizzazione internazionale con sede a Reading (UK)che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 paesicooperanti. Il Tecnopolo sarà la casa anche dei principali enti scientificinazionali, dell’Agenzia Italia Meteo, e del supercomputer Leonardo, diventandoil perno dell’Emilia-Romagna data valley europea e piattaforma internazionaledei big data, digitale e nuove tecnologie.“Il sistema territoriale contribuirà al rilancio del Paese proprio ripartendodalle esportazioni: lavoriamo affinché l’Emilia-Romagna sia ancora una voltaprotagonista di questa nuova sfida. Il Patto per l’Export– ha detto ilpresidente Bonaccini– è sicuramente uno strumento importante e necessario, uninsieme di azioni che come Regione consideriamo strategico per ilriposizionamento del nostro Paese sui mercati internazionali. In questo quadro,anche la proposta della Conferenza delle Regioni di utilizzare parte dellerisorse del Patto per un programma di interventi per sostenere le impresenell’accesso ai canali del e-commerce, è un tassello importante, soprattutto inquesto momento. Digitalizzazione e commercio elettronico si stanno confermandocome strumenti fondamentali per consentire una rapida ripresa delleesportazioni ed è quindi importante aiutare le imprese a colmare i ritardi cheancora si registrano su questo fronte”.L’export è fondamentale per i prodotti made in Emilia-Romagna: nel 2019, con 66miliardi di euro di esportazioni su 165 miliardi di Pil regionale, leesportazioni e più in generale l’internazionalizzazione del sistema produttivoregionale hanno rappresentato il fattore centrale per lo sviluppo economico delterritorio. L’Emilia-Romagna è da anni la prima regione italiana per valorepro-capite e la seconda per volume di export.Le conseguenze del Covid-19 sul commercio mondiale avranno ripercussioni anchesull’economia regionale benché il sistema delle imprese emiliano-romagnoleabbia già iniziato a reagire, mostrando solidità nella sua struttura a filieracon settori come biomedicale, automotive, meccanica, packaging, moda, ceramicae alimentare.Emilia-Romagna e internazionalizzazioneLa Regione sostiene l’internazionalizzazione del sistema produttivo su quattrodirettrici: la promozione e il rafforzamento delle principali filiereproduttive con misure di aiuto alle imprese sia per l’internazionalizzazioneche per il loro rafforzamento competitivo attraverso gli investimenti, laricerca e innovazione e la formazione; il sostegno al sistema fieristicoregionale, uno di più importanti del Paese per qualità e rilevanza degli eventiinternazionali organizzati, che costituisce uno strumento di promozionedell’intero sistema produttivo regionale. Quindi l’internazionalizzazione delsistema della ricerca, innovazione e alta formazio
ne, il sostegno allaproiezione internazionale delle Università e dei centri di ricerca perpromuovere sia lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione sia per attrarre imigliori talenti a livello internazionale e valorizzare quelliemiliano-romagnoli e, infine, un forte investimento nella banda larga e nelleinfrastrutture di ricerca.A queste direttrici si aggiunge il tema dell’attrazione degli investimenti,attraverso strumenti regionali, come la Legge regionale 14/2014, gli accordi diinnovazione e gli accordi con Ice per la promozione internazionale delleopportunità di investimento.[Export-Incontro-con-Sottosegretario-Di-Stefano][Export-Bonaccini-e-Sottosegretario-Di-Stefano]